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Festival di Sanremo 2020

Rancore: “‘Eden’ non l’ho scritta per Sanremo, al Festival solo canzoni che raccontino qualcosa”

Rancore racconta a Fanpage.it com’è nata “Eden”, canzone portata sul palco di Sanremo 2020. Il rapper estende la riflessione all’apertura manifestata dal concorso al rap, stile musicale considerato secondario fino a qualche anno fa: “Sanremo lo costruiscono quelli che ci vanno. La musica cambia e Sanremo cambia con essa”.
A cura di Stefania Rocco
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Rancore partecipa a Sanremo 2020 con “Eden”, canzone nata da una collaborazione con Dardust che ha convinto il pubblico e la giuria del Festival. “Il pezzo viene da uno studio. Il mondo che ci circonda nasconde grandi misteri. Scrivere significa aprire queste matrioske e scoprire cosa nasconde il mondo. Ogni frase che scrivo nasconde più significati, ognuno può leggerci qualcosa di diverso” racconta il rapper nell’intervista rilasciata a Fanpage.it “È nata da una visione, immaginando questa mela che si stacca e ripercorre tutta l’umanità. Sono diventato un detective del tempo, cercando i posti in cui questa mela è andata, dalla testa di Newton alle mele piene di cianuro, alla mela di Magritte fino ad arrivare a oggi. In questo momento ci siamo ritrovati una mela tra le mani e dobbiamo capire che scelta fare”.

Quando è stata scritta “Eden”

Rancore non ha scritto “Eden” per il Festival di Sanremo. Il brano è nato da un’ispirazione e solo dopo essere stato ultimato, è stato proposto per la competizione canora in onda su Rai1: “Le canzoni devono essere scritte perché vuoi raccontare delle cose, non devono essere scritte per andare a Sanremo. La canzone nasce da una collaborazione con Dardust, dopo due sole sessioni in studio avevamo già l’embrione di ‘Eden’. Quando ci siamo resi conto che pesava, abbiamo deciso di portarla su un palco così grande”. Un contenuto del quale è orgoglioso:

Non lo so, ma anche se ci fosse non gli darei importanza. Conosco il contenuto che porto, so che il mio è un codice. Avendo costruito un rap così ermetico, mi proteggo anche da chi pensa che un rapper non possa andare a Sanremo o da chi pensa che il rap è tutto sbagliato. Cerco di mantenere la mia identità.

Perché Rancore va a Sanremo

Fino a 10 anni fa, quando facevo il rap sottoterra, avrei detto di non se mi avessero chiesto di immaginarmi a Sanremo. Ma sarebbe stato un no dettato dalla circostanza e dal luogo. La differenza la fanno sempre le canzoni” dice Rancore, confermando che mai avrebbe pensato di calcare il palco dell’Ariston fino a 10 anni fa. Ma quando la musica si è evoluta verso sonorità più moderne, il concorso è cambiato con essa: “Non ho mai avuto preconcetti. Sanremo lo costruiscono quelli che ci vanno. La musica cambia e Sanremo cambia con essa”.

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