Impegno sociale, storie, ricordi e romanticismo: il mix di Sanremo si ripropone anche in questa sessantottesima edizione. Bisogna ascoltare la musica, ma per il momento questi sono i testi delle canzoni in gara.
La sessantottesima edizione del Festival di Sanremo è ai nastri di partenza, ma perché si parli della kermesse musicale italiana più famosa al mondo non è necessario attenderne l'avvio del 6 febbraio 2018. Così, come c'è stato il toto-presentatore nei mesi passati e poi gli interrogativi su cantanti e super-ospiti, ora la curiosità passa per i dettagli di vestiti e marche di moda. Ciononostante lo spettacolo è dato prima di tutto da loro: le venti canzoni in gara. Come vi avevamo anticipato, abbiamo ascoltato le canzoni in anteprima ed espresso il nostro giudizio. Ora tocca ai nostri lettori, basandosi per il momento esclusivamente sui testi.
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Un giorno capiremo chi siamo Senza dire niente E sembrerà normale Immaginare che il mondo Scelga di girare Attorno a un altro sole È una casa senza le pareti Da costruire nel tempo Costruire dal niente Come un fiore Fino alle radici È il mio regalo per te Da dissetare e crescere E siamo montagne a picco sul mare Dal punto più alto impariamo a volare Poi ritorniamo giù Lungo discese pericolose Senza difese Ritorniamo giù A illuminarci come l’estate Che adesso brilla Com’era il mondo prima di te Un giorno capiremo chi siamo Senza dire niente Niente di speciale E poi ci toglieremo i vestiti Per poter volare più vicino al sole In una casa senza le pareti Da costruire nel tempo Costruire dal niente Siamo fiori Siamo due radici Che si dividono per ricominciare a crescere E siamo montagne a picco sul mare Dal punto più alto impariamo a volare Poi ritorniamo giù Lungo discese pericolose Senza difese Ritorniamo giù A illuminarci come l’estate Che adesso brilla Com’era il mondo prima di te Ora e per sempre ti chiedo di entrare all’ultima festa e nel mio primo amore Poi ritorniamo giù Lungo discese pericolose Senza difese Ritorniamo giù A illuminarci come l’estate Che adesso brilla Com’era il mondo prima di te Com’era il mondo prima di te Com’era il mondo prima di te.
Dici che torneremo a guardare il cielo Alzeremo la testa dai cellulari Fino a che gli occhi riusciranno a guardare Vedere quanto una luna ti può bastare E dici che torneremo a parlare davvero Senza bisogno di una tastiera E passeggiare per ore per strada Fino a nascondersi nella sera E dici che accetteremo mai di invecchiare Cambiare per forza la prospettiva Senza inseguire una vita intera L’ombra codarda di un’alternativa E dici che troveremo prima o poi il coraggio Di vivere tutto per davvero Senza rincorrere un altro miraggio Capire che adesso è tutto ciò che avremo Capire che adesso è tutto ciò che avremo Capire che adesso è tutto ciò che avremo Dici che riusciremo a sentire ancora Un’emozione prenderci in gola Quando sei parte della storia Fino a riuscire ad averne memoria E dici che avremo prima o poi il coraggio Di vivere tutto per davvero Senza rincorrere un altro miraggio Capire che adesso è tutto ciò che avremo Capire che adesso è tutto ciò che avremo Capire che adesso è tutto ciò che avremo Capire che adesso è tutto ciò che avremo E tu che nome dai Al tuo coraggio Al non volere mai ammetter che Al non volere capire che Adesso è tutto ciò che avremo Adesso è tutto ciò che avremo Capire che adesso è tutto ciò che avremo Adesso è tutto ciò che avremo Dici che torneremo a guardare il cielo.
È una storia di ragazze demenziali Che volevano cambiato l’universo L’universo che opprimeva le ragazze demenziali Poi quel giorno l’astronave dei marziani Proveniente dagli spazi siderali Con il tubo che ti aspira nel suo interno E nessuno che ci crede E quella sonda che sondava l’organismo Ci ha trasformati in musicisti, ma maschi Poi la carriera è andata molto bene per fortuna Una storia unica, singolare e atipica Completamente antieconomica, a propulsione elica Una storia unica, una carriera artistica Dolcemente stitica, ma elogiata dalla critica. Ma ogni storia si esaurisce col finale Un finale che ti lascia a bocca aperta Dall’ampiezza della bocca si capisce se il finale era valido Vi salutiamo e vi diciamo arrivedorci Come nel film di Stanlio e Ollio, che ridere Siamo al tramonto, siamo giunti ai titoli di coda Di una storia unica, una bella musica Una scelta artistica di origine domestica E questa storia unica, ha una fine drastica Leggermente comica. Arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci, arrivedorci.
Passano come rondini Possibilità e utopie Volano senza redini Come libere armonie. E non conosco più leggi di gravità Ostacoli e complessità Raggiungo un’altra dimensione Se chiudo gli occhi vedo l’infinito in me Supero i miei limiti più di quanto immagini Tu stai parlando a una persona che non c’è Silenziosa anima che questo sole illumina I see the towns – I see the mountains Here in my heart – Fuori dal tempo A new fronteer – Another game to play Passano vecchie immagini Indelebili su di noi Restano frasi e musica E quel battito sentirai Io non capisco più certe meschinità Le misere mediocrità Io vivo un’altra dimensione Se chiudi gli occhi vedi l’infinito in te E superi i tuoi limiti più di quanto immagini Ti accorgerai che un mondo spirituale c’è Fuoco dentro all’anima che tutto intorno illumina I see the towns – I see the mountains Here in my heart – Fuori dal tempo A new fronteer – Another game to play I see the towns – I see the mountains Se chiudo gli occhi vedo l’infinito in me Supero i miei limiti più di quanto immagini Down down, I see the wall falling…
Scrivo la mia vita Tracce sulle pietre Ed ho gli stessi occhi di Scampia Accetto il mio dolore È il prezzo da pagare Per stringerti le mani Stringimi le mani Io no Io non mi sono mai Sentito così vivo Non domandarmi Come mai Così Così lontano e Vicino al mondo Al suo coraggio Il coraggio di ogni giorno Questa è la mia storia Anni come pietre Che scorrono veloci Nel mio sangue rapido Terra scura e fertile Stella mia stella sempre Sposa e sorella coprimi Di nuvole e trapunte di sogni Io no Io non mi sono mai Sentito così vivo Non domandarmi Come mai Così Così lontano e Vicino al mondo Al suo coraggio Il coraggio di ogni giorno Lauda lu mare e tienete a terra Luce fa juorno ‘e sera Lauda lu mare e tienete a terra Luce fa juorno ‘e sera.
Sento che in questo momento Qualcosa di strano, qualcosa di eterno Mi tiene la mano E tutte le pagine di questa vita Le ho tra le dita Prendimi la mano scappiamo via lontano In un mondo senza nebbia, in un mondo senza rabbia Chiusi dentro di noi, insieme io e te per sempre Senza volere niente, a parte questo nostro naufragare e non cercare niente Più niente a parte noi E non capire niente, a parte che l’amore può salvare e non volere niente Soltanto gli occhi tuoi, per sempre gli occhi tuoi. Penso che questo momento rimanga nel tempo Rimane da solo, rimane un regalo, Rimane un tesoro che non potrò mai lasciare Prendimi la mano scappiamo via lontano In un mondo senza nebbia, in un mondo senza rabbia Chiusi dentro di noi, insieme io e te per sempre Senza volere niente, a parte questo nostro naufragare e non cercare niente Più niente a parte noi E non capire niente, a parte che l’amore può salvare e non volere niente Soltanto gli occhi tuoi, per sempre gli occhi tuoi. Siamo distanti dagli altri come stelle, siamo la stessa pelle Siamo senza un addio, siamo bellezza che libera nell’aria Onde sulla sabbia nella stessa direzione, senza lasciarsi mai Senza lasciarsi mai, senza volere niente, senza cercare niente. E non capire niente, a parte che l’amore può salvare, non volere niente Soltanto gli occhi tuoi, Per sempre tuoi. Sento che in questo momento Qualcosa di strano, qualcosa di eterno Mi tiene la mano E tutte le pagine di questa vita Le ho tra le dita.
A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso In Francia c’è un concerto la gente si diverte Qualcuno canta forte Qualcuno grida a morte A Londra piove sempre ma oggi non fa male Il cielo non fa sconti neanche a un funerale A Nizza il mare è rosso di fuochi e di vergogna Di gente sull’asfalto e sangue nella fogna E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra Ferito nei suoi organi dall’Asia all’Inghilterra Galassie di persone disperse nello spazio Ma quello più importante è lo spazio di un abbraccio Di madri senza figli, di figli senza padri Di volti illuminati come muri senza quadri Minuti di silenzio spezzati da una voce Non mi avete fatto niente Non mi avete fatto niente Non mi avete tolto niente Questa è la mia vita che va avanti Oltre tutto, oltre la gente Non mi avete fatto niente Non avete avuto niente Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre C’è chi si fa la croce E chi prega sui tappeti Le chiese e le moschee l’Imàm e tutti i preti Ingressi separati della stessa casa Miliardi di persone che sperano in qualcosa Braccia senza mani Facce senza nomi Scambiamoci la pelle In fondo siamo umani Perché la nostra vita non è un punto di vista E non esiste bomba pacifista Non mi avete fatto niente Non mi avete tolto niente Questa è la mia vita che va avanti Oltre tutto, oltre la gente Non mi avete fatto niente Non avete avuto niente Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre Le vostre inutili guerre Cadranno i grattaceli E le metropolitane I muri di contrasto alzati per il pane Ma contro ogni terrore che ostacola il cammino Il mondo si rialza Col sorriso di un bambino Col sorriso di un bambino Col sorriso di un bambino Non mi avete fatto niente Non avete avuto niente Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre Non mi avete fatto niente Le vostre inutili guerre Non mi avete tolto niente Le vostre inutili guerre Non mi avete fatto niente Le vostre inutili guerre Non avete avuto niente Le vostre inutili guerre Sono consapevole che tutto più non torna La felicità volava Come vola via una bolla.
L’alba che scopre il mio viso Sono sveglio e mi vesto nel posto Sbagliato Così sbagliato Scusa mi sono distratto Ti ho lasciato da sola al momento Sbagliato Forse ho sbagliato I taxi delle sei Panchine vuote E la mia barba dentro le vetrine Ma tu che colpa hai Se sono io Sbagliato sbagliato sbagliato Portami a casa Salvami ancora Da queste mani fredde e viola Riportami a casa Perché ho paura di me Tienimi stretto al buio e dimmi Che mi vuoi bene anche così Mi vuoi bene anche così I miei castelli di carta I miei occhi da pugile al bordo Sbagliato Così sbagliato E la mia abilità di farmi male Quando mi sento figlio e sono un padre E tu mi dici che Non è così sbagliato sbagliato sbagliato Portami a casa Salvami ancora da queste mani fredde e viola Riportami a casa Perché ho paura di me Tienimi stretto al buio e dimmi Che mi vuoi bene anche così Mi vuoi bene anche così Sbagliato sbagliato sbagliato Nel mio vestito vuoto vicino a te E tu mi raccogli comunque In mezzo ai vetri e puoi farmi credere Che sia perfetto anche così Che mi ami anche così Sbagliato Portami a casa E tu riportami a casa Perché ho paura di me Tienimi stretto al buio e dimmi Che mi vuoi bene anche così Mi vuoi bene anche così Così sbagliato.
E fai il cameriere, l’assicuratore Il campione del mondo, la baby pensione Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale Il poliziotto di quartiere, il rottamatore Perché lo fai? E fai il candidato poi l’esodato Qualche volta fai il ladro o fai il derubato E fai opposizione e fai il duro e puro E fai il figlio d’arte, la blogger di moda Perché lo fai? Perché non te ne vai? Una vita in vacanza Una vecchia che balla Niente nuovo che avanza Ma tutta la banda che suona e che canta Per un mondo diverso Libertà e tempo perso E nessuno che rompe i coglioni Nessuno che dice se sbagli sei fuori E fai l’estetista e fai il laureato E fai il caso umano, il pubblico in studio Fai il cuoco stellato e fai l’influencer E fai il cantautore ma fai soldi col poker Perché lo fai? E fai l’analista di calciomercato Il bioagricoltore, il toyboy, il santone Il motivatore, il demotivato La risorsa umana, il disoccupato Perché lo fai? Perché non te vai? Vivere per lavorare O lavorare per vivere Fare soldi per non pensare Parlare sempre e non ascoltare Ridere per fare male Fare pace per bombardare Partire per poi ritornare.
Veri chiari e limpidi i ricordi che mi legano ad un passato vissuto ormai, Resta forte impresso fra le pieghe del mio cuore ciò che era noi Entra se vuoi ma non pensare a niente vieni Resta se puoi ma non fingiamo sia per sempre Ora semmai viviamo oggi nel presente vuoi? Averti qui Ha il sapore Dell’eternità Pensa come è strano qui a tenerci per la mano viene lento un sorriso e il sole Filtra fra i capelli tuoi e brilla dentro un prisma che mi abbaglia e mi colora di ambra e gioia Veri chiari e limpidi i ricordi che mi legano a quel passato vissuto mai, resta fisso e immobile Lo sguardo tuo che parla e sogna ora di noi Intanto fuori piove Entra se vuoi ma non pensare a niente credi Resta se puoi ma non fingiamo sia per sempre Ora semmai viviamo oggi nel presente vuoi? Entra se vuoi ma non pensare a niente vola ah… Entra se vuoi ma non portare via niente… di noi.
Passame er sale er sale fa male Passame er tempo er tempo non c’è Passame armeno i momenti che ho vissuto co’ te Passame er vino lo mischio cor sangue Passame i sogni je metto le gambe Passano stelle che inseguono er giorno E nun sanno dov’è Se semo amati feriti traditi e accarezzati Se semo presi lasciati pentiti E aritrovati Pe’ ogni fijo amato e cresciuto n’avemo fatte de notti Mo li vedi anna’ in giro ner monno coi nostri occhi Ah si mi chiedi l’amore cos’è Io non c’ho le parole che c’hanno i poeti Nun è robba pe’ me Ah si me chiedi l’amore che d’è Io non c’ho le parole ma so che ner core nun c’ho artro che te Guardace adesso, t’aspettavi de più? Gniente è lo stesso ma più bella sei tu Che manco a ‘na stella cadente avrei chiesto de più Se semo persi inseguiti impauriti E in lacrime riconquistati Se semo offesi difesi colpiti E pe’ tigna mai perdonati N’avemo fatta de strada e de strada ancora ce n’è Ogni fiato ogni passo che resta vojo fallo co’ te Ah si mi chiedi l’amore cos’è Io non c’ho le parole che c’hanno i poeti Nun è robba pe’ me Ah si me chiedi l’amore che d’è Io non c’ho le parole ma so che ner core nun c’ho artro che te Ah si mi chiedi l’amore cos’è Io non c’ho le parole ma so che ner core nun c’ho artro che te.
Non succede mai mai mai Nessun amore è per sempre mai Ma un fiore prima o poi arriva Che questa vita dicono non è cattiva Non è cattiva Quasi mai mai mai Al vento non ti ho promessa mai L’amore non è che una sfida Sarà la nostra regola Come per Frida, come per Frida. Non importa dove sei A cosa pensi per sentirti viva L’ultima notte diventò la prima L’inizio della fine di ogni cosa pura E come una piuma più leggera voli via Separi la tristezza e la malinconia E poi Cadi nel panico Il destino a volte è un attimo Ci porta dove vuole Ci rivela strade nuove. Non succede mai mai mai Nessun amore è per sempre mai Ma un fiore prima o poi arriva Che questa vita dicono non è cattiva Non è cattiva Quasi mai mai mai Al vento non ti ho promessa mai L’amore non è che una sfida Sarà la nostra regola Come per Frida, come per Frida. Non importa dove sei Da quanto tempo tu non guardi più la luna Il mio tormento sempre tu la mia fortuna La forma ed il colore di ogni cosa vera Sembra vicina E più leggera voli via Se non avrai più voce parla con la mia E poi Cadi nel panico Il destino a volte è un attimo Ci porta dove vuole Ci rivela strade nuove E Non succede mai mai mai Nessun amore è per sempre mai Ma un fiore prima o poi arriva Che questa vita dicono non è cattiva Non è cattiva Quasi mai mai mai Al vento non ti ho promessa mai L’amore non è che una sfida.
Penso sempre a quello che è stato Tutto perfetto niente di sbagliato I nostri sogni, i viaggi in treno Con la paura che non sia vero Tu che dici «ciao» ed io che quasi tremo I tuoi difetti ti fanno sincero La tua allegria a peso d’oro Le lunghe attese negli aeroporti Pochi giorni ma solo nostri Atterraggi di fortuna Con il peso di una piuma Come una goccia scavi piano e piano piano Tu vai già via… via Non smettere mai di cercarmi Dentro ogni cosa che vivi e Per quando verrò a trovarti In tutto quello che scrivi Ci pensi mai a quello che è stato Quando dici che era tutto sbagliato La luce taglia il primo bacio E la promessa che mi hai regalato Tu che parli piano Ed io qui senza fiato Le nostre strade così diverse L’una nell’altra si sono perse La schiena nuda contro una chiesa A profanare una lunga attesa La distanza è una scusa Ma lentamente ci consuma Mentre fuori il sole sorge piano… e piano piano Tu vai già via… via Non smettere mai di cercarmi Dentro ogni cosa che vivi e Per quando verrò a trovarti In tutto quello che scrivi E più sarai lontana e più sarai con me Tu intanto fai bei sogni… che sono nostri i sogni… Non smettere mai di cercarmi Dentro ogni cosa che vivi e Per quando verrò a trovarti In tutto quello che scrivi Non smettere mai di cercarmi Dentro ogni cosa che vivi e Ti basta soltanto un pensiero Per cancellare i confini.
Tu che ora Non temi, Ignorane Il canto… Quel coro ammalianteChe irrompe nella mente E per quanto Mulini Le braccia oramai Non potrai Fare più niente.Ma se ti rilassi E abbandoni Il tuo viso A un lunghissimo Sonno, O mio Pizzomunno, Tu guarda Quell’onda Beffarda Che affonda Il tuo amore indifeso.Io ti resterò Per la vita fedele E se fossero Pochi, Anche altri cent’anni! Così addolcirai gli inganni Delle tue sirene… Cristalda era bella E lui da lontano Poteva vederla Ancora così Con la mano Protesa E forse una lacrima scena Nel vento.Fu solo un momento, Poi lui sparì Al largo E lei in casa cantando… Neppure il sospetto Che intanto Da sotto La loro vendetta Ed il loro lamento!Perché poveretta Già avevano in cuore I muscoli tesi Del bel pescatore, E all’ennesimo Suo rifiuto Un giorno fui punito! Ma io ti aspetterò… Io ti aspetterò, Fosse anche per cent’anni aspetterò… Fosse anche per cent’anni!E allora dal mare Salirono insieme Alle spiagge Di Vieste Malvaghe Sirene… Qualcuno le ha viste Portare Nel fondo Cristalda in catene E quando Le urla Raggiunsero il cielo, Lui impazzì davvero Provando A salvarla, perché più non c’era… E quell’ira Accecante Lo fermò per sempre.E così la gente Lo ammira Da allora, Gigante Di bianco calcare Che aspetta tuttora Il suo amore Rapito E mai più tornato!Ma io ti aspetterò… Fosse anche per cent’anni aspetterò… Fosse anche per cent’anni aspetterò… Fosse anche per cent’anni! Io ti aspetterò Fosse anche per cent’anni!Si dice che adesso E non sia leggenda, In un’alba D’agosto La bella Cristalda Risalga Dall’onda A vivere ancora Una storia Stupenda.
Donna siete tutti e tu non l’hai capito Donna non di tutti non è mai cambiato Calda come il sole di domenica d’estate Però non è domenica e qui fa un freddo cane Donna ha perso tempo a lucidare la sua rabbia Del tempo che è cambiato e ancora non la cambia Donna sa volare mentre il cielo cade Ma io che cosa cercavo io E cosa ho trovato Schegge di felicità Cerco una colpa per restare qui A vivere i ricordi, io Volevo salvarmi, io E poi perdonarmi Della vita che ho spaccato Dell’amore che ho buttato via Ma senza appartenere Donna siete tutti e tu non l’hai capito Donna che ha paura donna che ha trovato Il vento sulla faccia il mare in una goccia E sconfinati labirinti e un filo per uscire Donna non si piace invece guarda quanto è bella Donna che si cambia mille volte e resta quella Donna sa volare mentre il cielo cade Donna sa volare mentre il cielo cade Ma io che cosa cercavo io E cosa ho trovato Io non sono come te C’è troppa vita per restare qui Ad aspettare cosa? Io volevo salvarmi io E poi perdonarmi Delle volte che ho svelato quella parte debole di me Ma senza appartenere Quando la vita è più semplice non mi diverte ci gioco Io non li chiamo più lividi sono colori e ci gioco Io ci gioco, io ci gioco Togliti la maschera C’è troppa verità per stare qui Senza appartenere Donna siete tutti e tu non l’hai capito E non è mai cambiato.
Giorno per giorno Senza sapere Cosa mi aspetta Non è in mio potere Gioia e tristezza Sempre davanti Stanze vicine Comunicanti E in fondo sentire che niente finisce mai È un tempo infinito il presente Non passerà Bisogna imparare ad amarsi in questa vita Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita E vivere ogni istante fino all’ultima emozione Così saremo vivi Gabbia di ossa Libero cuore Hai preso dolcezza Da ogni dolore Conservo l’infanzia La pratico ancora La seduzione mi affascina sempre E in fondo sentire che esisti felicità Abbracciami ancora una volta Mi basterà Bisogna imparare ad amarsi in questa vita Bisogna imparare a lasciarsi quando è finita E vivere ogni istante fino all’ultima emozione Così saremo vivi Bisogna imparare ad amarsi bisogna imparare a lasciarsi Bisogna imparare ad amarsi A perdonarsi Giorno per giorno Senza sapere Cosa mi aspetta Ma voglio vedere.
Ah fossi un piccione Che dai tetti vola giù fino al suo cuore Almeno fossi in quel bicchiere Che quando beve le andrei giù fino a un suo piede Fossi morto tornerei Per rivederla ogni mattina quando esce Avessi il mare in una mano Ce ne andremo via fino al punto più lontano Almeno pensami Senza pensarci pensami Se vai lontano scrivimi Anche senza mani scrivimi Se è troppo buio chiamami Prendi il telefono parlami Io e la notte siamo qua Ma come si fa A tenere un cuore Se ho le mani sempre sporche di carbone Son già passati mille anni Tanto è il tempo che ti guardo e non mi parli Senza lei io morirei Ma chiudo gli occhi e so sempre dove sei Sempre più lontano O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano Almeno pensami Senza pensarci pensami Se vai lontano scrivimi Anche senza mani scrivimi… Se è troppo buio chiamami Prendi il telefono, parlami Io e la notte siamo qua Ma come si fa Almeno pensami Senza pensarci pensami Se vai lontano scrivimi Anche senza mani scrivimi… Se è troppo buio chiamami Prendi il telefono, parlami Io e la notte siamo qua… Se è troppo buio svegliati Se stai dormendo sognami Se mi sogni io sono lì Dentro di te Sempre più lontano O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano.
Ne ho dipinta di primavera Ne ho incontrata di gente cara Sono contento di me Ne ho percorsi di chilometri Ne ho scampati di pericoli Sopravvissuto son qui Ne ho fatte di soste a pensare Confuso fra gli altri a osservare Testimone del tempo Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra Ognuno ha il suo racconto Perché ogni uomo ha un suo preciso istinto Un suo esclusivo canto C’è chi parla e ogni volta mente C’è chi guarda e non vede niente Strana persona la gente Ne han dette di balle gli specchi Ne han visti di imbrogli i miei occhi Bruciati dal vento Dal fango e dai campi di rose Imparo da tutte le cose Testimone del tempo Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra Ognuno ha il suo racconto Perché ogni uomo ha un suo preciso istinto Un suo esclusivo canto Ho sbagliato ho pregato e ho pianto Poi ci ho preso ho capito e ho vinto Miracolato d’amore E sono diventato così E sono diventato per te Testimone del tempo Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra Ognuno ha il suo racconto Perché ogni uomo ha un suo preciso istinto Un suo esclusivo canto.
Tu ridotta una bambina Io tradotto in un bastardo Noi non siamo mai stanchi nell’odiarci Come abbiamo fatto ad essere qui Pronti ad azzuffarci Se prima era una corsa per amarci Puoi custodire l’affetto nell’insolenza Non fare così Abbracciami dai Arrabbiati poi Tu vestita d’innocenza Io carisma usato male Non poteva che sbocciare un cardo viola Come abbiamo fatto a esistere Senza mai resistere Troppo giovani per invecchiare insieme Puoi custodire l’affetto nell’insolenza Non fare così Abbracciami dai Arrabbiati poi Per una volta parlatevi E fatelo pianissimo Per una volta slegatevi Lasciando qualcosa di buono un imprevisto Gettando tutto il resto Puoi custodire l’affetto nell’insolenza Non fare così Abbracciami dai Arrabbiati poi Può sopravvivere affetto in questa stanza O lontano da noi Proviamoci dai Come non abbiamo fatto mai.
Ci sono giorni in cui muori dentro, e non lo sai Perché volevi cambiare il mondo che non cambia mai La tua vita che non ti vuole, che sembra scegliere senza te Tu che sorridi e ci provi ancora, ma non sei lì Ci sono giorni in cui guardi indietro, e chiedi di te A un vecchio amico a chi hai amato, e adesso non c’è E ti agiti e ti commuovi, se ti parlano ancora di lei Perché è possibile allontanarsi senza lasciarsi mai Senti il peso di ogni errore, vorresti arrenderti e andare via Chiudere gli occhi un momento solo, e così sia Io ti ho visto impazzire d’amore Ubriacarti di felicità Caro amico hai perso il cuore, lui ti ritroverà Il segreto del tempo è che tutto perdona A chi tutto alla vita si dà Ho visto amici andare in pezzi, è successo anche a me Buttare al vento certezze e abbracci e una parte di sé Perché a volte non puoi cambiare, senza distruggere quello che hai E chiedi al cielo il tuo tempo indietro, ma non lo avrai E sei fragile e vuoi scappare, dalla vertigine dell’età Per non sentire che sei da solo davanti a te Io ti ho visto impazzire d’amore Ubriacarti di felicità Caro amico chiedi al cuore, lui ti ricorderà Il segreto del tempo è che tutto perdona A chi tutto alla vita si dà Il segreto del tempo È che il tempo perdona Chi tutto alla vita si dà.