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Britney Spears contro la tutela legale

Le condizioni mentali di Britney Spears: il padre tutore, la paura dei fan e Free Britney

Le condizioni di salute della popstar statunitense Britney Spears sono state al centro del gossip targato Usa negli ultimi 12 anni, dal ricovero in clinica all’affidamento fiduciario del patrimonio al padre James. Negli ultimi mesi, si ipotizzava che le condizioni mentali fossero migliorate, ma le parole del suo avvocato sulle sue facoltà ridotte al minimo hanno fatto cadere nel baratro i fan. Adesso la contesa si sposta su Instagram, con le critiche sulla gestione del profilo, con i fan che affermano che non sia lei a pubblicare post e didascalie.
A cura di Vincenzo Nasto
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La saga che vede protagonista Britney Spears e la sua famiglia, in merito al controllo finanziario dei suoi beni, è una della più lunghe della storia dello star system degli Stati Uniti d'America. Dopo che nelle ultime puntate il padre Jamie Spears ha avuto ancora una volta la meglio in tribunale, rimanendo tutore finanziario della popstar degli anni '90 fino a febbraio 2021, adesso si è arrivati a discutere di nuovo sulle condizioni mentali della donna. Intanto tantissimi fan si scatenano nei commenti sul profilo Instagram della donna, affermando che il profilo non viene gestito da Britney Spears in persona, e che ci sarebbe un team esterno capitanato dal fidanzato Sam Asghari a pubblicare per lei, così da tenerle oscuro l'affetto dei fan.

I balletti sempre uguali su Instagram

La salute mentale di Britney Spears è stata al centro delle cronache statunitensi per molti anni, a tal punto da diventare anche uno speciale di Mtv del 2008 "For the record", quasi introvabile sul web, anche dopo l'avvento dei servizi di streaming multimediale. Se fino a 12 anni fa, il documentario mostrava gli ultimi scandali della donna, dalla scaramuccia con i paparazzi, alla battaglia legale per la custodia dei figli, fino ad arrivare alla rasatura del capo, adesso sembra essere tutto tenue e sfumato a tal punto da nascondersi dietro supposizioni. Quando 10 anni fa Britney Spears veniva rinchiusa stabilmente in clinica perché non capace di intendere e di volere, con la custodia dei figli data al padre Kevin Federline, tutto sembrava chiaro e messo nero su carta. La stabilizzazione della sua vita sentimentale, attraverso una parziale apertura sulla custodia dei figli e una relazione stabile con il fidanzato Sam Asghari, ha nascosto un po' la dimensione psicologica della star, in bilico tra una "prigionia" forzata voluta dal padre e un profilo Instagram che sembra dare adito a qualche dubbio. La donna infatti appare nelle immagini in maniera confusionale, con uno sguardo assente anche mentre realizza qualcosa in cui ha mostrato in passato le sue qualità, come un balletto. Anzi alcune coreografie appaiono uguali anche con un sottofondo sonoro diverso, cosa che ha attivato anche i fan di "Free Britney", in preda allo sconforto per le immagini. Moltissimi fan invece, stanno riempiendo di commenti gli ultimi post della donna, affermando che non è Britney stessa a gestire il suo account, ma il suo fidanzato Sam Asghari o il suo team in combutta con il padre James. Tra chi lancia accuse e che esprime solidarietà per la popstar, il profilo Instagram di Britney Spears è diventato uno dei più attivi negli ultimi mesi, raggiungendo 26 milioni e mezzo di seguaci.

L'ordine restrittivo per Jamie Spears

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Il movimento "Free Britney" è stato un elemento cruciale nella battaglia legale tra Britney Spears e suo padre Jamie, una querelle cominciata nel 2009 dopo il ricovero della cantante. Il padre ottenne allora la custodia sul suo intero patrimonio, con la complicità dell'avvocato Andrew Wallet. Dal 2014, il movimento Free Britney combatte per una maggiore chiarezza sul caso Spears, dopo che il padre Jamie per anni aveva mantenuto un profilo basso sulle fasi giudiziarie e sullo stato medico della popstar. Le prime richieste arrivano quando Kevin Federline, padre dei figli di Britney Spears, ottenne un ordine restrittivo nei confronti di Jamie Spears, dopo che l'uomo aveva provocato un incidente domestico che vide coinvolto uno dei figli. In seguito alle prime proteste, Jamie Spears ha sempre etichettato la folla di persone aderenti al movimento "Free Britney" col marchio di cospirazionisti, non in grado di giudicare lo stato mentale della donna, incapace di provvedere a se stessa.

La malattia mentale e la libertà

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La svolta sembrava essere avvenuta nei mesi scorsi, quando il padre, dopo 10 anni di supervisione sulla tutela del patrimonio e di Britney stessa, si era fatto momentaneamente da parte lasciando la palla in mano alla manager della cantante Jody Montgomery. Sono iniziate infatti le prime richieste della cantante di una maggior autonomia sui propri fondi. Un patrimonio che si aggira attorno ai 60 milioni di euro, a cui si aggiungono altri piccoli conti per il futuro sereno dei due figli. Sono serviti dodici mesi a Britney Spears e al suo avvocato per presentare per la prima volta una obiezione alla mozione di tutela di James Spears. La cantante, sostenuta anche dal fidanzato Sam Asghari, ha presentato in sua difesa prove che sostenevano l'inutilità di un tutore per il suo patrimonio. A questo si aggiunge una durata ritenuta troppo lunga da parte della cantante che ha affermato che la supervisione di 11 anni sarebbe stata giustificata soltanto da gravissimi problemi di instabilità mentale, che la cantante non si attribuisce. Ad ottobre è arrivata l'ennesimo rinvio della tutela legale a favore di James Spears, che fino a febbraio 2021 rimarrà il legale finanziario di Britney, e nel frattempo sta richiedendo il rientro in affari come co-tutore a Andry Wallet, tutore finanziario di Britney insieme al padre, che aveva rassegnato le dimissioni lo scorso marzo.

Il movimento #FreeBritney

Negli ultimi tempi la donna aveva ringraziato pubblicamente anche il movimento "Free Britney", importante nella sua riabilitazione, una prova anche della nuova coscienza della donna. Tutto questo sembra essere stato negato durante l'ultima udienza, dalle parole del suo avvocato Ingham. L'uomo ha dichiarato che la sua assistente non fosse capace di firmare una dichiarazione giurata d'intenti. Perché? La sua assistita avrebbe le stesse facoltà mentali di una persona in coma. Un'espressione che ha lasciato esterrefatti tutti, che immaginavano una situazione psicologica molto più rosea per l'artista.

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