L’oro di “uNa DiReZioNe giUsTa” di Neffa e tha Supreme e i tributi rap a De André e Mina
È disco d'oro e non ci aspettavamo un risultato minore per "uNa DiReZioNe giUsTa", il singolo di tha Supreme e Neffa, che riprende il grande successo di "Lontano dal tuo sole" dello stesso artista di origini campane, pubblicato nell'album "Sognando contromano" che ha da poco compiuto 12 anni. La nuova versione è una contaminazione non solo di generi musicali, ma di concept e immaginari diversi, di mondi che collidono nella marcata differenziazione dei due stili, che tha Supreme tenta di stravolgere, senza però rimuovere quell'alone di tristezza e nostalgia del brano che lo avevano reso una hit incredibile nei primi anni '10 del 2000. Una contaminazione che negli scorsi anni l'industria discografica italiana ha cercato di sollevare e porre al centro del suo mercato, talvolta unendo personaggi musicali appartenenti ai due generi, talvolta permettendo a giovani (e meno giovani) rapper di riprendere tra le dita gli spartiti di alcuni dei classici della musica italiana.
Il successo di "uNa DiReZioNe giUsTa"
Il nuovo mixtape di tha Supreme è sicuramente uno dei progetti più attesi nell'industria musicale italiana, soprattutto dopo il successo del disco d'esordio "236451" e le continue incoronazioni da parte della stampa, con particolari riferimenti alle sue produzioni e all'estrosità nell'utilizzo dell'autotune. Uno dei primi singoli, pubblicati lo scorso mese, è un tributo tra i meglio riusciti nella continua contaminazione pop – rap della musica italiana, con Neffa come figura storica del panorama. Infatti, a essere preso in esame è la sua "Lontano dal tuo sole", brano del 2009 contenuto nell'album "Sognando contromano", diventato "uNa DiReZioNe giUsTa" nel tributo di tha Supreme, che coinvolge lo stesso Neffa nella realizzazione del nuovo singolo. Un episodio fortunato, che pochi giorni fa la FIMI ha premiato con il disco d'oro, aprendo una nuova stagione delle tribute song da parte dei rapper.
Dal tribute album di Lucio Dalla alla collaborazione Mina – Mondo Marcio
Gli ultimi 20 anni del panorama musicale italiano sono costellati di contaminazioni pop – rap, che sono sfociate anche in aperti tributi a leggende musicali del passato, come Lucio Dalla, Francesco De Gregori e Fabrizio De Andrè, ma anche Mina. Partendo da quest'ultima, uno dei ritorni più sorprendenti della leggenda della musica italiana nel mercato discografico è stato con il rapper Mondo Marcio nel 2014, quando per la pubblicazione di "Nella bocca della tigre", il rapper campionò in "A denti stretti" il brano del 1974 di Mina "Più di così". Nel progetto, Mina cantò in tutte e 12 i brani pubblicati, un joint album che riscoprì il catalogo musicale della cantante nativa di Busto Arsizio. Ma l'esperimento non finì lì, con i due artisti che collaborarono nel 2019 nella traccia "Angeli e Demoni". Da un singolo a un progetto intero, come "Bella Lucio", progetto tributo pubblicato nel 2015 dove alcuni artisti hip hop reinterpretano i grandi classici della musica del cantante emiliano, da "Cosa vuol dire una lacrima" con Rocco Hunt a "Caruso" con Clementino, ma anche "Com'è profondo il mare" con Ensi e "Henna" con Ghemon.
L'influenza di Faber in Izi, Clementino e Ernia
Andiamo in Liguria, dove le melodie di De Andrè riecheggiano nella terra e nel mare, anche quando le coste che vengono raccontate son lontane chilometri. L'esempio di "Don Raffaè", con Clementino, che durante la serata cover del Festival di Sanremo 2016, celebra il tributo a De Andrè servendosi di uno dei suoi brani più riconosciuti. Ma nell'intera discografia rap della musica italiana è impossibile non ritrovare tracce dell'artista ligure, sia per gli artisti autoctoni che quelli semplicemente toccati dalle note del maestro. Da Izi, che in "Aletheia" nel 2019, con la sua "Dolcenera" sottolinea il rapporto tra Faber e la sua regione, a Ensi che nel 2012, nell'album "Era tutto un sogno", tributo questa volta a "It was all a dream" di Notorius B.I.G, racconta la storia del "Pescatore" in "La scomparsa del pescatore". Infine, anche il pluriplatinato Ernia, nella repack del suo disco "68", nel singolo "Un pazzo" tributa "Non al denaro, non all'amore, né al cielo" di Fabrizio De Andrè.
Il tributo di Tiziano Ferro a Nesli con La fine
A questi si aggiunge anche Francesco De Gregori e la sua "Generale", ripresa durante l'edizione 2018 di X Factor dal vincitore del programma Anastasio. Un plebiscito incredibile da parte del pubblico e della giuria che lo votò come una delle esibizioni migliori dell'intera edizione. Ma non è solo il rap a tributare grandi elogi alla musica del passato, ma anche il pop alcune volte a giocare con alcuni dei grandi classici hip hop. Basti pensare alla cover di Tiziano Ferro di "La fine", inizialmente riprodotta da Nesli (fratello di Fabri Fibra), e contenuta nel disco "Fragile – Nesliving Vol. 2" del 2009.