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Festival di Sanremo 2023

Perché Lazza in gara al Festival di Sanremo 2023 è un colpaccio di Amadeus

Dopo “Sirio”, dopo le 17 settimane non consecutive in testa alla Fimi, Lazza sarà uno dei protagonisti del Festival di Sanremo 2023: ecco i motivi.
A cura di Vincenzo Nasto
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Lazza 2022, foto di Bogdan Plakov
Lazza 2022, foto di Bogdan Plakov
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Alla fine ha avuto ragione Lazza, nome d'arte di Jacopo Lazzarini: il 29enne artista milanese sarà uno dei protagonisti dal prossimo 7 febbraio del Festival di Sanremo 2023. Un riconoscimento della musica italiana, arrivato dopo un 2022 in completa fase ascendente. Uscito dal grande recinto del rap italiano per esprimersi in una nuova dimensione, "Sirio" ha permesso a Lazza di muoversi dal proprio continente con un vocabolario molto più specifico. Un desiderio, quello di essere parte di un palco più grande, che Lazza aveva espresso anche nella sua intervista a Fanpage.it, quando aveva confessato: "Se penso a me come artista, la prima cosa che mi viene in mente è la versatilità. È una sfida con me stesso, dimostrare sempre che so fare una bella figura dove mi metti. C'è stata la ricerca di una maturità, nonostante ci siano le mie robe nel disco con qualcosa di nuovo. Volevo mettere delle chicche, come Molotov, Panico o Senza rumore, perché volevo sperimentare. La musica è così, ti svegli e fai quello che vuoi".

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Dopo l'uscita del disco, che già dai suoi ascolti iniziali proiettava "Sirio" tra i progetti più interessanti del 2022, in pochi forse si sarebbero aspettati la continuità del progetto, sia nelle classifiche Fimi, che negli ascolti in streaming. Il risultato di tutto questo? L'annuncio di un tour nei palazzetti che ormai pone Lazza come figura "popolare", anche in una fascia di pubblico meno abituata alla sua narrazione hip hop. Non una trasmigrazione definitiva della propria anima musicale, perché Lazza ha mantenuto ed evoluto la sua scrittura, cercando di dimostrare a un pubblico più eterogeneo la sua natura: "Sono arrivato a quasi 28 anni, è il momento della mia vita in cui voglio togliermi un po' quella spocchia e cerco di far capire agli altri che persona sono veramente. Ci sarà un pubblico giovane, che adesso si affaccia a questa musica, ma c'è anche il mio fan affezionato, a cui non puoi mostrare solo l'orologio e il ristorante. Vorrà sentirsi dire qualcosa".

@thelazzinho

PANICO, il video. Guardalo ora 💫

♬ PANICO – Lazza & Takagi & Ketra

Ma "Sirio" è stato parte di un processo, l'arte del compromesso, che ha permesso a Lazza di stabilire un nuovo rapporto di potere con la discografia italiana: Lazza ha la necessità di riconoscersi in un pubblico più ampio, e questo significa essere consapevole di come e dove la tua musica possa essere distribuita. Non un compromesso dell'arte però, se si vanno a osservare le top linee e la produzione del suono di un disco che ha fatto parlare (e lo farà ancora) di sé. Infatti Lazza arriva al Festival di Sanremo 2023 con un risultato da record, e a dircelo è stata proprio la Fimi: "Sirio" ha conquistato la testa della classifica album per 17 settimane non consecutive. Un risultato che pone Lazza come uno degli artisti più di successo dello scorso decennio, visto che si deve arrivare al 2011 per vedere un album con un esito migliore: "Vivere o niente" di Vasco Rossi con 19 settimane consecutive.

Lazza non si sottrae nemmeno a tutto il contorno ambientale del Festival di Sanremo, con una presenza social indubbia. Solo nel 2022, oltre al racconto del successo di "Sirio", la collaborazione in "Ferrari Rmx" con James Hype e Miggy Dela Rosa, l'artista è stato protagonista anche di alcune polemiche sui social con colleghi, più o meno della propria generazione. Tra i più importanti possiamo ricordare lo scontro con Rocco Tanica e la partecipazione al LoveMI, ma anche quello con Rhove, durante il periodo più fortunato del player di "Shakerando". Lo scontro generazione con Rocco Tanica evidenziò la capacità di ribaltare i significati, utilizzando lo strumento a suo favore: "Grandissimo, ringrazia Elio se hai 10 persone che possono farsi una risata con te qua sotto. E comunque sei più forte con la tastiera del telefono, con quella per suonare ti do due giri". Cambiando angolazione, è possibile osservare anche la propria posizione nello scontro con Rhove, quando durante la polemica dei live, fece capitolare la narrazione social del rapper di "Cancelo", affermando: "Quando il tuo ambiente non ti rispetta può voler dire solo due cose: o gli rosica che sei troppo più forte di loro, o sei un minchione".

E allora dopo il palco di X Factor 22, quello dei palazzetti di tutta Italia annunciati nel 2023, il prossimo febbraio Lazza uscirà, ancora una volta, dalla sua comfort zone. Il medium televisivo, a cui Lazza si è approcciato ancora poche volte, potrebbe essere terreno di conquista, anche per il rinnovato ambiente costruito nella kermesse nazionale da parte del conduttore e direttore artistico Amadeus. I tempi son maturi per raccontare in via trasversale il fenomeno urban in Italia sul palco di Sanremo, senza dover scendere a compromessi completamente nazional popolari? Lazza potrebbe aprire una strada sul solco di ciò che i Sottotono avrebbero voluto rappresentare nel 2001? Una risposta a questo quesito potrà essere osservata già nelle prossime settimane, anche perché la maturità di certi frutti è ormai impossibile da nascondere, soprattutto a un pubblico di riferimento che ha osservato come una legenda l'evoluzione post-2016 dell'industria discografica italiana.

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