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Perché Instagram ha sospeso l’account di Kanye West: c’entrano il razzismo e Trevor Noah

Dopo mesi di insulti e messaggi contro Pete Davidson, a sospendere l’account di Kanye West c’è voluta la diatriba razziale con il conduttore Trevor Noah.
A cura di Vincenzo Nasto
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Kanye West e Trevor Noah, 2022
Kanye West e Trevor Noah, 2022

Dopo i continui tentativi social sopra le righe contro il comico del SNL show Pete Davidson, attuale compagno della ex moglie Kim Kardashian, Kanye West si è infilato in una strada senza alcuna via d'uscita, ingaggiando una diatriba di sfondo razziale con il conduttore televisivo di origine sudafricana Trevor Noah. Il botta e risposta tra i due sui social e in trasmissione al SNL non è stato visto di buon occhio da Meta e dal suo social Instagram, che ha deciso di sospendere l'account di Ye per le prossime 24 ore. Sullo sfondo anche i messaggi lanciati nelle settimane precedenti da West sul proprio profilo, dagli attacchi a Davidson al video di "Eazy" con il rapper di Compton The Game, in cui attraverso una sofisticata tecnica cinematografica, mostrava la morte dello stand-up comedian per i dolori causatigli dallo stesso rapper. Il divorzio sembra aver amplificato personalmente e anche sui social il dolore di West, che dopo la non ottima presentazione al Loan Depot di Miami del secondo capitolo di "Donda", sta attraversando un periodo molto difficile.

Il rapporto tra Ye e Kim Kardashian dopo il divorzio

Nei mesi precedenti, la rabbia di Kanye West verso la sua ex moglie e il suo nuovo compagno Pete Davidson, ha toccato vette di violenza verbale e pratiche d'odio, in cui è stato coinvolto anche lo show-biz americano. Dalle accuse formali di essere contro Dio e la famiglia per aver separato i coniugi West e i loro bambini, ad alcune immagini del passato che lo ritraevano visibilmente alterato, Ye ha più volte affermato di "lottare per la propria famiglia", descrivendo anche il trattamento ricevuto da Kim Kardashian, che a detta sua, non gli avrebbe dato la possibilità di vedere i propri figli. Riguardo a questo, Kanye ha pubblicato nelle ultime settimane le foto dello zaino della secondogenita, prima di accompagnarla a scuola, affermando come sopra ci fossero tre adesivi metallici: quello della madre e del padre, ma soprattutto quello di un alieno, relativo alla figura di Pete Davidson. Kim Kardashian ha rifiutato questa versione dell'ex marito, affermando di smetterla di protrarre questa narrazione violenta e fraudolenta nei confronti suoi e dei figli. A questo si è aggiunto il video di "Eazy" in cui viene celebrata la morte "artistica" di Pete Davidson dalle mani dello stesso West, per poi arrivare a uno degli ultimi scontri, che hanno provocato la sospensione del suo account.

Lo scontro e gli insulti razziali contro il conduttore

Lo scontro che Meta ha definito oltraggioso per la policy di Instagram è relativo allo scambio di messaggi tra West e il conduttore di origine sudafricana Trevor Noah. Il secondo, legato allo stand-up comedian Davidson, lo ha più volte difeso criticando alcune scelte del rapper relative alla sua famiglia e al modo in cui utilizzava l'arte per colpire persone vicine a lui. Un commento che non sembra esser andato giù a West, che ha replicato pubblicando una foto su Instagram con una didascalia in lingua zulu, dove insultava le origini sudafricane del conduttore del "The Daily Show". La risposta di Meta e di Noah non si è fatta attendere, con il primo che ha deciso di sospendere l'account per 24 ore, mentre Noah ha risposto all'insulto con un monologo: "Ci sono pochi artisti che hanno avuto un impatto maggiore su di me di te Ye. Hai preso dei campioni e li hai trasformati in sinfonie. Hai preso il tuo dolore e attraverso un filo l'hai trasformato in una performance perfetta. Ho pensato in modo diverso a come spendo i miei soldi grazie a te, ho imparato a proteggere la mia creatività da bambino dai pensieri cresciuti grazie a te, merda, sorrido ancora ogni volta che mi metto la cintura di sicurezza per causa tua. Non dimenticare mai, il più grande trucco che i razzisti abbiano mai fatto ai neri è stato insegnarci a spogliarci l'un l'altro della nostra oscurità ogni volta che non siamo d'accordo, inducendoci a dividerci in schegge in modo da non unirci mai in un'asta potente".

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