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Ricordate la Dark Polo Gang? Che fine ha fatto la trap band di BUFU, 777 e Sportswear

Ricordate la Dark Polo Gang? Dal successo di Crack Musica all’esplosione social con Bufu e 777: ecco che fine hanno fatto i componenti del gruppo.
A cura di Vincenzo Nasto
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Dark Polo Gang, foto di Comunicato Stampa Twins
Dark Polo Gang, foto di Comunicato Stampa Twins

Sarebbe indecoroso non ammettere quanto del lavoro della Dark Polo Gang negli ultimi 7 anni abbia influito nell'evoluzione del genere urban in Italia. Tutto parte da Rione Monti, Roma centro, da Arturo Bruni detto Side Baby, figlio del regista e sceneggiatore Francesco Bruni, Nicolò Rapisarda in arte Tony Effe, Dylan Thomas Cerulli, aka Dark Pyrex e Umberto Violo, Dark Wayne o Wayne Santana. Tutto questo però non sarebbe stato possibile senza la presenza di Sick Luke, nome d'arte del producer romano Luca Antonio Barker, figlio del rapper Duke Montana, uno dei fondatori del TruceKlan. Si respira Roma e la sua arte da tutti i pori, e forse proprio nella materializzazione della stessa, nella mercificazione del rap, trovano il punto di volta per una generazione d'ascoltatori che non è più quella degli anni 2000. La Dark Polo Gang ha affrontato il pubblico più difficile che esista, quello purista su metriche e boom bap, creando una polarizzazione che li porterà a essere, nello stesso momento, il più amato e più odiato gruppo del genere in Italia.

Sì, perché la Dark Polo Gang ha ribaltato tutti gli stereotipi sul rap: nello stesso momento in cui i Migos prenotavano la casa di Madonna per filmare un video con sua ricchezza Ric Flair, il pubblico si legava a personaggi che non venivano dalle periferie, che non avevano nella rivalsa personale il proprio codice di linguaggio, ma soprattutto "non chiudevano le rime". La Dark Polo Gang ha vinto in quegli anni perché ha creato un linguaggio esclusivo, ha costruito letteralmente una serie tv sui propri personaggi attraverso l'utilizzo delle piattaforme: se Crack Musica ha insegnato qualcosa, è stata come la ripetizione incessante di un immaginario crei alla fine un ascolto diverso. E infatti la predominanza delle immagini nella loro musica, il contrasto tra l'abbigliamento alta moda e alcuni luoghi lugubri, ha sancito definitivamente il loro successo. Cavallini, la collaborazione con Sfera Ebbasta e Izi, è l'esempio di ciò che sarebbe arrivato, di ciò che avrebbe investito le classifiche e le piattaforme streaming: iconico nelle sue immagini, con la glorificazione della droga che non è mai stata così "esclusiva".

E se c'è qualcosa che potrebbe testimoniare l'influenza della Dark Polo Gang nella cultura urban, non solo italiana, è sicuramente Sportswear. Cavallo di battaglia se dovessimo trovarne uno, la produzione di Sick Luke è stata uno dei jingle più utilizzati per campagne pubblicitarie: ma gli stessi autori, oltre al successo social con bullet point come BUFU e il triplo 7, sono diventati modelli per capi d'abbigliamento. L'edonismo musicale elevato quasi allo sfinimento, un gioco per le nostre orecchie e per gli immaginari che creavano, quasi matematicamente azzeccato. Il quasi è d'obbligo, anche perché i componenti, 20enni, ne han fatte di scivolate. Dal caso di razzismo di Tony contro Bello Figo all'allontanamento di Side per episodi di abuso di sostanze stupefacenti, la Dark Polo Gang era diventata qualcosa di troppo grande per alcuni di loro, come hanno poi chiarito all'inizio delle loro carriere soliste: basti pensare a Side, ma anche a Wayne. L'allontanamento di Side, a due anni dall'esplosione, inizia a creare una frammentazione del gruppo, che nel frattempo pubblica Trap Lovers e Dark Boys Club, dopo il successo di Twins nel 2017.

Ma che fine hanno fatto i cinque componenti della Dark Polo Gang: incominciamo a dire che tutti hanno scelto delle carriere da solisti, con più o meno fortuna. Il primo di cui parlare è Tony Effe: il suo nome rimane ancora sulla bocca di tutti, e non solo per la viralità raggiunta da Boss su TikTok, il suo ultimo singolo. Il brano, che riprende In da club di 50 Cent, è stata letteralmente la cosa più virale su TikTok Italia nelle scorse settimane, con il video ufficiale che tributa quello del rapper di New York. Facendo un passo indietro, Tony Effe ha pubblicato anche il suo primo album ufficiale dal titolo Untouchable, con episodi del calibro di Ke Lo Ke con Lazza e il francese Gazo, ma soprattutto il ritorno in coppia con Side con Luce a Roma.

Passiamo a Side, che nel frattempo è diventato padre: la sua carriera musicale sembra aver vissuto nel triennio 2018-2021 un momento di minor successo musicale. Sicuramente, il suo album Sick Side è una delle cornici più interessanti della fase trap in Italia, un disco a cui ha lavorato con Sick Luke in cui si possono osservare tutti i codici musicali e linguistici piantati pochi anni prima. Brani come Diego Armando Maradona e Amorevole riecheggiano ancora nella sua discografia. Il primo "vero" album da solista è però Arturo, un racconto più "intimo" del momento vissuto dall'artista, dalla crisi con il gruppo al cambiamento della propria vita: contiene all'interno collaborazioni con Guè, Luché e Shiva. Passano due anni e arriva nel 2021 Il ritorno del vero, presentato dal singolo Fontanelle e sampietrini: rispetto ai componenti della Dark Polo Gang, il racconto di Side è molto più romano-centrico e la sua visione, quella di autorità tra le strade di Roma, è evidente.

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L'artista l'ha raccontata anche nell'intervista a Fanpage.it: "Nipsey Hussle è stato il rapper che ho più rispettato e ascoltato: riconosco che ci son state molte persone che lo hanno conosciuto solo dopo la sua morte. Per me non è un problema, anzi. Una delle cose che più rispettavo è il suo attaccamento al quartiere, infatti basta vedere dove è stato ucciso. Io vorrei essere quella figura lì per Roma: so che detto da Side Baby potrebbe suonare strano, ma crescendo ho capito che avere un buon seguito può servire anche a fare cose fighe". Dopo Side, ci si sposta su Pyrex, che adesso è ritornato al nome d'anagrafe Dylan. Lui non ha ancora pubblicato il suo primo album da solista, bisognerà attendere il 12 maggio per l'atteso Love is war, anticipato dai singoli Rasoi e Rigor Mortis, ma anche Sinfonia della distruzione. Un cambio di marcia, il tentativo di allontanarsi dagli episodi street e avvicinarsi a sperimentazione melodiche lontane dalla trap. Discorso simile per Wayne, che nei giorni scorsi ha pubblicato il singolo Dirty Love, con sonorità anni '80: come ha confessato in un'intervista a Repubblica "non sarà facile essere accettato in questa nuova versione, ma ho la fortuna di essere nato fra le critiche".

Ultimo, ma sicuramente non per importanza all'interno del gruppo e nell'evoluzione del suono in Italia, il caro Sick Luke. Il producer è sicuramente stato l'elemento più centrato alla fine del percorso della Dark Polo Gang, decidendo di pubblicare un kolossal come X2, terzo album più ascoltato al mondo nel suo weekend d'esordio: davanti solo Dawn FM di The Weeknd e DS4EVER di Gunna. Doppio disco di platino, ma soprattutto un capolavoro logistico nel dividere 34 artisti in 18 tracce. Sick Luke non solo ha allargato le maglie al disco toccando anche note indie, ma è diventato il direttore artistico di un progetto monumentale, a cui ha affidato a Duke Montana, suo padre, la track outro Libertà. E proprio nell'intervista a Fanpage.it, Sick Luke ha raccontato un retroscena sulla separazione definitiva: "Ogni giorno sento come se dovessi fare qualcosa di più, quindi è difficile inquadrare un momento esatto. Magari è successo nel momento in cui mi sono staccato dalla Dark Polo Gang, quando è successa quella cosa con Side, che non è colpa della Dark Polo".

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