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A X Factor 2018 Anastasio rifà “Generale” di De Gregori: due visioni sull’inutilità della guerra

Ai Bootcamp di X Factor Anastasio, cantautorap campano ha voluto rischiare rileggendo completamente “Generale”, il capolavoro di Francesco De Gregori. Il cantante ha interpretato con parole nuove e nuovo significato la canzone, rifacendola rap e conquistando sia il pubblico che il giudizio favorevole dei giudici.
A cura di Francesco Raiola
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Il fenomeno del giorno – e non solo, in realtà – a X Factor è Anastasio, cantautorap campano che nell'ultima puntata della trasmissione ha voluto reinterpretare completamente "Generale" di Francesco De Gregori, uno dei grandi classici della canzone italiana. Da sempre i talent sono anche un modo per (ri)scoprire pezzi importanti del repertorio musicale italiano e internazionale, ma questa volta Anastasio fa un passo avanti e si prende una responsabilità enorme, ovvero rimodellare completamente la canzone, riscrivendola, praticamente, senza cambiare, però, il significato profondo di pace che la canzone porta con sé. Anastasio ha spiegato così, a Mara Maionchi il perché di questa scelta radicale nella reintepretazione: "Porto una cover che non è una cover, ‘Generale', però cerco di rispondere alla domanda ‘Cosa lo metto a fare a questo se lo prendo? Che tipo di cover può fare?" ha spiegato prima di attaccare la canzone in chiave rap, con il testo completamente rivisitato.

Il significato di Generale di De Gregori

La Generale di De Gregori è una poesia antimilitarista con un narratore che descrive al Generale, appunto, il panorama di guerra che De Gregori ha ricostruito dalla Caserma in cui prestò servizio militare, con l'anafora a caratterizzarlo e una serie di immagini che scorrono veloci: la contadina dietro la collina, "curva sul tramonto", "il treno che portava al sole" che "non fa più fermate neanche per pisciare", la guerra che finisce, la contadina che non c'è più ma restano solo i "funghi buoni da mangiare buoni da seccare, da farci il sugo quando viene Natale" e "le cinque lacrime sulla mia pelle". La canzone, pubblicata nell'aprile del 1974, apre l'album "De Gregori", uno dei capolavori del cantautore.

Il significato di Generale di Anastasio

Anastasio è voluto partire da quella linea per prendere un'altra direzione, meno legata all'esperienza autobiografica del cantante e più cruda, diretta, una storia di diserzione probabilmente. Si perde l'anafora, e il generale, questa volta, è un'entità a cui sono attribuite delle caratteristiche e infatti urla "ordine e disciplina" da un posto in cui, però, si sta comodi e al sicuro ("ma lo sa che dove lei è seduto, nessuno chiede aiuto e non c’è una sola mina"). La guerra è protagonista di questa reinterpretazione: c'è il militare che striscia tra le sterpaglie, i proiettili che fischiano, il sapore di bruciato e i commilitoni amici con la faccia nel fango. Il cantante, insomma, affronta la tematica da un'altra prospettiva, c'è il trauma post bellico che fa dormire male e sognare peggio e c'è ancora la contadina che, però, "smorta aspetta alla porta come una bambina i fratelli partiti di prima mattina diretti alla collina e dietro la collina gracchiava una radiolina in un giorno d’aprile ma io già avevo gettato il fucile".

Il coraggio del cantante

Anastasio, insomma, si è preso il rischio di rileggere un classico conquistando il pubblico (e sarebbe interessante chiedersi quanto di quel pubblico conosca la canzone e il suo significato) ma soprattutto i giudici che davanti a sé avevano anche il testo e hanno avuto solo buone parole per il cantante che si è già fatto spazio nelle orecchie del pubblico e non solo. Sulla scia di quello che è successo con Ultimo, Anastasio ha la possibilità – al netto di tutti i problemi che il talent porta con sé – di farsi spazio anche in una dimensione esterna a quella esclusivamente televisiva.

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