Le 5 canzoni più ascoltate dei Maneskin superano il miliardo di stream nel mondo
Dopo due mesi di corsa sfrenata, i numeri dei Maneskin cominciano a stabilizzarsi e la crescita che pure continua è fisiologicamente rallentata. Il che non significa che la band formata da Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan non resti, numericamente – ma non ancora culturalmente -, il fenomeno italiano più popolare al mondo di questi ultimi anni, più di artisti come Laura Pausini o Andrea Bocelli, che pure sono da anni, ormai, la bandiera dell'italianità nel mondo e più anche dei Meduza, che fino a qualche mese fa era la band italiana più ascoltata al mondo (sic). La band romana, però, ha stracciato il mito del belcanto e ha portato il rock nazionale là dove mancava dai tempi del prog.
Oltre 1 miliardo di ascolti
Gli ascolti delle canzoni e degli album dei Maneskin hanno subito, negli ultimi tre mesi, un incremento esponenziale, portandoli a entrare tra le 15 band più ascoltate al mondo, con oltre 50 milioni di ascoltatori mensili. Da qualche giorno sono a 51.3 milioni, un numero inimmaginabile per una band italiana, grazie a una serie di coincidenze e di mosse azzeccate. C'è stato un album che guardava fin da subito al mercato internazionale, ma anche la fortunata challange di cui è stata protagonista "Beggin'" su TikTok, dove è diventata un fenomeno internazionale, portandola a 400 milioni di ascolti.
Canzoni da oltre 100 milioni di stream
E proprio da questi 400 milioni possiamo partire per ragionare su come i Maneskin siano riusciti a trainare con sé anche il resto del catalogo, portando le prima cinque canzoni più ascoltate a superare il miliardo di ascolti totale, risultato che solo la dance italiana può vantare (i Meduza, appunto, o uno come Gigi D'Agostino, primo e unico italiano ad avere una sola canzone oltre il miliardo di stream: "In my mind"). Per la band romana c'è "I wanna be your slave" che conta oltre 274 milioni di ascolti, mentre "Zitti e buoni" ne ha 189 milioni, seguita a ruota da "Torna a casa" a oltre 113 milioni e la prima sotto il milione, ovvero "Morirò da re" con oltre 83 milioni di stream.
L'ascesa mondiale dei Maneskin
In pochi mesi alla band è successo di tutto: solo sei mesi fa nessuno avrebbe mai immaginato che tra la primavera e l'estate avremmo visto un progetto italiano rock ottenere questo successo. Indipendentemente dal piacere o meno e da tutti i discorsi sul rock nostrano, resta il fatto che milioni di persone abbiano ascoltato una band che fa rock e lo fa anche in italiano. Certo, la band avrebbe preferito che l'esplosione avvenisse con "Slave", canzone su cui puntano e punteranno nel futuro prossimo, e non con "Beggin'", cover di 4 anni fa, quando il suono dei Maneskin era differente da quello attuale. Ma niente si butta, specie un successo planetario. Non erano i favoriti del Festival di Sanremo, erano, però, tra i favoriti dell'Eurovision, vincendo al rush finale contro frrancesi e svizzeri e da lì esplodendo nelle classifiche europee, poi in quelle americane, fino a restare in testa alla Global Chart di Spotify pr tre settimane e duettare con Iggy Pop in una nuova versione di Slave.