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Festival di Sanremo 2020

Le pagelle della terza puntata di Sanremo 2020: la classe di Tosca e Gualazzi tra 8 e 9

La terza serata del Festival di Sanremo è quella dedicata ai duetti e alle cover per festeggiare i 70 anni della kermesse. I Big, infatti per questa occasione speciale sono stati protagonisti di duetti, terzetti, accompagnati da band dando vita a esibizioni particolari. Ecco le pagelle delle esibizioni (non, quindi, delle canzoni) di tutti i Big.
A cura di Francesco Raiola
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Il Festival di Sanremo è arrivata alla terza serata, quella dei duetti e delle cover per festeggiare i 70 anni della kermesse. Dopo due puntate record, Amadeus, conduttore e direttore artistico in Riviera, dovrà gestire una lunga serata in cui tutti e 24 i cantanti in gara canteranno portando alcune delle canzoni più rappresentative per loro e non solo del Festival. Ci saranno duetti, terzetti, band che si uniranno ai Big che nelle scorse due puntate hanno dato vita a una prima classifica. Questa sera saranno ancora più protagonisti gli orchestrali, che voteranno. Ecco le pagelle delle esibizioni (non, quindi, delle canzoni) di tutti i Big.

Michele Zarrillo e Fausto Leali – 5.5

Michele Zarrillo e Fausto Leali (Lapresse)
Michele Zarrillo e Fausto Leali (Lapresse)

Non facile tenere testa alla voce di Fausto Leali, ma se c'è da lottare Michele Zarrillo non si tira indietro e porta a casa il risultato per bene. 6

Junior Cally e Viito – 5.5

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L'effetto della versione di Junior Cally e dei Viito è quantomeno straniante, inizialmente per la versione della band che va fuori tempo nelle battute iniziali, poi arriva il rap improvviso di Cally che crea nuove barre per questo classico vaschiano e deve tentare di non sbagliare. La media fa 5.5, i voti singoli li risparmiamo.

Marco Masini e Arisa – 5.5

Marco Masini e Arisa (Lapresse)
Marco Masini e Arisa (Lapresse)

Masini si prende tutti i rischi, attacca "Vacanze Romane", classico dei Matia Bazar, è anche qui l'effetto è strano, perché la voce di Antonella Ruggiero è difficile da cacciare dalla testa di tutti. Poi ci pensa Arisa che va dritto per dritto e insieme creano una versione modernizzata di un classicone. Ma i classiconi sono tali perché abituano l'orecchio e la nuova versione ci lascia un po' così. 5.5, perché la sufficienza non c'è.

Riki e Ana Mena – 5.5

Riki e Ana Mena (Lapresse)
Riki e Ana Mena (Lapresse)

Ana Mena è una delle star dell'estate italiana, grazie soprattutto a Fred De Palma e questa volta accompagna Riki in questa nuova versione de L'Edera, trasformando i pezzo originale in un pezzo supercontemporaneo e pop. 5.5 col senno di poi. E può dare la colpa  a Gualazzi e Molinari.

Raphael Gualazzi e Simona Molinari – 8

Raphael Gualazzi e Simona Molinari (Lapresse)
Raphael Gualazzi e Simona Molinari (Lapresse)

Gualazzi ha spesso la capacità di creare un mood che fa bene all'anima e scegliendo "E se domani" con una compagna come Simona Molinari fa un colpaccio. Una versione sognante da 8

Anastasio e PFM – 7.5

Anastasio e PFM (Lapresse)
Anastasio e PFM (Lapresse)

Anastasio è nel suo, come si suol dire. Il cantante di Meta di Sorrento si è fatto conoscere a X factor per la sua capacità di rivisitare classici del cantautorato italiano e per questa serata non delude. Al pezzo di Mariella Nava aggiunge delle barre originali e la sua rabbia mentre la PFM riarrangia tutto con la classe che li caratterizza e che gli vale un bel 7.5.

Levante, Francesca Michelin e Maria Antonietta – 6

Francesca Michielin, Levante e Maria Antonietta (Lapresse)
Francesca Michielin, Levante e Maria Antonietta (Lapresse)

Intanto sul palco sale un terzetto da Dream Team, con levante, Francesca Michielin e Maria Antonietta, tre delle migliori artiste italiane di questa generazione. Non poteva che essere "Si può dare di più" la canzone scelta, ma i margini per rileggerla come si deve sono veramente pochi. Girl Power da 6.

Alberto Urso e Ornella Vanoni – 5

Alberto Urso e Ornella Vanoni (Lapresse)
Alberto Urso e Ornella Vanoni (Lapresse)

La scelta coraggiosa regala già un punto in più, diciamo che solo Urso poteva tentare questo rischio, solo che Ornella Vanoni fa di tutto per complicare le cose. La paga tutta il tenore, peccato per lui, 5.

Elodie e Aeham Ahmad – 7

Elodie (Lapresse)
Elodie (Lapresse)

Elodie propone una versione di "Adesso tu" che raccoglie consenso. Molto semplice, con Aeham Ahmad al piano: sobria, elegante, e una versione che sembra quasi un suo inedito. L'effetto cover è sempre complesso, invece Elodie convince, 7.

Rancore, Dardust e La rappresentante di lista – 6.5

Rancore e La Rappresentante di lista (Lapresse)
Rancore e La Rappresentante di lista (Lapresse)

Rancore parte con un rap serratissimo, come chi lo conosce sa bene saper fare e poi ci pensa La rappresentante di lista a far salire sul palco la versione di uno dei pezzi più amati di Elisa e Dardust dà forma al tutto. 6.5.

Pinguini Tattici Nucleari – 6.5

Pinguini Tattici Nucleari (Lapresse)
Pinguini Tattici Nucleari (Lapresse)

Papaveri e papere, Nessuno mi può giudicare, Gianna, Sarà perché ti amo, Una musica può fare, Salirò, Sono solo parole, Rolls Royce sono tutte le cover dei Pinguini Tattici Nucleari che cambiano arrangiamenti, parole, stili, generi, decenni per portare sul palco di Sanremo tante cose. Un po' di confusione, ma una confusione divertente, almeno, da 6.5.

Enrico Nigiotti e Simone Cristicchi – 6

Enrico Nigiotti e Simone Cristicchi (Lapresse)
Enrico Nigiotti e Simone Cristicchi (Lapresse)

Enrico Nigiotti si porta direttamente l'autore della canzone. Con Simone Cristicchi fa "Ti regalerò una rosa", canzone emozionante che Nigiotti fa bene, senza stare sopra le righe, senza forzare troppo e mantenendo la linea cristicchiana. Molto normale, molto 6.

Giordana Angi e Solis String Quartet – 6

Giordana Angi (Lapresse)
Giordana Angi (Lapresse)

L'arrangiamento con i Solis String Quartet, veri talenti, porta Giordana Angi a cantare qualcosa che, si vede, sentire profondamente. Solo sembra sempre che manchi qualcosa, come se non ci fosse la voglia di rischiare che alla sua età potrebbe almeno cercare di mostrare. 6

Le Vibrazioni e Canova – 7

Le Vibrazioni e i Canova (Lapresse)
Le Vibrazioni e i Canova (Lapresse)

"Un'emozione da poco" è Anna Oxa punk, dice bene Alketa Vejsiu presentando il brano e Le Vibrazioni, che scelgono un altro classicone. Hanno l'attitudine giusta per tentarci e riuscirci, con l'aiuto dei Canova, anche se è Sarcina che si prende la scena. 7

Diodato e Nina Zilli – 7

Diodato e Nina Zilli (Lapresse)
Diodato e Nina Zilli (Lapresse)

Diodato vuole mostrare tutte le sue carte e questa cover di "24 mila baci" si inserisce in un discorso artistico che mostra appunto un'altra faccia del cantante tarantino, che si fa accompagnare da Nina Zilli, voce perfetta per questo brano. Diodato è in fase di grazia, in fase da 7.

Tosca e Silvia Perez Cruz – 9

Tosca e Silvia Perez Cruz (Lapresse)
Tosca e Silvia Perez Cruz (Lapresse)

Qual è il numero massimo di volte in cui posiamo dire "Che classe!" parlando di Tosca? All'Ariston porta un versione riarrangiata in versione spagnola – assieme a Silvia Perez Cruz – di "Piazza grande" e le dà nuova vita. 9

Rita Pavone e Amedeo Minghi – 6

Amedeo Minghi e Rita Pavone (Lapresse)
Amedeo Minghi e Rita Pavone (Lapresse)

Il fallimento a Sanremo non sempre è disastroso e "1950" ne è un esempio, visto che è un pezzo amatissimo e molto bello. Minghi la canta à la Minghi, come se corresse un po' sempre, mentre Rita pavone rallenta, l'effetto è strano, però sufficiente, anche perché meno di 6, con la potenza di questa canzone vuol dire averla distrutta e, chiaramente, non è il caso.

Achille Lauro e Annalisa – 6.5

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Tra Mia Martini e David Bowie, Achille Lauro non si spoglia, ma si trucca e porta sul palco Annalisa e uno dei pezzi più complessi che poteva scegliere. Saranno altre due puntate di sorpresa per lui. Intanto riesce a portarsi a casa un 6.5 per questa versione de "Gli uomini non cambiano".

Bugo e Morgan – 5

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Bugo e Morgan sono perfetti per questa "Canzone per te", però dopo un inizio di quelli scenici che piacciono all'ex Bluvertigo, i due sembrano andare da tutt'altra parte, sembra si muovano a caso sul palco, non si trovano con le voci. Forse questa pazzia è studiata, forse questo essere sbilenchi è poetico, però lì, su quel palco, stasera, sembra solo qualcosa da 5.

Irene Grandi e Bobo Rondelli – 7

Irene Grandi e Bobo Rondelli (Lapresse)
Irene Grandi e Bobo Rondelli (Lapresse)

Irene Grande sceglie di farsi accompagnare da Bobo Rondelli, ovvero uno dei cantautori più bravi, più sensibili e più talentuosi e anche meno apprezzati d'Italia. La sua voce risuona, calda in tutto il Teatro, e si miscela bene comunque con quella di Irene Grandi. La musica è finita, loro no. 7.

Piero Pelù in duetto virtuale con Little Tony – 7

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Piero Pelù sta nel suo con quel classicone che è "Cuore matto". Super rockeggiante, Pelù torna alle sue vere origini e lo fa con l'aituto sullo schermo di Little Tony. Un 7 super rock.

Paolo Jannacci e Francesco Mandelli – 7

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Con "Se me lo dicevi prima" si attua definitivamente la sovrapposizione tra Paolo e suo padre Enzo Jannacci. È impressionante e Paolo ne sarà solo contento, perché sapeva che l'effetto sarebbe stato questo. Francesco Mandelli fa una bellissima contro risposta: un 7 tra cantautorato, jazz e recitazione

Elettra Lamborghini e Myss Keta – 5

Myss Keta ed Elettra Lamborghini
Myss Keta ed Elettra Lamborghini

Elettra Lamborghini e Myss Keta sono perfette per cantare "Non succederà più", si divertono e divertono tantissimo, due performer enormi, però onestamente l'esibizione lascia tutto a desiderare. Peccato per questo 5, non succederà più.

Francesco Gabbani – 6.5

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La gabbanata arriva nella serata dei duetti, quando l'ex vincitore di Sanremo duetta con sé stesso ne L'Italiano, travestito da astronauta. È perfetto nei panni di Toto Cutugno. Sufficiente, 6.5.

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