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Love Parade: salgono a 20 le vittime della tragedia di Duisburg

Sale a venti il numero delle vittime della Love Parade, celebrazione della musica techno che lo scorso sabato si è trasformata in una vera e propria strage annunciata a causa dell’incuria degli organizzatori.
A cura di Valentina Scionti
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Si è aggravato ieri il bilancio delle vittime accertate della tragedia avvenuta a Duisburg lo scorso sabato durante la Love Parade, una delle più grandi manifestazioni per gli amanti della musica techno che dal 1989 ha fatto convergere in Germania milioni di ragazze e ragazzi da ogni parte del mondo.

Inizialmente, non appena ci si è resi conto di quanto stava avvenendo, i morti sembravano essere dieci. Ma il numero ha iniziato ben presto a salire arrivando a quindici quando ancora i soccorritori non erano riusciti a trasportare i feriti al pronto soccorso. Ma anche l'arrivo in ospedale non ha garantito la salvezza di alcuni dei feriti che sono deceduti nonostante le cure. E così anche la ventesima vittima è una ragazza di ventuno anni che da sabato è stata tenuta in vita dai macchinari non riuscendo, però, a farcela.

Quasi da subito si è capito come la responsabilità di tutta questa tragedia fosse da attribuire unicamente agli organizzatori della Love Parade nella città di Duisburg: per poter far conoscere la propria città al mondo grazie alla Love Parade, questi non si sarebbero fatti scrupoli, dichiarando di poter ospitare un evento di portata mondiale in un luogo inadeguato.

E' ormai stato accertato, infatti, che il luogo scelto per la Love Parade non avrebbe potuto contenere più di 250 mila persone, mentre si conta che sabato ne sarebbero confluite addirittura un milione e quattrocento: sei volte più del limite massimo. E' quindi ormai impossibile non parlare di una tragedia annunciata soprattutto dal momento che diverse volte le forze di polizia che si sarebbero poi dovute occupare del servizio d'ordine hanno cercato di avvisare il sindaco, poi duramente contestato dai parenti delle vittime, e gli organizzatori della manifestazione.

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