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Sfera Ebbasta e la ricerca di sé stesso in X2VR: l’ultima traccia della trap era 2016

Da poche ore, è stato pubblicato il quinto album in studio di Sfera Ebbasta: X2VR. Qui la recensione e alcune considerazioni sul progetto.
A cura di Vincenzo Nasto
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La cover di X2VR (particolare)
La cover di X2VR (particolare)

Nelle scorse ore, dopo esser stato annunciato lo scorso 15 novembre con un post su Instagram, Sfera Ebbasta ha pubblicato il suo quinto album in studio, X2VR, a circa tre anni da Famoso. Il progetto, contenente 12 tracce, è stato curato dalle produzioni di Charlie Charles, Drillionaire, Finesse e Takagi & Ketra. Come raccontato dallo stesso Sfera Ebbasta, X2VR, rappresenterebbe il secondo episodio dell'album d'esordio del duo formato da Sfera Ebbasta e Charlie Charles, pubblicato nel 2015 in freedownload, e poi ripubblicato sotto etichetta Roccia Music. Quel progetto, anch'esso di 12 tracce, diede poi vita a un moto rivoluzionario nel 2016, definito come la trap era in Italia, e le collaborazioni erano state affidate ad alcuni protagonisti negli anni successivi: in Mercedes nero infatti, comparivano Izi e Tedua. Un discorso diverso otto anni dopo per il secondo episodio: su 12 tracce 9 hanno delle collaborazioni all'interno, per un totale di 13 nomi coinvolti. Per la prima volta, proprio dal disco d'esordio, non c'è una collaborazione con un artista internazionale, anche se bisognerà attendere una versione deluxe del disco per poter ritenere consolidata questa scelta.

XDVR ha rappresentato un unicum in Italia, nel 2015, poiché frutto di una natura camaleontico-musicale dettata dall'innovazione pari merito di Sfera Ebbasta e del suo producer Charlie Charles. Un'ondata di suoni elettronici e patinati che duramente si scontravano con gli ambienti lugubri del racconto di quartiere del rapper di Cinisello. XDVR ha posto sul tema della rivalsa sociale un senso di rappresentazione intangibile, per cui la scena inizialmente ha cercato di copiare i passi di Sfera Ebbasta, senza mai riuscirci. E questo non sembra esser cambiato negli anni, con la crescita dell'autore di Cinisello, diventato un'icona ancor prima della sua musica: anzi, Sfera Ebbasta è diventata un'icona anche senza la sua musica. E non perché non si attribuisce valore al suo percorso musicale che ha trainato gli ultimi sette anni parte dell'industria musicale, non solo con gli album, ma anche con le collaborazioni con i più giovani autori del rap italiano. Un ascensore sociale, un cono di luce per tutti, anche per la scena italiana in sé negli Stati Uniti e in America Latina, con collaborazioni con Quavo, Offset, Future, Rich The Kid, Tinie Tempah, Lil Mosey, J Balvin, oltre al già citato Ep in collaborazione con il producer giamaicano Rvssian Italiano.

E forse con Famoso, il precedente progetto pubblicato nel novembre 2020, è apparso al pubblico che il sistema di crescita, uno dei topos nella narrazione di Sfera Ebbasta, ha toccato il suo limite, almeno nella dimensione musico-narrativa avuta dal rapper di Cinisello. Era diventato l'eroe del quartiere con una targa, ma anche il suo cartellone esposto a Times Square, unito alla dimensione internazionale del suo progetto con producer come Diplo e Steve Aoki e al documentario omonimo: Famoso ha rappresentato l'apice dell'immaginario di Sfera Ebbasta. E a toglier anche una minima dimensione personale di Gionata Boschetti nel personaggio Sfera Ebbasta era arrivata Bottiglie Privé, unica produzione targata Charlie Charles, in cui il rapper di Cinisello simula la sua morte come uomo e la sua rinascita come personaggio musicale. Forse proprio in quel seno rinsecchito ma adornato da gioielli luminosi, Sfera Ebbasta ha perso la sua dimensione personale, il suo tragitto, tutto ciò che aveva caratterizzato il suo successo.

Sottolineiamo: Sfera Ebbasta non ha mai perso il suo tocco, il suo evidente timbro stilistico. Una cosa che però sembrava ormai essere delimitata a porzioni di musica, a collaborazioni o a ritornelli ipercaricaturali. Sfera Ebbasta, come icona non più musicale, ha tenuto lo scorso 14 febbraio una $€ Special Night. Poi la comparsa di X2VR sul merch e sui display dell'Allianz Cloud di Milano: 20 minuti sul palco per un best of dei suoi album precedenti e la scelta di spoilerare VDLC, riprendendo uno dei capolavori del disco d'esordio dei Club Dogo, Vida Loca, contenuto in Mi Fist. Un listening party senza alcun listening, ma che raccontava, con oltre 5mila persone accorse all'evento organizzato in meno di una settimana, quello che rappresenta ormai Sfera Ebbasta per il suo pubblico: un'opera su un piedistallo, un David di Michelangelo a cui aspirare. Perché se c'è un modello di aspirazione di una scena post-2016 è quello che contempla principalmente due temi: la rivalsa economica e l'arrivismo sociale. Indovinate chi è riuscito a raccontare con più stile questo binario tematico? Sì, proprio lui: Sfera Ebbasta.

X2VR, uscito nelle scorse ore, viaggia in direzione "ostinata e contraria", come direbbe Faber. Dopo aver perso sé stesso, la sua città, la sua dimensione in quartiere a beneficio di una riconoscibilità internazionale, Sfera Ebbasta ha teso una mano al passato, anche musicale. Completamente distante dall'aspetto playlist di Famoso, X2VR è tornato in quartiere abbracciando vari ambienti musicali rap, riportando Sfera Ebbasta in un game che aveva abbandonato per le sue proiezioni internazionali. Ma ciò che non sembra esser riuscito a fare è trovare una corda comune con Charlie Charles: i due avevano trasformato la trap in Italia nel 2016, perdendosi poi di traccia. E se i binari sembrano essersi persi, l'innovazione legata alla loro unione, latita in X2VR. Proprio su Instagram, Charlie Charles aveva sottolineato i suoi dubbi legati al progetto: "X2VR è alle porte e vorrei condividere con voi alcuni pensieri. Sono stati anni difficili per il nostro rapporto: crescendo le differenze si accentuano, le ambizioni cambiano. Confido che inizialmente ero spaventato all’idea di buttarmi in questo progetto e solo qualche giorno fa sono riuscito ad accettarlo e comprenderlo".

E il ritorno in quartiere per Sfera è stato più traumatico di quanto si ci potesse aspettare, anche perché le regole del pubblico, di nuovo integralista nelle sue esigenze, ha creato personalità dirompenti come Simba La Rue, Baby Gang e Geolier, tutti in Calcolatrici. Quello che si potrebbe leggere come la dimensione più street dell'album rappresenta poi il prodotto più desiderato del pubblico, anche con un richiamo musicale a Capo di Geolier nella produzione. L'obiettivo della versatilità sembra ormai l'unico paradigma funzionale al successo, un piede tra i 15 secondi di TikTok e l'altro nelle casse audio della propria abitazione o del club che ti ospita. In questo senso, Sfera ha cercato di accontentare il pubblico anche con la presenza di Anna e Lazza, a mani basse i protagonisti del 2023 nell'ambiente urban. Senza però escludere la sua generazione musicale (Sfera Ebbasta compirà tra poche settimane 31 anni) con un tributo a Vida Loca dei Club Dogo, in cui appare anche la voce di Gué: Milano at his finest.

Poi c'è Tedua in Momenti no, a riprendere un filo iniziato in Bimbi e continuato in Lo-fi for U, contenuto in La Divina Commedia del rapper genovese. La figura del padre, mancata nella crescita dei due autori, rinforza la carica emotiva del brano, soprattutto adesso che Sfera è diventato padre del piccolo Gabriel, come mostra la copertina di X2VR: "E sto un po' giù se ripenso a mio pa', non ha mai visto mio figlio né suo figlio diventare una star". Sorprende la presenza di Elodie in Anche Stasera, il ritornello con più gancio social dell'album, prodotta da Takagi e Ketra, Charlie Charles e Drillionaire. Poi c'è il richiamo al 2016, un'opera nostalgica dal titolo Euphone, forse il brano che meno colpisce del progetto, anche per un'identità vista e rivista più volte e in cui, anche thasup, non riesce a introdurre qualcosa di innovativo.

Ma arriviamo anche alla parte interessante del progetto, perché Gol, insieme a Gué, che appare anche in VDLC, vede uno dei pochi artifici musicali di X2VR che dà aria e freschezza al progetto. Con una piccola interpolazione velocizzata di 10 Bands di Drake, anticipata da una sinfonia d'orchestra, Gol rappresenta la colonna sonora cinematografica dell'album. Come per Calcolatrici, anche Complicato abbraccia il quartiere e l'aspetto dualistico di buio e luce al suo interno. I diversi timbri di Sfera Ebbasta e Paky ci regalano una switch track, senza che venga poi cambiata la natura della produzione. La luce dell'auto sportiva di Sfera Ebbasta si confronta con la crepuscolarità di Paky, che canta: "Mio fra' davanti a un giudice, non è quello di X-Factor, di un altro ne è rimasto dei fiori attaccato a un palo, Con delle candele accese, una per ogni sparo".

Ma se dovessimo definire gli spazi più personali di Sfera Ebbasta in X2Vr non possono che essere l'intro e l'outro del progetto. Da una parte Fragile, in cui, a differenza di tutte le intro del passato, si prende uno spazio per ragionare sulla sua comunicazione, etichettando la sua musica come motivante per gli hustler di quartiere. Dall'altro lato, sceglie di chiudere un capitolo/capsula della sua discografia come X2VR con 15 piani, in collaborazione con Marracash. L'ambient scelto da Sfera Ebbasta sembra riportare le lancette dell'orologio a BRNBQ, una delle tracce simbolo della discografia di Sfera Ebbasta. L'autore di Cinisello analizza la sua salita e canta: "Ti amano finché sei povero, fai due soldi in più di loro e non approvano, popolare, però non sei più del popolo". E il dualismo pop/popolare viene ripreso anche da Marracash, che sottolinea anche il topos della nostalgia, distribuito in X2VR: "Pure se li ho messi a posto, voglio chi mi è stato attorno al posto della nostalgia, spendevamo all'anno per vestirci in quattro quanto sto pagando per la tintoria".

X2VR ci regala un processo di transizione nel modello di Sfera Ebbasta, un richiamo al passato e al quartiere che ormai, è stato rimasticato dal pubblico troppe volte per scorgere nuove immagini in esso. E se il timbro di Sfera Ebbasta non sembra mai essersene andato, la percezione di infallibilità, legata anche al sistema di crescita fermatosi con Famoso nel 2020, è ormai un papiro che il tempo ha trasformato in polvere. Solo pochi minuti fa, Sfera Ebbasta ha annunciato il suo primo stadio San Siro il prossimo 24 giugno 2024, un appuntamento storico per il rap italiano e per la trap del 2016, che oggi, nel suo ultimo capitolo, il suo capitano Achab si è ormai accorto che la balena bianca leggendaria non abita più quei mari.

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