video suggerito
video suggerito

Perché La Divina Commedia di Tedua è in testa alla classifica Fimi da 4 settimane

L’attesa, il viaggio dell’eroe, l’allegoria dantesca e il successo su TikTok: ecco perché La Divina Commedia di Tedua è in testa, per la 4° settimana consecutiva, alla classifica Fimi.
A cura di Vincenzo Nasto
19 CONDIVISIONI
Tedua, 2023
Tedua, 2023

Fimi ha appena pubblicato le classifiche dei singoli e album più venduti nella scorsa settimana e si conferma, per la quarta volta consecutiva in testa, La Divina Commedia di Tedua. L'opera del rapper, pubblicata lo scorso 2 giugno, non ha ancora conosciuto il suo periodo di flessione, piazzando al secondo posto dei singoli più venduti anche Hoe, la collaborazione con Sfera Ebbasta. Nel frattempo, l'album è stato certificato disco di platino, mentre i singoli Hoe e Malamente sono, finora, fermi al disco d'oro.

L'attesa creata dall'artista negli ultimi cinque anni, dalla pubblicazione del precedente Mowgli, potrebbe essere una delle chiavi di lettura del successo del progetto. Negli ultimi due lavori di Tedua, la comunicazione d'attesa riguardo all'arrivo de La Divina Commedia, espressa sia nel mixtape Vita Vera che nell'ep Don't Panic, non ha fatto altro che alimentare il desiderio d'ascolto del pubblico di un'opera definitiva. A questa condizione può essere legata l'assenza pressoché totale dai palchi come dai social, i messaggi criptici nascosti nella sua ultima raccolta e il riferimento all'opera di Dante, la narrazione della sua risalita dall'inferno.

E non può essere dimenticato l'aspetto nostalgico su cui Tedua ha puntato con la diffusione del primo singolo de La Divina Commedia. Il 6 dicembre scorso infatti, veniva pubblicato Lo-Fi for U, il primo singolo estratto da La Divina Commedia, una lettera dal proprio diario personale, in cui Tedua indagava i rapporti con gli artisti della generazione trap 2016, un insieme di autori raccolti nel singolo Bimbi di Charlie Charles nel marzo 2017. Un checkpoint sul piano relazionale con artisti come Sfera Ebbasta, Rkomi, Izi e Ghali, ha lasciato cadere il silenzio sulla nuova opera di Tedua, abbracciando anche il pubblico nostalgico della prima ondata della trap nel mainstream musicale.

Il successo de La Divina Commedia non può che essere anche legata alla narrazione del viaggio dell'eroe, una tecnica già utilizzata in passato dall'autore genovese, ma che nell'ultimo disco ha assottigliato le distanze con la realtà, entrando in un nuovo campo dell'intimità. Perché l'eroe non ha condizioni sociali-economiche da combattere, spostando il suo punto di vista dal generale al particolare, descrivendo, in una delle poche similitudini narrative del progetto all'opera di Dante, la rinascita del proprio Io attraverso un viaggio introspettivo.

Ma arriviamo anche al lato musicale: La Divina Commedia, come per altri progetti rap usciti negli ultimi due anni, ha anch'esso subito l'influenza del mercato delle collaborazioni. In un momento playlist del rap italiano, in cui le collaborazioni, molto spesso simili, all'interno dei progetti sono diventate uno degli indicatori principali per il successo dell'opera, Tedua non rischia, o almeno, non rinuncia all'usato assicurato. Senza dover per forza entrare nell'ottica di scelte personali come Bresh e Rkomi, Tedua si è affidato a Geolier, Lazza, Rkomi, Sfera Ebbasta, Guè, Marracash e Salmo, senza dimenticare Baby Gang. Se dovessimo proporre un All Star Team del rap italiano degli ultimi anni, sarebbe difficile escludere uno dei nomi sopracitati.

Sono rimasti tre nomi tra le collaborazioni inserite da Tedua all'interno de La Divina Commedia: BKNR44, Kid Yugi e Federica Abbate. Sono proprio loro i protagonisti di alcuni dei momenti più alti del progetto musicale, anche se questo aspetto non dovrebbe sorprendere. Se Kid Yugi, autore della strofa in Paradiso Artificiale, è tra i giovani rapper più osservati negli ultimi 12 mesi, bisogna aumentare la durata d'interesse nei confronti dei BNKR44, ospiti lo scorso febbraio anche sul palco del Festival di Sanremo 2023 nella serata cover con il giovane Sethu. Il gruppo nato nella provincia toscana ha reso La Verità uno dei brani più interessanti del progetto. Federica Abbate invece, nel suo lavoro autoriale, ma anche come cantante, ha lasciato la propria traccia nel cammino dell'urban italiano nel suo racconto popolare.

Ma riferendoci ai brani più ascoltati de La Divina Commedia, non possiamo dimenticare un terzetto fondamentale costituito da: Hoe, Malamente e Mancanze affettive. Soprattutto il primo brano, in collaborazione con Sfera Ebbasta, è rimasto per tre settimane consecutive in prima posizione nella classifica Fimi dei singoli più venduti. Già certificato disco d'oro, sta vivendo il suo momento aureo anche grazie alla traduzione social, soprattutto su TikTok del brano. Oltre 24mila video con la seconda strofa di Tedua in sottofondo, a cui si aggiungono 26 milioni di streaming in un mese esatto.

Discorso simile anche per Malamente e Mancanze affettive con Geolier. Questi numeri sono figli anche dell'esordio in classifica del disco, che nelle prime 24 ore ha messo 16 brani nelle prime 17 posizioni della classifica Spotify Top 50 Italia. A questo si aggiunge anche il podio anche de La Divina Commedia nella Spotify Debut Global. Adesso bisognerà attenderà meno di un mese alla prima esibizione del rapper, dopo la comparsata al Love Mi, in compagnia del suo nuovo progetto: il 28 luglio salirà sul palco del Poker Summer Festival a Rimini per la data zero del suo tour estivo. Senza dimenticare il tour nei palazzetti che comincerà il prossimo 28 ottobre a Jesolo, nel Palazzo del Turismo, già sold out.

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views