Tedua ha attraversato i gironi dell’inferno per l’uscita de La Divina Commedia
Siamo alle battute finali di quello che, senza alcuna paura di smentita, è uno degli album più attesi nella bolla rap italiana. E non solo perché Tedua e la sua Divina Commedia hanno subito negli ultimi anni una narrazione tra le più fantasiose nelle community del rap italiano, ma anche perché l'evoluzione e la comunicazione di Tedua hanno provocato non poca confusione anche nei suoi fan. Le ultime settimane ci hanno regalato novità, squarci addirittura di cosa sarà La Divina Commedia, legati soprattutto alla data d'uscita e alla possibilità di conoscere prima le collaborazioni del progetto. Sullo sfondo, un messaggio ai fan dopo che La Divina Commedia tour ha registrato sold-out a Roma, Genova e Milano in meno di 24 ore dall’apertura delle vendite, e a meno di 24 ore dall’annuncio del raddoppio di Milano e delle due nuove date a Bologna e Napoli: "Avete i telefoni in mano quindi non posso dirvi la data, ma uscirà prima dell’estate".
E facendo giusto un passo indietro, durante la terza e ultima data di Lazza al Forum di Milano per cantare insieme Catrame, l'artista di Cogoleto ha anche annunciato che l‘autore di Cenere sarà un ospite del progetto. Un grande colpo per Tedua che si assicura una delle voci europee più importanti del panorama urban, a cui si aggiunge un altro nome: quello di Bresh. Nel frattempo, se dal 2018, esattamente da Mowgli, si aspetta un album ufficiale di Tedua, non significa che il rapper non abbia collaborato con alcuni dei protagonisti del rap italiano. Un suggerimento? La sua presenza nel disco di Rondodasosa, come nell'ultimo singolo di tha Sup Dimmi che c'è, potrebbero indicare due dei possibili ospiti nella Divina Commedia: sicuramente un album che non ha più bisogno del carico di hype che si porta sulle spalle da anni, almeno da 2020 freestyle, che aveva aperto le porte a La Divina Commedia.
Ma cos'è successo da allora? Sicuramente uno degli elementi più interessanti nella discografia di Tedua è l'episodio Vita Vera mixtape, e la sua deluxe Aspettando la divina commedia. Uno dei progetti più insoliti, ma allo stesso tempo più eccitanti del 2020: anticipato da una presentazione recitata da Luca Ward, le 22 tracce del progetto esulano dalla contemporaneità pandemica, anzi. Potrebbe esser rappresentato come un All-Star Game del rap italiano, in cui all'interno era possibile trovare alcune delle pepite, diventate poi riserve auree negli ultimi tre anni. Basti pensare al percorso di Paky e Shiva, presenti in Rari, ma anche a Bresh che in quell'anno sarebbe uscito con Che io mi aiuti, antesignano del successo poi di Oro Blu. Una palestra del rap italiano che raccoglieva, in una serata di celebrazione, star del calibro di Lazza, Ghali, Tony Effe, Rkomi, la coppia Gemitaiz e Madman, ma anche Massimo Pericolo, Ernia, Dargen D'Amico e Izi. All'interno anche la Wildbandana con Disme, Vaz Tè, Guesan e Ill Rave.
Ma appena pronto per il salto, Tedua è scomparso dai radar. Ci sono poche cose che testimoniano la sua, almeno a livello mediatico: un aspetto da sottolineare è la sua presenza nel film di Michele Placido L'ombra di Caravaggio come attore, ma anche protagonista del documentario La nuova scuola genovese sul rapporto tra cantautorato e rap. Musicalmente Tedua ha pubblicato nel 2021 Don't Panic, una raccolta di sette brani descritta dall'artista così: "Mi piace definirlo per ciò che è: un mash-up di strofe, troppo forti per restare nel computer e troppo freestyle per finire nell’album". Anche allora, a maggio 2021, si parlava di un album di cui non si conoscevano le coordinate e il silenzio successivo, rotto solo dalla pubblicazione nel dicembre 2022 di Lo-fi For U. Prima dell'inizio delle operazioni di marketing per La Divina Commedia, quasi tributando un saluto alla generazione 2016, Lo-fi For U sembra una lettera d'addio al passato, a quell'immaginario che aveva contraddistinto anche l'unione della "generazione bimbi cresciuti senza un padre".
E adesso? Rimane l'attesa, quasi biblica, per un progetto che, in qualsiasi direzione esso vada, cambierà la carriera dell'autore genovese più di qualsiasi altro. Totalmente distante dalla teoria iper-stakanovista del mondo discografico e della bolla Spotify, Tedua si è concesso cinque anni per La Divina Commedia. E per l'occasione, ha deciso di fare le cose in grande anche dal punto di vista scenografico. Perché oltre al semi-annuncio ai fan "Avete i telefoni in mano quindi non posso dirvi la data, ma uscirà prima dell’estate", Tedua ha rotto un'altra barriera facendo intuire che David LaChapelle, fotografo di fama internazionale, sarà l'autore della copertina del suo album. LaChapelle negli anni ha collaborato con artisti come Madonna, Lana Del Rey, Tupac, Marilyn Manson, Leonardo DiCaprio, Uma Thurman, ma anche Lady Gaga, Nicki Minaj, Kanye West, Rihanna e Travis Scott, di cui ha firmato la copertina di Astroworld.