Sangiovanni, 20 anni e già un bivio: l’innocenza di Malibù o il racconto amaro di Cadere Volare?
Sangiovanni è, in questo momento storico, uno dei rompicapi più controversi della musica leggera italiana. Decifrabile ma lontano dalla lettura convenzionale, ha interpretato con fine capacità il ruolo di icona, prima che artista, e questa posizione, ingigantita dalla responsabilità delle sue azioni, ha sottratto parti del racconto della sua crescita. Sì, perché oggi 9 gennaio 2023, Sangiovanni compie "solo" 20 anni e il libro, che appare anche consumato dagli ultimi anni di sovraproduzione, contenutistica oltre che musicale, è solo ai suoi primissimi capitoli. Interessante però potrebbe essere raccogliere spazi in cui Sangiovanni si è mosso musicalmente, prima da talento di Amici, per poi arrivare a "Cadere Volare": un lavoro maturo nell'applicazione e nel racconto personale, indirizzato a un pubblico che è sembrato incostante nella progressione del suo ascolto.
L'ascesa atipica con Malibù
Chi si aspettava un Sangiovanni da hit può essere rimasto deluso dal cantante vicentino, che tra i corridoi scolastici inciampava in Madame e tra quelli di Amici in una delle hit pop più clamorose degli ultimi anni. Se il 2022 è stato l'anno di "Shakerando", uscita dai venti del sud della Francia, interpretata da Rhove, il 2020 è stato l'anno di "Malibù". Un percorso quello del brano scritto da Alessandro La Cava e Giovanni Pietro Damian, il vero nome di Sangiovanni, che ha rasentato la perfezione, sia per la sua partecipazione al programma di Maria De Filippi, sia per la sua distribuzione, in Italia e all'estero. In ordine, Sangiovanni è stato il più veloce a vincere un disco d'oro e di platino all'interno di Amici (superato poi l'edizione successiva da LDA), ha raccolto quasi 130 milioni di ascolti su Spotify e 54 con il video ufficiale su Youtube: chiudiamo con il disco di platino (l'unico nella storia del programma) del brano all'estero, esattamente in Svizzera, con la consegna durante un live a Lugano.
La sua apparizione al Festival di Sanremo con Farfalle
Con queste aspettative, il passaggio tra i banchi di Amici e il palco più importante in Italia, aka l'Ariston di Sanremo, era solo da definire. Attento, come sempre, Amadeus nella lettura dei tempi e dei toni di avvicinamento alla competizione, ha voluto che il 19enne cantante di origini venete si accingesse sul palco con uno dei singoli più orecchiabili di Sanremo, in un determinato spazio di audience e mercato. L'attività social e di costruzione di immagine del cantante, già terminata la trasmissione di Maria De Filippi, hanno fatto il resto. Il suo Ep omonimo ha conquistato nel 2022 il quarto disco di platino, mentre "Malibù" si è fermato a "soli" sette nel 2021. La sua apparizione all'Ariston con "Farfalle", quinta posizione finale con annessa presentazione di un nuovo capitolo in "Cadere Volare", hanno dato a tutti l'idea di chi rappresentasse Sangiovanni sul palco.
L'universo controverso di Cadere Volare
Ma è proprio nelle luci, che Sangiovanni ha deciso di riqualificarsi, di lasciarsi togliere quella patina da icona dal proprio mantello: non più una figurina per gli altri, ma l'inizio di un disegno personale che non abbia contrasti con la vita precedente, ma che illumini le connessioni. Segnali erano arrivati anche in passato, la pressione aveva cominciato a fagocitare parte dell'esistenza del cantante, un reticolo di fragilità che ha deciso di raccontare proprio in "Cadere Volare". L'annuncio, con una data, quella dell'8 aprile, era stata anticipata dalla copertina, che fotografava Sangiovanni soggiogato in un limbo, mentre aleggia nel vuoto. Proprio il dualismo nel titolo e nella scelta della foto di copertina aveva reso chiaro il conflitto interiore del giovane cantante, che più tardi raccontava in un'intervista a Fanpage.it, da dove provenisse: "È complesso (essere Sangiovanni) più di quanto le persone possano immaginare. Renato Zero dice una frase molto bella, ovvero che Renato Zero gli ha tolto un po' della sua vita e credo che in generale sia un po' così anche per me, Sangiovanni mi ha tolto un po' della mia vita, nel senso che non ho più la tranquillità e la semplicità di prima. La cosa assurda è che prima da quella cosa ci scappavo, dal vivere in maniera normale e semplice".
La nuova dimensione dopo Fluo
"Cadere Volare" è stato il fotogramma dell'indeterminatezza di Sangiovanni in questo momento, anche nell'analisi dei dati di distribuzione e streaming: il progetto era atteso e ha portato a 10 su 13 brani a superare il milione di ascolti su Spotify, con "Farfalle" e il singolo "Cielo dammi la luna" a superare la decina. Nel frattempo il suo singolo in spagnolo "Mariposas", il riadattamento di "Farfalle", ha conquistato un disco di platino in Spagna in un solo mese, con la collaborazione della cantante iberica Aitana. L'altro lato della medaglia sembra esser diventato "Fluo": è proprio qui che sembra essersi inceppato l'ingranaggio di Sangiovanni, una rilettura verso la ricerca della hit, che però non ha avuto il suo personale compimento. Anzi i colori fluo di Sangiovanni sembrano aver perso quel tenore di brillantezza, un vero peccato per un neo 20enne con storie da raccontare e modellare grazie alla sua capacità vocale.