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Taylor Swift, il suo The Eras Tour è da record con oltre 100 milioni di euro di biglietti venduti

Il prossimo 13 ottobre, nelle sale americane ed europee, uscirà il docu-film Taylor Swift – The Eras Tour: venduti oltre 100 milioni di euro di biglietti, durante la crisi di Hollywood.
A cura di Vincenzo Nasto
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Taylor Swift, foto di Getty Images
Taylor Swift, foto di Getty Images

Mancano pochi giorni all'arrivo nelle sale cinematografiche americane ed europee, il prossimo 13 ottobre, del docu-film Taylor Swift – The Eras Tour. Diretto da Sam Wrench, ripercorrerà in 165 minuti uno dei tour internazionali più grandi della storia, con Taylor Swift come protagonista principale, e le riprese dei palchi in tutto il mondo a fare da sfondo. Come riporta AMC Theatres, distributore ufficiale del film, la pellicola ha già superato i 100 milioni di euro di biglietti venduti, distribuito in oltre 100 paesi in tutti il mondo. Solo nel primo giorno di prevendita, come riportato da The Indipendent, il film ha incassato 25 milioni di euro. Nella presentazione lo scorso agosto, la cantante aveva suggerito ai fan il tema centrale dell'opera: "Abbigliamento dell'epoca, braccialetti dell'amicizia, canti e balli incoraggianti". Le riprese che il pubblico ritroverà all'interno del film deriveranno da oltre 151 date percorse nell'Eras Tour della cantante, a cui era stato chiesto, dal suo management, di vederlo proiettato mentre la cantante era ancora in tour. Nel frattempo, bisognerà attendere il prossimo 9 maggio a Parigi l'arrivo di Taylor Swift in Europa, per la prima data del tour europeo. Invece il 13 e il 14 luglio atterrerà a Milano, allo stadio San Siro, per uno dei concerti più attesi nella penisola.

La scelta di non legarsi alle major di distribuzione

E invece Swift, forte di una fidelizzazione con i fan che ha pochi confronti, ha deciso di accordarsi con AMC Theatres, allontanandosi dalle cinque major di Hollywood come Universal, Paramount, Warner Bros., Walt Disney Studios e Sony. In un riferimento diretto a ciò che è avvenuto con le Taylor's Version dei suoi album, dopo la rottura con il manager, anche di Justin Bieber, Scooter Braun, Taylor Swift ha deciso di non sottostare alle dinamiche delle grandi catene di distribuzione. Infatti, accordandosi direttamente con le sale, Swift ha potuto decidere il prezzo fisso per gli adulti di 19,89 dollari, un riferimento alla sua data di nascita e al titolo di un suo disco. Il film sarà proiettato fino al 5 novembre e in oltre 4mila sale nel Nord America, pareggiando la distribuzione avvenuta per blockbuster come Barbie. Nel frattempo, Taylor Swift – The Eras Tour ha già vinto il confronto diretto con il film concerto Never Say Never di Justin Bieber, fino ad oggi quello che aveva generato più ricavi nella storia in questo genere.

Beyoncé come Taylor Swift: anche Renaissance avrà un docu-film

Un accordo simile è stato stipulato da Beyoncé: la cantante americana infatti, ha chiuso un accordo con le catene di cinema lo scorso dicembre in merito al Renaissance Tour, ancora in corso. Le due cantanti, libere dal peso di legarsi a doppio filo con le major per la distribuzione, hanno costruito negli anni un rapporto con il pubblico talmente solido, da potersi permettere una scelta del genere. Basti pensare alle varie iniziative di inclusività legata ai concerti, operata dalle due cantanti e dai loro management, al punto di fiorire in un mercato della grande distribuzione cinematografica in grave crisi, soprattutto legata alla perdita di incassi dovuta agli scioperi di attori, sceneggiatori e lavoratori del settore. L'operazione di monetizzazione legata alla ripresa documentaristica dei concerti non è un'iniziativa nata dal nulla, anzi. Come riporta Il Post, questo genere di film era stato molto popolare fra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Novanta, ma la distribuzione in sala è diminuita drasticamente con l'avvento delle piattaforme di streaming. Infatti, negli ultimi anni, a funzionare sono stati due titoli: oltre al già citato Justin Bieber, dobbiamo aggiungere This Is It di Michael Jackson, che nel 2009 guadagnò l’equivalente di 68 milioni di dollari solo negli Stati Uniti.

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