Sanremo 2018, la quarta serata di venerdì 9 febbraio

Anche questa sera viene resa nota la classifica parziale, determinata dal voto della giuria di qualità presentata questa sera. E come accaduto le scorse sere, gli artisti in gara si dividono in tre gruppi.

Zona blu, alta: Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatti, Luca Barbarossa con Anna Foglietta, Meta e Moro con Cristicchi, Ron e Alice, Vanoni-Bungaro-Pacifico con Alessandro Preziosi, Diodato e Roy Paci con Ghemon, Giovanni Caccamo e Arisa.

Zona gialla, purgatorio: Le Vibrazioni con Skin, Annalisa e Michele Bravi, The Kolors con De Piscopo e Nigiotti, Avitabile e Servillo con Avion Travel, Red Canzian con Marco Masini, Lo Stato Sociale con Paolo Rossi, Renzo Rubino e Serena Rossi.

Zona rossa, inferno: Decibel con Midge Ure, Facchinetti e Fogli con Giusy Ferreri, Noemi e Paola Turci, Mario Biondi con Carolina e Jobim, Elio e Le Storie Tese con i Neri Per Caso, Nina Zilli e Sergio Cammariere.

Una pietra preziosa, quella che Elio e le Storie Tese regalano insieme ai Neri Per Caso con il duetto di questa serata. I due gruppi trovavano il successo nazionale a Sanremo negli stessi anni e oggi sono insieme sul palco per celebrare quella che dovrebbe essere la penultima esibizione della carriera degli Elii sul palco dell'Ariston. Questa versione di "Arrivedorci" non può non implicare una reazione commossa in chiunque sia legato al gruppo che ha annunciato lo scioglimento nelle scorse settimane.

Penultima esibizione della serata, Nina Zilli e Sergio Cammariere, che accompagna l'artista sul palco dell'Ariston per l'esecuzione di "Senza Appartenere". Lunghissima l'intro al piano dell'artista e poi bella l'esecuzione del pezzo della Zilli, che in un'ambientazione di questo tipo sembra ritrovarsi in un luogo più familiare e adatto alle sue corde. Per gli amanti della storia di Sanremo, alla fine dell'esibizione Cammariere dice "Situation", parola che ìla Gialappa's Band fece pronunciare a tutti i cantanti all'Ariston nel corso del Festival di Baudo. Era il 2003.

La presenza sul palco di Piero Peù è funzionale a tenere sveglio il pubblico. Il cantante arriva sul palco per fare del sano casino con un po' di rock e un omaggio a Lucio Battisti e Mogol. "Il tempo di morire", un classico della produzione del cantautore romano, eseguita sul palco proprio con Baglioni e la sua band.

Dopo l'uscita dal palco del cantante, Favino va a consegnare un mazzo di rose alla moglie e alla figlia, in platea. Ma siccome l'attore si guarda bene dal fare qualcosa di scontato, porta con sé pure due panini: "Posso dire una cosa: voi siete le donne più invidiate dell'Ariston e sapete perché? Perché v'ho portato questi".

Luca Barbarossa e Anna Foglietta in "Passame er sale"

Terzultimo duetto in gara è poi quello di Luca Barbarossa, che porta sul palco l'attrice Anna Foglietta per la sua "Passame er sale".

I The Kolors scelgono Enrico Nigiotti e Tullio De Piscopo per "Frida (mai, mai, mai)". La canzone, che era già una delle più energiche di questo Festival, si colora di un elemento ritmico dettato dalla presenza di De Piscopo, tra i più apprezzati batteristi d'Italia.

Red Canzian porta sul palco con sé un altro nome la cui storia è legata strettamente a quella di Sanremo, Marco Masini. Vincitore nel 2005 con "L'Uomo Volante", il cantautore toscano accompagna l'ex Pooh in "Ognuno ha il suo racconto". Qualche giorno fa Canzian aveva detto: "Ho deciso di andare a Sanremo con questa canzone perché non è una canzone molto da Sanremo ed è un brano che da me, magari, non ci si aspetta".

Giovanni Caccamo porta con sé sul palco un'artista che ha fatto del suo connubio con Sanremo l'architrave della sua carriera, Arisa. Dopo la vittoria a Sanremo Giovani nel 2009, ripete il successo tra i Big nel 2014. Il suo apporto alla canzone di Caccamo è fondamentale in termini vocali e impreziosisce "Eterno", il pezzo del cantautore, anche lui vittorioso qualche anno fa tra i Giovani. Inutile negare che tra gli aspetti più sorprendenti di Arisa ci sia il suo recente cambio di look.

Schema consolidato quello della giornalista che interagisce con Baglioni in uno dei suoi grandi classici. Dopo Franca Leosini ed Emma D'Aquino, stasera è la volta di Federica Sciarelli. La canzone è "Tu Come Stai?" e la giornalista si diverte molto, con una risata coraggiosa e un senso del divertimento evidente, che è capace di trasmettere al pubblico. La giornalista si concede anche il lusso di annunciare i prossimi Big in gara.

Grande ensemble di esecutori per la canzone di Avitabile e Servillo "Il coraggio di ogni giorno". Insieme a loro sul palco gli Avion Travel (che con Servillo vinse Sanremo nel 1999) e Mauritania Daby Touré.

Arrivano i primi verdetti, con l'annuncio della classifica delle Nuove Proposte. Il premio della Critica Mia Martini, assegnato dalla sala stampa, va a Mirkoeilcane per "Stiamo tutti bene". Il premio della sala stampa Lucio Dalla va invece ad Alice Caioli con "Specchi Rotti". Il podio, invece, consegna degli esiti piuttosto sorprendenti: terzo posto per Mudimbi, secondo Mirkoeilcane mentre primo, sorprendentemente dopo quanto emerso dalla prima classifica provvisoria di ieri sera, è Ultimo con "Il ballo delle incertezze". Emozionato, dice poche ma belle parole:

Dedico questo premio a mio fratello che sicuramente riuscirà a vincere la sua battaglia

Evocativa, catartica, la "Adesso" di Roy Paci e Diodato si conferma tra le più belle canzoni di questo Festival. Nella serata dei duetti si aggiunge il contributo importante di Ghemon, capace di variare sul tema con uno stile completamente diverso da quello di Diodato. E no, quella che indossava non era una gonna, ma una felpa lunga.

Un testo splendido quello di "Imparare ad amarsi", la canzone scritta da Bungaro e Pacifico per Ornella Vanoni, che la fa sua e la rende una piccola perla di questo Festival. Sul palco con loro Alessandro Preziosi, che recita e canta al fianco di questa grande signora della canzone italiana.

Arrivano sul palco con una sempre più convincente "Lettera dal Duca" i Decibel, che per il duetto hanno scelto il cantautore scozzese Midge Ure, chitarrista dei Visage dal 1978 al 1980 ed il chitarrista e cantante degli Ultravox dal 1980 al 1987 e dal 2009 in poi. Piccolo problema tecnico prima dell'inizio dell'esibizione, con la chitarra di Ure che non parte. Ruggeri ferma la canzone: "Lo facciamo venire da Glasgow e poi non facciamo funzionare la chitarra…"

Numero "muto" di Favino con Baglioni, che si improvvisa alla direzione di un coro in cui l'attore non riesce a trovare la sua collocazione. Arriva poi il momento di una canzone le cui quotazioni stanno crescendo con il passare delle ore, "La Leggenda di Cristalda e Pizzomunno" di Max Gazzè, che si esibisce con Rita Marcotulli e Roberto Gatto. 

Gianna Nannini arriva a Sanremo 2018 e propone la sua "Fenomenale", cantata in playback, forse in via precauzionale dopo i problemi avuti al Festival di due anni fa. Dopo l'esibizione della cantante arriva sul palco Baglioni, che insieme alla Nannini ricorda il produttore David Zard, importantissimo per la carriera di entrambi, morto pochi giorni fa. Poi il momento del duetto: "Visto che non abbiamo mai cantato insieme in televisione, facciamolo".

E parte "Amore Bello", questa sì dal vivo.

"Buca i palloni", così Lo Stato Sociale, in coppia con Paolo Rossi e il Coro dell'Antoniano censura "Una vita in vacanza", proprio in virtù della presenza dei bambini. Nei giorni scorsi erano stati in molti a chiedersi se fosse opportuno far pronunciare una parolaccia ai bambini e il gruppo ha risolto la questione così. L'esecuzione è divertente, dopo il terzo ascolto si può dire con certezza che il gruppo ha indovinato il pezzo.

Sempre più convincente questa "Il mondo prima di te". La canzone di Annalisa può aspirare al podio e dopo il duetto con Michele Bravi i dubbi preesistenti su questa possibilità tendono a sciogliersi. Annalisa ha acquistato fiducia dopo la prima serata, quando accusò qualche incertezza, causa emozione. La delicatezza della voce di Bravi fa il resto. I complimenti, live, glieli fa uno che li conosce bene.

Anche Mario Biondi propone una versione molto interessante della sua "Rivederti", insieme a Daniel Jobim e Ana Carolina. Prima dell'esibizione c'è un siparietto tra Baglioni e il maestro Vessicchio, che discutono in linguaggio tecnico-musicale (il maestro d'orchestra dice anche "gnigni", ndr), finendo per discutere. Siccome qualcuno deve decidere, lo fa il dittatore artistico, che spezza la bacchetta al contendente.

Dopo i primi tre duetti della serata si percepisce un dato: imporre le esibizioni con gli ospiti sulle canzoni portate in gara e non i pezzi storici di Sanremo non è solo la negazione della ruffianeria delle scorse edizioni, ma valorizza i pezzi in gara, offrendo un altro ascolto con sfumature differenti. L'esibizione di Noemi con Paola Turci in "Non Smettere mai di Cercarmi" è assolutamente bellissima. Le due artiste, Noemi al piano e la Turci alla chitarra, miscelano alla perfezione le loro voci e Noemi.

Uno dei duetti più interessanti previsti per questa sera era certamente quello de Le Vibrazioni con Skin. Un concentrato di imprevedibilità che ha trovato riscontro sul palco: la voce potentissima di Skin avrà senza dubbio fatto l'effetto del caffè in sala. C'è un elemento di disperazione in questo pezzo de Le Vibrazioni che Sarcina trasmette a pieno con la sua interpretazione. Una versione radiofonica di questo duetto potrebbe essere un bel reperto musicale.

"Hai detto più volte meraviglioso tu che Modugno in tutta la sua carriera". La frase di Favino, rivolta a Michelle Hunziker, è pronunciata in tono ironico ma è tra le affermazioni più vere sentite in queste tre serate. L'iperbole è, in effetti, uno dei difetti retorici della conduttrice, ma dovendosi sobbarcare il peso di far viaggiare il treno della trasmissione, glielo si perdona.

Il primo Big in gara è Renzo Rubino con "Custodire". Il duetto che propone questa sera è compagnia di Serena Rossi, conduttrice e attrice in ascesa che qualche mese fa veniva accreditata a furor di popolo come candidata alla conduzione sanremese. Quest'anno ci è arrivata come ospite, non è escluso che in futuro arrivi altro.

Si è molto parlato della canzone proposta da Lorenzo Baglioni a questo Festival, "Il Congiuntivo". Non solo per un po' di ironica speculazione elettorale fatta su questo modo verbale, ma perché obiettivamente lo scopo dell'operazione è lodevole, con un prodotto finale orecchiabile e dignitoso, adatto ad un pubblico di bambini (e non solo!). È l'ultima Nuova Proposta ad esibirsi stasera e, manco a dirlo, sul podio potrebbe finirci anche lui.

C'è davvero l'imbarazzo della scelta tra le 8 Nuove Proposte di questa edizione di Sanremo 2018. Almeno cinque tra gli artisti meriterebbero di andare sul podio, dove di posti ce ne sono solo tre. Eva, ex finalista di X Factor, è certamente uno di quei nomi. Non solo vanta un record di tatuaggi a questo Festival, ma questa "Cosa ti salverà?" ha una melodia che resta in testa.

Quinta Nuova Proposta della serata è Mudimbi, una rara traccia di rap in questo Sanremo molto melodico. Il primo posto provvisorio ottenuto durante la serata del giovedì rafforza la sua padronanza della scena. Ha personalità, "Il Mago" è orecchiabile e sembra avere tutte le carte in regola per prendersi un posto sul podio finale che verrà svelato alla fine di questa serata.

Giulia Casieri ripropone un pezzo che è ulteriore indice del livello molto alto delle canzoni presentate nella competizione delle Nuove Proposte di quest'anno. Ha una voce molto intensa e una presenza scenica notevole, "Come Stai?" ha un refrain immediatamente riconoscibile.

Quella di Ultimo, "Il ballo delle incertezze," è una canzone che promette di avere una lunga strada davanti a sé. Lo si era già intuito da Sarà Sanremo, la trasmissione con la quale a dicembre erano stati annunciati gli 8 concorrenti delle Nuove Proposte, ma con più ascolti questa sensazione va cementandosi.