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Botox è il cult di Night Skinny, tra i 40 artisti annunciati e l’assenza di Side Baby ed Emis Killa

Il progetto più atteso di settembre non può che essere “Botox”, l’ultimo progetto della trilogia del producer Night Skinny con 40 artisti annunciati.
A cura di Vincenzo Nasto
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Night Skinny 2022, foto di Comunicato Stampa
Night Skinny 2022, foto di Comunicato Stampa

"Zero Kills", "Pezzi", "Mattoni" e ora finalmente "Botox", con in mezzo la raccolta di strumentali di "City of God", una reference al film di Kátia Lund e Fernando Meirelles, che ha dato anche i natali al nome di Guè Pequeno. La discografia di Night Skinny ha permesso al producer 39enne molisano di ritagliarsi uno spazio molto evidente nella scena, diventando un'icona anche mainstream, prima del boom del 2016. Dobbiamo a producer come lui, Fritz Da Cat, Bassi Maestro, Big Fish, Don Joe e Dj Gruff, maestri in epoche diverse, l'esplosione della figura del produttore in Italia, diventato poi catalizzante con nomi del calibro di Charlie Charles, Sick Luke, Chris Nolan e tha Sup negli anni successivi. Il prossimo 16 settembre sarà il momento di "Botox" e mai come questa volta, sembra che Night Skinny abbia trovato anche una definizione mainstream del suo progetto, anche grazie ai 40 ospiti annunciati, tranne uno.

La lungimiranza di Pezzi

Se l'epopea underground di "Zero Kills" nel 2014 potrebbe essere passata inosservata, non come alcuni suoi singoli come "La verità" e la titletrack con Marracash, "Pezzi", "Mattoni" e "Botox" rientrano nella sceneggiatura, nella trilogia del producer molisano. Come un blocco di marmo da raffinare, sgrezzare e lasciare intatto nella sua espressione artistica più alta, il lavoro di sampling di Night Skinny è tra i più apprezzati nel panorama italico, rendendo la sua produzione tra le più interessanti per chi cerca di catturare brani del passato. Un passaggio dall'underground al mainstream avvenuto principalmente in "Pezzi", in cui il visionario Skinny ha deciso di invitare tutti i giovani rappresentanti della nuova e vecchia scena, con brani come la titletrack che vide protagonisti nel 2017 la coppia Guè Pequeno – Rkomi, ma anche un lungimirante sguardo alla scena campana con la presenza di Luchè, Vale Lambo, Coco e l'eterno Johnny Marsiglia in Sicilia. Senza dimenticare il rapporto con Roma, ma soprattutto con Noyz Narcos.

Il successo di Mattoni e il botox nel rap game

Se "Pezzi" rappresentava il connubio tra musica e strada, tra le cassette hip hop e il riferimento neanche tanto velato alla cocaina, l'aspetto crudo delle reference di Night Skinny si è poi trasferito in "Mattoni", un progetto sviluppato nell'ottica ascendente del rap italiano. Da "Pezzi" a "Mattoni", anche la critica mainstream si accorge di Skinny, regalandogli un doppio platino e una venerazione del pubblico, ottenuta in tempi recenti solo da "Obe" di Mace e "X2" di Sick Luke. Nel gotha, questa volta Skinny ha deciso di chiudere la trilogia con un concept album che ruota attorno alla tossicità dei numeri nel rap game, con il botox che si è infiltrato tra i giocatori e il loro modo di vincere: "Il botox è nella società, dove l’essere umano cerca costantemente nuovi modi per cambiare le apparenze, dai filtri social alle dipendenze. Quando ho iniziato a lavorare a Botox volevo alzare il livello ancora una volta. Il titolo, da solo, doveva comunicare la grandezza di un disco così gonfio di collaborazioni e allo stesso tempo incarnare il concetto di finzione. In una scena assuefatta dai numeri e dalle classifiche in cui vince chi ostenta, in una società ossessionata dal successo che ci insegna a modificare la nostra immagine, l’apparenza non è altro che una forma di dipendenza. In Botox conta solo la musica. È tutto vero. No filler".

I protagonisti di Botox

Botox è un progetto monumentale, un anno e mezzo di lavoro confluito nel riuscire a connettere 40 artisti a un movie cult che potrebbe diventare una pietra miliare del rap game. La comunicazione attorno al disco, dal lancio in mare della copia con la pubblicazione delle coordinate per ritrovarlo, all'annuncio degli artisti presenti, cartoonizzati su Instagram, ha aumentato a dismisura l'attesa nel disco che vedrà protagonisti cantanti come: Guè, Madame, Baby Gang, Mahmood, Luchè, Coez, Ernia, Paky, Anice, Ketama126, Gazzelle, Vettosi, Rkomi, Ariete, J Lord, Jake La Furia, Pyrex, Villabanks, Noyz Narcos, Fabri Fibra, Drast, Ghali, 2Rari, Tedua, Tony Effe, Lazza, Gaia, Franco126, Shiva, BNKR 44, Geolier, Salmo, Elisa, Carl Brave, Mambolosco, CoCo, Bresh, tha Sup. I migliori della vecchia e nuova scuola, chi ha baciato la dea bendata del pop e chi invece continua fortemente a portare in alto la bandiera hip-hop: ci saranno proprio tutti.

Le assenze di Side Baby ed Emis Killa

Nella lista precedente, manca l'ultimo partecipante: ed è qui la sorpresa. Infatti, come ultima aggiunta prima della chiusura del disco, Skinny ha deciso di regalare l'opportunità a un emergente di entrare in questo disco del gotha del rap italiano. Ad aumentare le aspettative, ci ha pensato proprio il producer che ha rivelato: "L’ultimo artista è l’emergente che stavo cercando. Il 16 settembre scoprirete il suo nome e lui scoprirà di essere nel disco". Per quaranta artisti presenti, il pubblico ha deciso anche di sottolineare l'assenza di qualcuno, in particolare di due protagonisti del rap italiano: Side Baby ed Emis Killa. Se il primo è stato invocato dai fan per un passato con singoli del calibro di "Stay Away", ma anche per il disco "Arturo", prodotto quasi completamente da Skinny, per Emis Killa si è accesa una polemica per uno screenshoot scopertosi fake.

L'urlo del baffo Da Crema e di Wanna Marchi

Infatti, alcuni utenti di forum del rap italiano su Facebook, avevano riportato uno screenshoot di una storia di Skinny, in cui l'autore, rispondendo alle domande sul progetto e sull'assenza di Emis Killa, affermava di non voler "rapper scarsi" nel proprio disco. Il rapper milanese aveva deciso di non commentare la comparsa dello screen su Instagram, con Skinny che ha subito denunciato come fake l'immagine repostando una storia di apprezzamento nei confronti del rapper. A chiudere il racconto epico del disco, non solo la musica, ma anche i personaggi che hanno raccontato l'arrivo di "Botox" su Instagram: due icone della televendita italiana, da una parte la famigerata Wanna Marchi, dall'altra il baffo più famoso d'Italia, Roberto Da Crema.

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