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Da Anna a Geolier e Tedua: ecco come l’Italia è entrata nella top 10 dei mercati hip hop su Spotify

Come dichiarato da Spotify, l’Italia è entrata nella top 10 dei mercati globali hip hop, legati agli ascolti sulla piattaforma.
A cura di Vincenzo Nasto
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Geolier, Anna, Tedua, 2023
Geolier, Anna, Tedua, 2023

Solo pochi giorni fa, lo scorso 11 agosto, negli Stati Uniti venivano celebrati i 50 anni dalla nascita della cultura hip hop, storicamente fatta risalire alla festa tenutasi in quel giorno del 1973, al 1520 di Sedgwick Avenue, nel Bronx, un distretto di New York a nord di Manhattan. La festa, chiamata Back to School Jam, vide la partecipazione di Kool Herc, pseudonimo utilizzato dal dj Clive Campbell, di origini giamaicane. I riflettori sul turntablism, che diede origini agli skretch di cui si è servito l'immaginario musicale hip hop negli ultimi 50 anni, non si sono mai spenti. Hanno attraversato più nature musicali e più spazi di interesse, fino alla comparsa delle piattaforme di streaming, come Spotify, che negli scorsi giorni ha pubblicato i dati su come questa musica abbia cambiato l'ascolto quotidiano di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Una riflessione da un dato specifico: quasi un quarto di tutti gli stream sulla piattaforma svedese riguardano musica hip hop. Un numero esaltante che potrebbe anche esser rivisto in positivo, senza allontanarci anche dalla micro dimensionalità degli ascolti nella nostra penisola. Anche perché se l'hip hop ha avuto ascolti da oltre 400 milioni di persone nel 2023, facendo risultare anche la playlist Rap Caviar la seconda più seguita sulla piattaforma, una distinta partecipazione arriva anche dall'Italia. Per la prima volta nella sua storia infatti, il pubblico italiano rientra nella top 10 dei mercati hip hop, che vede comunque prima in classifica, naturalmente, gli Stati Uniti. Un impatto che ha portato, proprio nel 2023, una ventata di live di artisti hip hop, ma non solo, dall'esposizione internazionale. Senza allontanarci troppo dall'attualità, solo pochi giorni fa Travis Scott, oltre 73 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, ha presentato il suo disco Utopia in anteprima mondiale al Circo Massimo: un evento che ha scatenato le attenzioni internazionali, travalicando, anche in Italia, l'attenzione del pubblico strettamente urban.

E ciò che ha decisamente evoluto anche lo stato degli ascolti hip-hop in Italia, che pian piano ha allargato le maglie anche a sonorità più pop e latin, è stata anche la presenza di un florido mercato di artisti. Se, come recita la nota di Spotify, l'hip hop ha mantenuto e allo stesso tempo disperso, musicalmente, la sua regionalità, in Italia abbiamo assistito a una definizione di artisti molto giovani, in grado di competere sul mercato internazionale. Se per esempio, Il coraggio dei bambini di Geolier e La Divina Commedia di Tedua, due tra gli album più celebrati nei passati mesi, hanno avuto anche una chance nella classifica delle uscite internazionali, è parte di una riconoscibilità del suono che difficilmente non verrebbe accettata all'estero. Senza dimenticare le figure hitmaker che del 2023 hanno fatto una cornice per il proprio salto internazionale: l'esempio di Anna, tra le più riconoscibili autrici italiane, ne è la prova. L'Italia quindi si classifica al 10° posto tra i mercati hip hop internazionali: un risultato che potrebbe esser tradotto come una bandierina sulla luna, ma anche come l'inizio dell'allunaggio morbido su questa nuova dimensione.

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