“Michele Merlo respinto al Pronto Soccorso e accusato di aver usato droghe”, il grido del padre
Domenico, il padre di Michele Merlo lancia nuove accuse al Pronto Soccorso di Vergato, l'ospedale dove il cantante era andato a farsi visitare quando si erano manifestati i primi sintomi della leucemia fulminante per cui sarebbe deceduto pochi giorni dopo. I genitori hanno sporto denuncia affinché si indaghi approfonditamente sulla vicenda che ha portato a quella che sembrerebbe essere una diagnosi fatta troppo tardi, quando ormai era in corso un'emorragia cerebrale. "Mio figlio è stato respinto dall’ospedale di Vergato e accusato di aver fatto uso di droghe", dice Domenico Merlo al Resto del Carlino. "Ho fatto tutto quello che dovevo fare", dichiara invece al quotidiano il medico di guardia che ha visitato l'artista, "e tutto è stato relazionato ai miei superiori".
Aperta un'inchiesta per omicidio colposo
Dopo l'indagine interna aperta subito all'Ausl di Bologna, la denuncia dei genitori ha spinto la Procura di Bologna ad avviare un'inchiesta sulla vicenda, al momento contro ignoti, per il reato di omicidio colposo. I carabinieri del Nas di Bologna hanno già acquisito e sequestrato la cartella clinica di Michele Merlo all'Ospedale Maggiore del capoluogo emiliano e la documentazione medica prodotta al Pronto Soccorso di Vergato. La Procura disporrà anche l'incarico per svolgere l'autopsia.
Cosa sarebbe successo a Michele Merlo al Pronto Soccorso
Secondo la ricostruzione del padre di Merlo, il cantante lanciato da Amici con il nome di Mike Bird si sarebbe recato mercoledì sera in ospedale a Vergato (sull'Appennino bolognese, circa a 42 chilometri a sud di Bologna), il più vicino alla casa della fidanzata Luna Shirin Rasia che vive a Luminasio di Marzabotto. Avrebbe manifestato sintomi come febbre, mal di testa, lividi sul corpo e mal di gola (di cui Merlo aveva parlato anche nel suo ultimo post su Instagram). Qui, risulta essere stato visitato dal medico di continuità assistenziale, la guardia medica. "Si è presentato perché il mal di gola persisteva, il sangue gli usciva dal naso, aveva mal di testa. Gli hanno risposto che non poteva intasare il pronto soccorso, e l’hanno mandato via prescrivendogli un antibiotico", ha raccontato Domenico Merlo.
Il ricovero a Bologna per emorragia cerebrale
Poi giovedì notte, il malessere si è aggravato e Merlo è stato trasportato all'Ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato sottoposto a un'operazione per l'emorragia cerebrale che aveva ormai colpito il giovane. La diagnosi, a quel punto, è stata implacabile: leucemia promielocitica acuta, che può essere curata ma può anche risultare fatale se non riconosciuta in tempo. Le condizioni di Michele sono apparse disperate e il giovane è spirato nella serata di domenica 6 giugno. I genitori hanno poi sporto denuncia chiedendo "alla magistratura di svolgere le necessarie indagini al fine di verificare se vi siano stati errori e/o omissioni antecedenti al ricovero al Maggiore che abbiano determinato irreversibilmente la sorte" del figlio.