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La morte di Michele Merlo di Amici

Michele Merlo, i medici chiedono un altro mese per la super perizia sulla sua morte

Dopo 90 giorni, i medici per la super perizia sulla morte di Michele Merlo hanno richiesto ulteriore tempo per decidere sul nesso di causa nel suo decesso.
A cura di Vincenzo Nasto
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Non sono stati abbastanza i 90 giorni concessi agli specialisti nominati dal giudice per la super perizia sul decesso di Michele Merlo, il giovane cantante scomparso il 6 giugno 2021 a Bologna per un’emorragia cerebrale scaturita da una leucemia fulminante. Infatti, i periti hanno richiesto e ottenuto altri 30 giorni per il deposito dell'elaborato che dovrà stabilire se la morte è dovuta all'errore diagnostico da parte del medico di base di Rosà, Pantaleo Vitaliano, unico indagato per omicidio colposo. Al lavoro ci sono l’anatomopatologo Antonello Cirnelli e l’oncologo Valter Bortolussi che dovranno valutare se ci sia stato un nesso di causa fra le decisioni e disposizioni del medico al paziente e il decesso del cantante allora 28enne.

Il nesso tra la decisione del medico di base e il decesso

Un mese di tempo per fornire una documentazione a sostegno della propria decisione per l’anatomopatologo Antonello Cirnelli e l’oncologo Valter Bortolussi. Sono loro i due periti medici, disposti dal tribunale di Vicenza, che dovranno valutare le cause della morte di Michele Merlo, il cantante ex Amici e X Factor, che ha perso la vita lo scorso 6 giugno 2021, nell'ospedale Maggiore di Bologna, per un’emorragia cerebrale scaturita da una leucemia fulminante. Dalla risposta dei periti si attende poi l'udienza, in programma per fine settembre, dove le parti in gioco metteranno in campo le consulenze di medici affermati. Da una parte la famiglia Merlo che si è affidata al medico legale Anna Aprile e al professor Renato Zambello, mentre dall'altra c'è il medico di base Pantaleo Vitaliano, indagato per omicidio colposo, che si avvarrà del medico legale Silvano Zancaner e dell'ematologo Eros di Bona.

La possibilità di sopravvivenza

Al centro del dibattito, la sintomatologia del cantante quando il 26 maggio 2021, a pochi giorni dal suo decesso. I periti dovranno accertare che la gamba viola, mostrata da Merlo al medico in quella visita, fosse davvero un'ematoma dovuto a urti, come testimoniato dal medico: "Mi sono fidato delle sue parole, Michele quel giorno mi aveva raccontato di aver preso alcune botte facendo un trasloco". Dall'autopsia intanto, era emerso che: "Se la terapia fosse stata somministrata nei giorni successivi al controllo, Merlo avrebbe avuto una possibilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l'87%".

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