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Il brano di Meta e Moro potrebbe non essere inedito, rischiano la squalifica da Sanremo 2018

“Non mi avete fatto niente”, brano presentato a Sanremo 2018 da Ermal Meta e Fabrizio Moro, rischia la squalifica. Il ritornello appare simile a “Silenzio”, canzone presentata a Sanremo Giovani nel 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. A unire le due opere l’autore Andrea Febo. Non si tratterebbe di un plagio, ma va verificato se il brano può essere considerato inedito.
A cura di Stefania Rocco
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Scoppia il caso a Sanremo 2018 con la canzone “Non mi avete fatto niente”, presentata al Festival da Ermal Meta e Fabrizio Moro e già indicata tra le favorite alla vittoria dai bookmaker. Pare che il brano in questione sia in larga parte somigliante a un altro brano già presentato alle selezioni per Sanremo Giovani nel 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali, “Silenzio”.

La somiglianza con Silenzio, di Calvani e De Pascali

Simili sono la melodia e, soprattutto, il ritornello. Quello della canzone di Calvani e De Pascali recitava “Non mi avete tolto niente, non avete avuto niente, questa è la mia vita che va avanti oltre tutto e oltre la gente”. Il ritornello del brano di Moro e Meta dice: “Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente”.

A unire le canzoni è Andrea Febo

A unire le due canzoni, scongiurando, forse, l’accusa di plagio, è Andrea Febo, autore di “Silenzio” che firma da co-autore anche il brano “Non mi avete fatto niente”, presentato al Festival di Sanremo 2018. Non si tratterebbe di una riproduzione non autorizzata, dunque, ma va verificato se “Silenzio” sia mai stato eseguito prima di oggi. In quel caso, infatti, non si tratterebbe di un inedito.

Le dichiarazioni di Fabrizio Moro

Va detto che Fabrizio Moro, nel corso di un’intervista rilasciata poco tempo fa a Donna Moderna a proposito del brano che avrebbe portato a Sanremo, parlò già di un ritornello preesistente, a partire dal quale aveva lavorato insieme  Ermal Meta: “C’era un brano in un cassetto, un brano su cui stavamo lavorando io e Andrea Febo, un cantautore e collaboratore con cui mi confronto da anni. Abbiamo salvato una parte di quel brano che parlava totalmente di un altro argomento, poi è arrivato Ermal e abbiamo continuato a lavorare insieme fino alla chiusura di Non mi avete fatto niente, ognuno ci ha messo una parte di se stesso, ognuno è stato decisivo, ci siamo divertiti e emozionati durante la stesura del brano. Grazie ad Andrea e a Ermal per questa opportunità che abbiamo creato insieme”.

Cosa dice il regolamento di Sanremo

Il regolamento di Sanremo, utile a regolare casi come questo, parla chiaro: per concorrere alla gara, un brano deve necessariamente essere inedito. Disponibile sul sito Rai il regolamento che recita: “Tutte le canzoni dovranno essere nuove. (…) È considerata nuova, ai sensi e per gli effetti del presente Regolamento, la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario (fatte salve per quest’ultimo eventuali iniziative editoriali  debitamente autorizzate), non sia già stata pubblicata e/o fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano, o eseguita o  interpretata  dal vivo alla presenza di pubblico presente o lontano”. (…) Sussiste inoltre la caratteristica di canzone nuova nell’eventualità di utilizzo di stralci “campionati”  di canzoni già edite, sempre che questi – nel totale – non superino un terzo della canzone “nuova” stessa”. Va da sé, dunque, che se “Sielnzio” fosse stata eseguita di fronte a un pubblico in precedenza, il brano di Moro e Meta andrebbe squalificato.

I precedenti avvenuti al Festival

I precedenti avvenuti al Festival di Sanremo non tracciano con precisione il percorso da seguire in questo caso. Nel 2006, con Simone Cristicchi e il brano “Che bella gente”, non ci fu squalifica. Nel 2008, invece, Loredana Bertè fu esclusa: il suo brano, “Musica e Parole”, fu ritenuto identico a un altro del 1988, dal titolo “Sesto Senso”. Chiara Civello nel 2012 portò a Sanremo "Al posto del mondo", una canzone che si verificò non essere nuova. L’aveva cantata nel 2010 Daniele Magro, sebbene portasse la firma della stessa autrice che due anni dopo l’avrebbe ripresentata a Sanremo. In quel caso, non ci fu esclusione. L’ultimo precedente si verificò nel 2014 con Sinigallia, scartato con "Prima di andare via". Non si trattava di un inedito: si era già esibito in un pubblico con un brano simile, come dimostrato da un video pubblicato su Youtube.

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