0 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Love Parade: dispersi in migliaia e pericolo linciaggio per il sindaco di Duisburg

Putroppo ancora oltre un migliaio di giovani risulta disperso dopo la tragedia della Love Parade di sabato scorso. E intanto la folla cerca di vendicarsi contro il sindaco di Duisburg.
A cura di Valentina Scionti
0 CONDIVISIONI
stampede

Continua lo strascico lasciato dalla tragedia della Love Parade di Duisburg di sabato scorso. Durante quella che è stata decretata come l'ultima edizione della celebre manifestazione musicale dell'estate tedesca, hanno perso la vita 19 giovani e ne sono rimasti feriti altri 511.

Purtroppo la tragedia poteva essere evitata, e questo lo si è capito subito non appena sono iniziate ad arrivare le prime testimonianze di quanti sono riusciti ad abbandonare quel luogo di morte.

Ancora oggi, però, nonostante le cause siano ormai ben chiare ed imputabili completamente agli organizzatori dell'evento che hanno scelto un luogo troppo piccolo per ospitare un così alto numero di persone, i dispersi risultano essere molti. Almeno 1138 ragazzi, infatti, non avrebbero fatto ritorno a casa nè dato loro notizie dal momento della tragedia di sabato. Inizialmente i fuggitivi erano 2367 ma una buona parte di loro è stata ritrovata. Mancano comunque all'appello ancora troppi giovani che forse in preda al panico sono fuggiti dal luogo del raduno e non hanno più dato notizie di sè alle famiglie.

Nella serata di ieri, inoltre, è stato registrato un atto di violenza nei confronti del sindaco di Duisburg. L'uomo si era recato sul luogo della tragedia intorno alle 19.30 e non appena le persone riunite sul posto a deporre fiori e pregare per le vittime si sono resi conto di chi fosse realmente, hanno cercato di assalirlo. Solo l'intervento del suo portavoce e di una troupe televisiva è riuscita a proteggerlo.

E' emerso che già l'anno scorso il sindacato della polizia tedesca aveva giudicato inadeguato il luogo prescelto per l'evento, mettendo in guardia il sindaco di Duisburg su eventuali pericoli. Ovviamente non sono stati ascoltati e così ora non resta che fare il conto delle vittime e sperare che un evento simile non accada mai più.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views