Com’è Substract di Ed Sheeran, la guida alle canzoni: una richiesta d’aiuto quando la vita ti colpisce
In uno dei periodi più difficili della vita di Ed Sheeran, cade il mantello. Come appare nelle foto che Annie Leibovitz gli ha scattato, quasi condannato alla sopravvivenza, cercando di non soccombere alla natura "– (Substract)" registra uno dei dischi più personali del cantante britannico. Un racconto che parte su un'isola completamente distante, un progetto acustico inseguito per 10 anni e che solo negli ultimi due ha cambiato la propria pelle. Sì, perché "– (Substract)" è diventato una richiesta d'aiuto costante, l'umanizzazione di un'icona come Ed Sheeran, la demolizione del suo status quo. E che il disco avesse dei passaggi personali lo si era percepito già nell'intervista a Fanpage.it, in cui il cantante aveva deciso di prendersi un periodo di pausa per ripensare alla propria vita, e all'accudimento di sua figlia Lyra.
– Substract e l'evoluzione musicale
Poi la caduta: negli ultimi due anni Ed Sheeran ha subito la violenza della perdita del suo amico Jamal Edwards e la malattia di sua moglie durante la seconda gravidanza. Anche dal punto di vista musicale, Ed Sheeran ha affrontato due cause legali per plagio, entrambe vinte: la prima per Shape of You, la seconda per Thinking Out Loud. Proprio l'ultima avventura giudiziaria, culminata nelle ultime ore con l'assoluzione del cantante, mostrano la frustrazione di un musicista, forse la più grande icona pop maschile degli ultimi 10 anni, fin troppo idealizzata. Un passaggio da sottolineare proprio in questo senso è la pubblicazione del docu-film sugli ultimi due anni di Sheeran dal titolo: "The Sum of It All". Spazi di realtà invisibile della sua vita, dalla solitudine vissuta con autoironia, al timore della morte, una traccia che è difficile identificare nel personaggio Sheeran.
Ma forse è proprio per questo che "– (Substract)" rappresenta il pezzo mancante della sua discografia. Il disco, prodotto in collaborazione con Aaron Dessners dei The National, ma anche chiave di volta degli ultimi tre album di Taylor Swift, è liricamente lontano dal cerchio aperto nel 2011 da +. 14 tracce, a cui Sheeran ha voluto aggiungerne altre quattro con cover inedite di suoi brani, per oltre 40 minuti di musica. E se una delle caratteristiche principali della musica di Sheeran era stata trovare l'abito giusto alle sue melodie, un tratto caratteristico della sua dimensione, – (Substract) riparte dal messaggio. Non che non ci sia attenzione alle linee melodiche come in passato, ma la fruizione musicale viene legata all'ambiente emotivo del disco, che tranne per il singolo Eyes Closed, curato anche da Fred Again… e Max Martin, non si converte a suoni earworm.
La guida alle canzoni del nuovo album di Ed Sheeran
Andiamo a scoprire quindi, com'è stato il viaggio di Ed Sheeran in – (Substract). Qui la guida alle canzoni del nuovo album di Ed Sheeran.
- Boat: Brano prodotto da Aaron Dessner. Vedi qui.
- Salt Water: Brano prodotto da Aaron Dessner. Dopo aver viaggiato tra le onde della depressione in Boat, arriva il momento di Salt Water, probabilmente uno dei racconti più bui nella vita di Ed Sheeran. Nel brano, accompagnato da una melodia folk di chitarra, Sheeran descrive il momento in cui sembra lasciarsi andare, in cui l'acqua salata del mare lo avvolge e lo porta ad arrendersi. Anche se "va bene scappare da tutto questo dolore", il castello di dubbi e rimorsi di Sheeran viene fotografato quando canta: "Posso vederlo più avanti dove il cielo incontra la terra, e dopo quello, c'è solo un movimento grigio. Sono pieno di rimpianti di cose che non ho fatto o mai detto, lascia stare, beh, sono da solo".
- Eyes Closed: Brano prodotto da Aaron Dessner, Fred Again… e Max Martin. Vedi qui.
- Life Goes On: Brano prodotto da Aaron Dessner. Si chiude la prima parte del disco, con un senso di accettazione per tutto il dolore sperimentato negli ultimi anni. Tolta Eyes Closed, il trio Boat – Salt Water e Life Goes on rappresenta l'anima folk del disco, mostrando un lato "nuovo" di Ed Sheeran. Nel singolo infatti, il cantante britannico descrive la sensazione di perdita, il rimanere aggrappato alla roccia di una relazione, anche dopo che la vita ha colpito duro, anche dopo che "la fiamma" e "la sua riserva" sembrano non esserci più. È la rassegnazione per la ricerca di un equilibrio che appare lontano, una sensazione che sfibra lo stesso autore, che "affonderà come un macigno".
- Dusty: Brano prodotto da Aaron Dessner. Dalla caduta alla rinascita: c'è un senso di compiuto, quasi irrazionale, nel modo in cui l'autore si affida alla compagnia della sua primogenita Lyra. E proprio Dusty, un tributo al cantautore britannico Dusty Springfield e al suo album del 1969 Dusty in Memphis, che i due cantano appena svegli, la prima luce di un album tremendamente cupo, fino ad ora. Arriva il risveglio con sua figlia e la descrizione del momento della scelta musicale in Dusty, in cui anche il grigio, uno dei colori permanentj nella prima parte del disco, viene sostituito con l'azzurro degli occhi di Lyra, come quando canta: "Aspetta che la magia faccia il suo dovere, sì, c'è più della tristezza che abbiamo dentro di noi, mettiamo un po' di colore nel grigio".
- End of youth: Brano prodotto da Aaron Dessner. Quando sembrava che tutto stesse migliorando, spalanca le porte lo spoken word di End of youth. Nel brano, forse l'unico episodio "urban" del progetto, Sheeran racconta come la morte abbia progressivamente messo fino alla sua adolescenza e abbia traumatizzato l'entrata nella sua vita adulta. All'interno confessa anche gli abusi di vino e di sostanze per alleviare il dolore, ma anche il modo in cui negli anni ha dovuto reinventare se stesso per scappare via da quella sensazione. Raggiunge l'apice quando canta: "Abbiamo trascorso la giovinezza con braccia e cuore aperti, e lì il buio si è fatto spazio, con la fine della mia gioventù".
- Colourblind: Brano prodotto da Aaron Dessner. Arriva il momento più romantico del progetto con Colourblind: il kaleidoscopo diventa l'immaginario del brano, con la coppia pronto a riempire con i propri colori lo strumento. Sheeran sottolinea come non sempre i colori si possano appaiare tutti i giorni, ma la luce che ristagna negl'occhi della propria partner è l'unica cosa che lo mantiene vivo.
- Curtains: Brano prodotto da Aaron Dessner. La rinascita passa anche attraverso il beat up-tempo di Curtains, che mostra uno degli spazi narrativi del progetto: la solitudine dopo il dolore, la ricerca di un posto sicuro, ma anche il processo che allevia le ferite e la riscoperta del sole. Un brano che diventa quasi un esercizio di respirazione, tradotto nel classico gioco del nascondino, infatti Sheeran canta: "Nascondino, conta fino a dieci e chiudi gli occhi, prova a respirare, vedi un messaggio e non rispondere, piacere di conoscerti, ma in realtà dici addio, la vita può essere così bella se ci provi". Ritorna, come in Dusty, il tema del gioco come atto di rinascita.
- Bordeline: Brano prodotto da Aaron Dessner. Arriva la ballata dei dubbi, con Sheeran che fermo sul confine tra il fare la cosa giusta o quella sbagliata, si interroga su quanto le preoccupazioni alla fine facciano prendere la decisione giusta, come quando canta: "Quindi verserò un altro drink e cerco di affogare il dolore con il sale lungo il bordo. Spegnerò le cose che penso, perché dal preoccuparsi non verrà mai niente di buono".
- Spark: Brano prodotto da Aaron Dessner. Dopo Curtains, Spark rappresenta la seconda ballad romantica del disco, anche se con l'aggiunta della batteria in sottofondo. Nel brano, Ed Sheeran utilizza un immaginario chiaro scuro tra presente e passato, e in cui ritorna anche la metafora del fuoco. Dopo aver bruciato il passato, fatto di scontri e litigi, il cantautore sottolinea come spera che rimanga una fiamma accesa, quella dell'amore con la propria partner.
- Vega: Brano prodotto da Aaron Dessner. Il singolo rappresenta uno dei momenti centrali del disco: all'interno troviamo riferimenti sia alla nascita di Lyra nella prima strofa, ma soprattutto al tumore affrontato dalla moglie durante la seconda gravidanza, quando canta: "I giorni sono lunghi, ma passano in un istante, tesoro, è la cosa più strana. Conterò le mie preghiere il giorno in cui ti vedrò sorridere di nuovo, questa guerra dobbiamo vincerla".
- Sycamore: brano prodotto da Aaron Dessner. Il singolo più straziante di – Substract è arrivato: la melodia di Sycamore è un canto del cigno, un sibilo straziante di dolore da parte di Ed Sheeran che si trova nella sala d'attesa, aspettando la diagnosi della moglie Cherry Seaborn. Come ha rivelato l'autore britannico, Sycamore è una delle ultime canzoni del progetto e fotografa la reazione di Sheeran alla notizia del tumore della moglie. Nelle strofe possiamo ritrovare un passo indelebile come:"Nient'altro che una parola, una pistola fumante, che enigma è questo essere innamorati, piantare le tue radici, per poi doverle scavare".
- No Strings: Brano prodotto da Aaron Dessner. – Substract sta per terminare ed Ed Sheeran ritorna nel suo mondo, nelle ballad romantiche, che lo hanno reso una delle icone dell'ultimo decennio musicale. No Strings infatti, lascia scivolare sul corpo tutte le preoccupazioni del cantante e sussurra alla propria partner, che qualsiasi cosa avvenga, lui sarà lì a proteggere il loro rapporto. Non c'è nessun motivo che li divida, come quando Sheeran canta: "Non è un problema, tu sei quella che amo e questo non cambierà quando cadremo a pezzi. Sì, questo non è un vincolo, tu sei quella che amo, sono solo dolori di quando cresciamo".
- The Hills of Aberfeldy: Brano prodotto da Aaron Dessner. Bisogna ritornare all'origine, al 2012, per parlare di The Hills of Aberfeldy. Anche perché questa canzone ha attraversato 11 anni di cover, tentativi di inserimento in altri progetti, prima di finire qui, come outro di uno dei progetti più personali di Ed Sheeran. The Hills of Aberfeldy infatti chiude "– Substract" e lo fa con un pizzico di nostalgia, con una dedica del 2012 alla donna che avrebbe "conservato" il suo cuore. Tra le tracce più romantiche del progetto, solo dopo Colourblind, il brano accoglie la dicotomia amore-natura, una delle caratteristiche della scrittura di Sheeran, che nella parte finale del brano canta: "Ovunque io vada, troverò sempre un altro estraneo con cui condividere il peso dei miei crimini, ma so che non troverai mai un altro cuore che ti vuole più del mio".