La guida alle canzoni di c@r@++ere s?ec!@le di thasup: l’innovazione e la maschera del linguaggio
Alla fine ha avuto ragione lui, ancora una volta. thasup e il suo "c@r@++ere s?ec!@le" sono la migliore uscita di debutto global dello scorso weekend su Spotify, mettendosi dietro dischi del calibro di "Entergalactic" di Kid Cudi, "Majestic" di Luciano e "$oul $old $eparately" del britannico Freddie Gibbs. Oltre 10 milioni di ascolti in meno di 24 ore, 17 brani su 20 che hanno collezionato almeno un milione di ascolti e 16 canzoni del disco nei primi 20 posti della Top 50 Italia di Spotify. La storia su Instagram con cui ha celebrato il trionfo, una emoji sorpresa del lieto evento, descrive uno dei tratti su cui thasup, avatar del romano Davide Mattei, ha insistito maggiormente nella sua comunicazione: l'ingenuità dei 21 anni non fotografa però tutto il contesto e forse limita anche la narrazione di un artista molto più consapevole di ciò che mostra.
L'evoluzione di thasup, da 23 6451 a c@r@++ere s?ec!@le
Se "23 6451" aveva dato una spolverata ai libri della trap, nella prima tranche della crisi post-esplosione della trap 2016, "c@r@++ere s?ec!@le" mostra sicuramente un prodotto più maturo, musicalmente parlando, ma non solo. Ciò che viene raccolto dai primi ascolti del progetto è l'invasione di generi a cui thasup ci invita, un mondo caotico e confuso in cui lui riesce a trovare la propria strada, muovendosi con scioltezza in un panorama che si è evoluto nella scrittura, meno nel suono. Basti pensare che, parlando strettamente della scena urban italiana, i due unici concorrenti in questo gioco sono "Obe" di Mace e appunto "c@r@++ere s?ec!@le": caratteri diversi che raccontano anche ideali lontani, generazione diverse, viaggi a cui legarsi in questo momento dell'evoluzione umana post-Covid.
Un progetto più consapevole, anche discograficamente parlando, per l'accesso a una schiera di autori profondamente rinnovata: "c@r@++ere s?ec!@le" è una formazione all-star dell'old e new pop italiano, che pesca anche nella nuova generazione drill con Rondodasosa e in parte con Shiva. Una tracklist nascosta, criptata, come il titolo del progetto, che nel pubblico rap italiano ha creato hype, più che confusione: un bonus che i grandi ascoltatori hanno applicato al 21enne romano e a pochi altri. Uno status che negli Stati Uniti verrebbe definito in un solo modo: No Cap. Del processo "pop" di thasup si potrà continuare a discutere all'infinito, della scelta di rimanere criptico e rap nel linguaggio del disco, meno: "c@r@++ere s?ec!@le", anche con una forma diversa, parla la stessa lingua del primogenito "23 6451", nascondendo in sé una chiara crescita emotiva dell'artista, che saggiamente nasconde sotto i tappeti musicali, esplosivi più che estroversi.
Le sonorità anni '70 e '80 nella musica di thasup
Che thasup fosse uno studioso della musica, un ascoltatore fluente di qualsiasi genere musicale che possa dare ritmo alle proprie giornate, si può ormai dare per scontato, ma una postilla è necessario aggiungerla. Non solo i suoni sembrano aver varcato il mondo violaceo del giovane artista romano, ma anche le voci, quelle più autorevoli, soprattutto femminili degli anni 70 e 80, sembrano averlo stimolato. L'incredibile polarizzazione della sua voce, dagli acuti più stridenti alle melodie vocali lo-fi, riportano l'orecchio al passato, alcune volte alla musica leggera degli anni 70, un impressionante tuono che viene accompagnato anche grazie allo sfrenato utilizzo delle chitarre: dalle acustiche, al suono elettrico fino all'applicazione di plug-in. thasup ha studiato e allungato la sua voce, senza strafare, ricordando che questa volta il palco, e non più solo le piattaforme di streaming musicale, saranno lì a giudicare le sue esibizioni, come nei giorni scorsi al Fabrique di Milano, primo live per la presentazione di "c@r@++ere s?ec!@le".
Il nuovo album di thasup: "Riesco a spiegarmi meglio con la musica"
Ma come siamo arrivati al nuovo album? thasup ha dato la prima chiave di lettura nella presentazione del disco, soprattutto rispetto al periodo Covid-19 e quanto questo progetto abbia trascinato l'artista nella sua bolla: "Chi mi conosce lo sa, riesco a spiegarmi meglio con la musica, piuttosto che a parole. È una di quelle cose che impari ad accettare col tempo, solo lavorandoci, uno di quei difetti che se sai come prendere diventa un pregio. Sono sicuro, per esempio, che molti di quelli che ascolteranno il mio disco riusciranno a immedesimarsi nelle mie frasi, a sentirsi meno soli, proprio come è successo a me con i miei artisti preferiti. L'obiettivo dell'album è proprio questo. Anche per questo spero che questo disco arrivi a quante più persone possibili: nei miei periodi più bui probabilmente avrei trovato conforto in un album come questo, spero che abbia lo stesso effetto su chi lo ascolta". Un disco in grado di rasserenare una generazione, un progetto che cerchi di isolare l'ascoltatore nella comfort zone di thasup.
La tracklist di c@r@++ere s?ec!@le
- Mar+e
- Okk@pp@
- !ly (feat. Coez)
- L%p (feat. Mara Sattei)
- _bilico_
- R()t()nda (feat. Tiziano Ferro)
- Ye@h (feat. Shiva)
- Come t! vorre!
- Rock & rolla (feat. Rkomi)
- Molecole (interlude)
- Sci@ll@ (feat. Tananai)
- R!va (feat. Pinguini Tattici Nucleari)
- Mi @mi o è f@ke
- S!r! (feat. Lazza, Sfera Ebbasta)
- B@by nel bed
- Cas!no nella m!a testa (feat. Salmo)
- W()ah
- C!ao (feat. Rondodasosa)
- + bla se c'è bling
- M%n
20 tracce, 11 featuring, circa un'ora di disco che non si allontana dall'evidente natura di playlist musicale, ma che si avvicina, almeno rispetto a "23 6451", a un progetto da prendere nella sua totalità, senza tracce riempitive. Insieme a Coez, Lazza, Mara Sattei, Pinguini Tattici Nucleari, Rkomi, Rondodasosa, Salmo, Sfera Ebbasta, Shiva e Tananai, la produzione di questo progetto ha vissuto varie fasi in e out, rimanendo però nell'immaginario di thasup. Se nella traccia "sci@ll@" con la collaborazione di Tananai, si sente quanto thasup e l'artista milanese, soprattutto la sua anima elettronica Not for Us, abbiano partecipato attivamente alla ricerca di un emisfero musicale comune. Sentimento condiviso anche con i Pinguini Tattici Nucleari, ma non con Tiziano Ferro, che per quanto abbia convinto positivamente in questo esperimento ultra-pop, appare ancora come un alieno, sulla traccia di un alieno. Un caso che potrebbe alludere a "Face Off" di John Woo, non con la stessa precisione del taglio.
La guida alle canzoni nel nuovo album di thasup e i featuring
E allora si parte con "Mar+e", la prima traccia del disco: una rappresentazione scanzonata di ciò che è cambiato nella scena in quest'anni dolorosi, ma soprattutto di come non sia cambiata la visione lungimirante di thasup. Una barra della prima strofa fotografa questo momento: "Non vedi che differenza abbiam? Io che c'ho iniziato da un garage, tu che ci finirai alla mia età, c’è un abisso tra chi crea e chi ha la pappa pronta". Il ritmo non diffidi dall'ascolto, perché arriva il momento di "okk@pp@", l'incontro tra il jazz e la musica elettronica, dove la creatività e l'anima estroversa della sua musica, coprono il potere delle parole. Lo swing adatto alla tap dance strizza l'occhio a un pubblico più adulto, un'apertura di confini che potrebbe sorprendere il pubblico e invece è l'obiettivo numero uno per il cantante: si può arrivare anche in una forma criptica, la musica ha questo potere.
La combinazione amore per le note e per le persone prende il sopravvento in "!ly", il primo brano in collaborazione della tracklist: chi meglio di Coez è riuscito a raccontare meglio l'amore nelle varie forme musicali in cui ha viaggiato? Il senso di incredulità per un potere e un'energia così forte, come quella derivata dalla musica e dall'amore, spicca anche nel bridge post-ritornello quando thasup canta: "Sei più tu se ‘sto mood fa su e giù tipo moon. Mi ripeton: Sei pazzo che le fai I love you. Non lo farò mai più o lo farò ma di più". Arriva "l%p" con la sorella Mara Sattei: il brano si concentra sul tema dell'insicurezza e del giudizio altrui. Dal racconto personale, delle paranoie legate al successo o meno della propria musica, alla rappresentazione di una società che non riesce più a chiedere scusa con leggerezza: "A chi è perfetto io non ci credo, penso spesso che a volte son certo che tutto cambia il tempo, ma chi lo ha concesso?".
Arriva in "_bilico_", unica traccia insieme a "molecole (interlude)" non scritta in caratteri criptici. Prendendo spunto dal brano precedente nella tracklist, thasup racconta il rapporto con sé stesso e con il mondo esterno, in cui rivela quanto gli abbia fatto male riconoscersi lontano, diverso dagli altri, ma quanto questo processo lo abbia salvato. Il tutto si riduce alla strofa in cui canta: "Se non ho voce, ma ogni, ogni day, ogni day, ogni day ho un'idea. Non come te che copi, copi, popi-popi, homie come te so' ‘na marea". Una ballata delle insicurezze per Davide Mattei, che si traduce in un tentativo continuo di delegittimare la scena: in passato, soprattutto per i chiari riferimenti melodici, l'attacco è stato anche indirizzato al vincitore del Festival di Sanremo 2022 Blanco, reo di aver abusato delle idee artistiche del producer e rapper romano.
E non si poteva che arrivare a "r()t()nda", la special nascosta nella tracklist, il robottino con il cartello "Xdono": è impossibile non legare thasup e Tiziano Ferro per come abbiano rinnovato i codici dell'urban e del pop nei loro primi anni. Progetti come "23 6451" e "Rosso relativo" hanno dato una freschezza stilistica e linguistica alle due scene mainstream in cui si sono inserite: da una parte quella post-2016, in cui il contenitore ormai sembrava troppo pieno di una sola sfumatura musicale. Dall'altra parte, "Rosso Relativo" di Tiziano Ferro aveva abbracciato i codici comunicativi della generazione 2000, vedasi il titolo "Xdono", scrittura utilizzata nella messaggistica popolare, svecchiando l'anima leggera del pop anni '90. "r()t()nda" è quindi un manifesto più che un brano, due animali della stessa specie che si riconoscono e si apprezzano, a tal punto da convincere Tiziano Ferro, prima a invitare thasup nel suo disco, per poi cantare in "r()t()nda": "No props ai fake bro, non stoppo ‘sto joint, perché dopo penso e ripenso che ho perso ‘sto senso di me".
Musica tambureggiante, quasi afro-trap, un confine distante tra ciò che rappresenta thasup e dall'altra parte ciò che è diventato Shiva nel mainstream italiano: "ye@h" è il momento di collisione con il rap italiano, in cui il rapper milanese è tra i più eclettici nel panorama urban, senza però lasciare la sua firma graffiante. La distanza tra i due si nota anche nell'approccio, molto più libero per il producer che per Shiva, quasi confinato nel dover rincorrere una base a cui non ha potuto rispondere di no. "come t! vorre!" è sicuramente tra i brani più live-oriented del disco: un ritornello melodico allungato che potrebbe diventare l'episodio romantico del disco. Proprio "come t! vorre!" contiene anche uno degli assoli di chitarra più interessanti del disco, una proiezione fisica dell'amore per le chitarre di thasup.
Parlando di chitarre, siamo catapultati in "Taxi Driver" di Rkomi con "rock & rolla", dove le sfumature rock si prendono l'atmosfera e dove c'è l'ennesimo atto di denuncia verso la cocaina da parte di thasup: "Yeah, non sto senza, non mi passa, no-no-no-no-no-no, sto solo, ma in coppia all'ansia Oh-oh-oh-oh-oh-oh. Scazzo a un bro che sta con bianca, no-oh-oh-oh, non voglio la sua scomparsa, yeah". Il crescendo del disco sembra stopparsi, arrivando la seconda traccia "non in codice": si tratta di "Molecole (interlude). Un riff di chitarra accompagna la traccia più introspettiva del disco: qui thasup sembra spogliarsi dell'ingenuità del passato, dell'aspetto criptico del suo linguaggio, raccontando una visione lungimirante della sua vita. Una comparsa di autoconsapevolezza del proprio destino e della necessità di viversi a fondo ogni momento, piuttosto che traslare la propria felicità, legandola a obiettivi o numeri.
Abbiamo appena raggiunto la metà del disco e sembra già esserci un racconto più preciso della visione di thasup, che per la seconda decina di brani comincia con due featuring d'eccezione: Tananai in veste elettronica, con il suo avatar Not for Us, e i Pinguini Tattici Nucleari. Soprattutto il gruppo bergamasco sulla traccia "r!va" sposano perfettamente l'atmosfera piano di thasup, con il cantante Riccardo Zanotti che confessa quanto il successo viene ripagato dal compromesso, e che la musica scritta ormai è il racconto di una persona che non riesce a esprimersi con altri strumenti. Un successo che ha colpito la band, in maniera particolare quest'estate, con oltre 600mila biglietti venduti e un disco nuovo annunciato. Arriviamo a "mi @mi o è f@ke" una delle tracce più interessanti del progetto, con l'atmosfera che si fa cupa e i suoni ritornano su una dimensione urban che strizza l'occhio ai club. Nel brano viene ripetutamente affermato il disprezzo per la scena: "Mia cara, cambia questa giungla, l'ho provata e dopo un po' disturba. Se n'è andata la strada giusta, sparita nel nulla più in là, puf, moon-moonstar".
Dopo la super-hit "s!r!" con Sfera Ebbasta e Lazza, che puoi trovare qui, arriva "b@by nel bed", un capitolo successivo di "okk@pp@", uno swing che permette di capire anche le reference musicali del producer e rapper romano. Le note soul di "cas!no nella m!a testa" accoglie uno degli ospiti migliori del disco: "Soul". Una delle tracce più boom-bap del disco, in cui rientra anche una delle barre più interessanti, di denuncia del disco, di Salmo: "Ehi, la scuola uccide i sogni, insegna come stare sugli attenti ed eseguire gli ordini. Nessuno poi ti spiega come gestire i soldi, così puoi indebitarti per il resto dei tuoi giorni". Fa riflettere che uno dei primi brani in tendenza di thasup sia stato proprio "scuol4", che raccontava questo desiderio di evasione, questo senso di vuoto che Salmo ha rappresentato graficamente in "cas!no nella m!a testa". Terzo esercizio di stile per thasup in "w()ah", che gioca anche con il suono scordato delle chitarre, una scelta che stride nei primi secondi del brano, per poi perdersi, inevitabilmente in un flusso di coscienza musicale.
E si arriva a "c!ao", forse un passaggio di testimone tra le sensation italiane degli ultimi anni: il vortice psichedelico di thasup e la drill con gergo Uk di Rondodasosa. Due personaggi incompresi dal grande pubblico, con Rondodasosa in grado di arrivare maggiormente ai media Uk che in Italia. In una delle migliori versioni di entrambi, "c!ao" è la fotografia della GenZ, dei suoni che piacciono e dei temi che vengono toccati, dalle reference Uk gergali al ritornello che potrebbe diventare in poche settimane il sound in tendenza su TikTok. Rondodasosa mostra anche una caratteristica bizzarra rispetto al passato nel rap game: l'assenza di invidia e la voglia di collaborare. Un trasporto per la musica che viene fotografato in: "Mentre suono al Wirеless e non ai festival italiani, mia madre aveva ragione. Dio ha un piano sempre più grande, io non ho mai invidiato, è per questo che dico grazie".
Si chiude con "+ bla se c’è bling" e il primo singolo apri-pista dell'album "M%n". La prima, tra le poche canzoni a non aver collezionato un milione di stream su Spotify, si contraddistingue per top line vocali molto melodiche, risultando pesante nei due minuti di durata. Discorso diverso per "M%n", che anche se ha anticipato tutti gli altri brani, rappresenta la chiusura di questo viaggio. La luna indicata come destinazione, dovrà accogliere il nuovo thasup, che per adesso dovrà godersi il suo "c@r@++ere s?ec!@le". La sua forma musicale è sicuramente cambiata, restando comunque in un recinto molto ampio, una comfort zone che adesso abbraccia più generi, senza però perdere il suo tocco unico. Il linguaggio criptico trap rappresenta ancora il cordone ombelicale con il suo pubblico, il codice per accedere alle attenzioni altrui: "c@r@++ere s?ec!@le" è solo il biglietto di un lungo viaggio, che per thasup ancora deve cominciare.