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Perché Toto Cutugno era diventato così famoso in Russia e nell’Est Europa

Il rapporto di Toto Cutugno con l’Est Europa e soprattutto la Russia, paesi che amarono fortemente l’arte del cantautore fino a considerare “L’Italiano” inno musicale.
A cura di Stefania Rocco
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La notizia della morte di Toto Cutugno ha valicato i confini nazionali, raggiungendo la Russia, l’Ucraina, la Francia, la Spagna, il Portogallo e la Germania. Merito della popolarità del cantautore all’estero, in particolare nei paesi dell’Est Europa dove Cutugno era considerato una bandiera della musica italiana. Per spiegare i motivi di questo successo internazionale bisogna tornare indietro nel tempo, ai primi anni ’80.

Com’è nata la popolarità di Toto Cutugno in Russia

La sua popolarità nell’Est Europa comincia dalla Russia dove Cutugno diventa noto a partire dal 1983 con la presentazione de "L’Italiano" al Festival di Sanremo. Proprio quell’anno, lo show musicale italiano sbarca oltre la Cortina di Ferro con la sua serata finale, trasmessa dalla fino a quel momento impenetrabile tv di stato russa, la Central’noe Televidenie. Una scelta che, in un clima di profondo malessere che fa da sfondo alle tensioni culminate nella Guerra Fredda, si rivela vincente. Il Festival e le sue canzoni prive di ogni riferimento ideologico e politico vengono considerate innocue e funzionali a indebolire la percezione occidentale delle televisione sovietica come macchina di propaganda. E in quel contesto che "L’Italiano", insieme a "Felicità" di Al Bano e Romina, diventa la canzone più suonata in Russia e, a cascata, nell’intero Est Europa.

L’esibizione a Sanremo con l’Armata Rossa

toto Cutugno con il coro dell'Armata Rossa sul palco del Festival di Sanremo 2013
toto Cutugno con il coro dell'Armata Rossa sul palco del Festival di Sanremo 2013

Nel 2013, per la prima e unica volta nella storia del festival (al quale ha partecipato 15 volte), Cutugno portò sul palco dell’edizione condotta da Fabio Fazio il coro dell’Armata Rossa, da lui voluto e pagato. Quello con il Coro delle forze militari russe rimarrà per Toto un rapporto professionale per diversi anni, fino all’incidente  del 2016 quando l’aereo militare a bordo del quale viaggiavano gli artisti precipitò nel mar Nero.

L’incidente diplomatico con l’Ucraina che lo considerò persona non gradita

Nel 2019, accusato da un gruppo di parlamentari ucraini di essere filorusso, Cutugno cominciò a essere considerato persona non gradita sul territorio ucraino. Una decisione che addolorò l’artista, soprattutto perché arrivata a pochi giorni da un concerto che avrebbe dovuto tenere a Kiev di fronte a 4000 persone il 23 marzo. “La cosa mi ha fatto veramente incazzare perché io con l'Ucraina ho un rapporto d'amore da tanto, tanto tempo. Tra l'altro cinque o sei anni fa sono stato eletto ‘Uomo dell'anno' proprio in Ucraina, quindi questa cosa mi ha molto sorpreso”, confidò l’artista a Repubblica, “posso aver dato fastidio a qualche ucraino perché ho portato il Coro dell'Armata rossa a Sanremo per cantare al Festival con me. Riuscendoci tra l'altro con grandi sacrifici perché la Rai non voleva, una cosa che invece rimarrà nella storia del Festival di Sanremo”. A pesare sul rapporto tra Cutugno e l’Ucraina era stato il legame con il presidente russo Putin al quale il cantante aveva fatto personalmente gli auguri di compleanno, un momento finito in un video pubblicato su YouTube. "E per questo posso forse essere definito ‘putiniano'? Putin l'ho conosciuto una volta per uno show al Cremlino. A fine concerto il presidente russo è venuto da noi, mi ha stretto la mano e mi ha fatto i complimenti: è l'unica volta in cui ho visto il signor Putin”, aveva replicato l’artista, “Io sono un apolitico”. Il concerto del 23 marzo 2019 si tenne regolarmente, nonostante qualche tensione e il “blitz” di uno spettatore sul palco mentre Cutugno cantava “L’Italiano”. Cutugno, come ampiamente dichiarato prima di partire, non aveva mai manifestato alcuna posizione politica: "Nel '90 ho scritto una canzone intitolata Insieme 1992 che parlava dell'Europa unita, io amo l'Europa, questo è il mio messaggio a tutti i Paesi europei, per risolvere tutti i problemi". Quella freddezza si sarebbe risolta con il tempo, tanto che in occasione della morte, il noto canale Telegram ucraino Insider Ua e l'agenzia RBK Ukraina lo hanno definito "leggendario".

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