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Il 2020 di Billie Eilish, tra la vittoria da record ai Grammy e il bodyshaming sui social

Billie Eilish è stato uno dei personaggi virali del 2020, sia per la sua musica che per le campagne mediatiche in cui si è lanciata in prima persona. Dopo la vittoria da record ai Grammy e la partecipazione alla colonna sonora del prossimo film di James Bond, Billie Eilish ha dovuto combattere contro il bodyshaming e le critiche sulla sua salute mentale.
A cura di Vincenzo Nasto
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"Chi decide i parametri secondo i quali veniamo giudicati?". L'affermazione appartiene a Billie Eilish, la 19enne cantautrice statunitense, che dopo un 2019 in cui è diventata iconica per aver raggiunto la fama attraverso la sua musica e un personaggio sui social in grado di creare spaccature, ha vissuto un 2020 da assoluta protagonista. Dalla vittoria ai Grammy all'inizio del 2020, diventando la più giovane ad assicurarsi i premi per il miglior singolo e il miglior album, alla colonna sonora "No time to die" per il nuovo kolossal di 007, fino ad arrivare ai due singoli "My Future" e "Therefore I am", entrati subito in tendenza con milioni di ascolti. Ma non solo la musica è stata la protagonista del 2020 per Eilish, che ha vissuto un anno non sempre semplice sui social, lanciando messaggi socialmente importanti da una parte, ma subendo diverse critiche e attacchi di bodyshaming. A chiudere il cerchio, un cortometraggio dal nome "Not my responsability", in cui attacca in maniera molto critica i criteri estetici offerti dall'industria televisiva e musicale statunitense, rea di diffondere una cultura dell'odio rivolta all'aspetto fisico.

La più giovane vincitrice ai Grammy

Musicalmente parlando, dopo un 2019 da protagonista con l'album d'esordio "When we all fall asleep, where do we go?", il 2020 per Billie Eilish è stato un anno di grandi annunci e pochi singoli ufficiali. Dopo esser diventata all'inizio dell'anno la più giovane vincitrice ai Grammy con cinque grammofoni, tra cui i due premi più importanti della notte, con la vittoria del miglior singolo e album dell'ultimo anno, Billie Eilish ha voluto concentrare tutte le sue energie su due progetti. Il primo, annunciato nei primi mesi del 2020, è la partecipazione al prossimo film di 007, che vede impegnata la famosa spia internazionale James Bond. Billie Eilish sarà la protagonista della colonna sonora del film con il brano "No time to die", singolo pubblicato lo scorso primo ottobre sul canale Youtube dell'artista, con alcune scene provenienti dal film. Il secondo progetto, annunciato dalla stessa Eilish è l'album che vedrà la luce nel 2021, a cui la ragazza non ha ancora dato un titolo, ma ha confessato di aver scelto già il numero di tracce che conterrà: 16. Il 2020 è stata anche l'occasione per Eilish di avvicinarsi a un tipo di scrittura più riflessiva rispetto al passato, un atteggiamento che si è specchiato molto nella pubblicazione dei due singoli: "My Future" e "Therefore I am". Se il primo brano si basa sulla capacità dell'artista di pensare al futuro e di predicare amore per se stessa, rifiutando il diktat sociale per cui la felicità avviene solo tramite la condivisione di una relazione, il secondo singolo si schiera contro il bodyshaming subito negli ultimi mesi. Entrambe le canzoni hanno avuto un grande successo, riuscendo a raccogliere insieme più di 180 milioni di visualizzazioni nei video ufficiali dei brani su Youtube.

Le critiche e il bodyshaming subito

Ma il 2020 non è stato un anno importante per Billie Eilish solo a livello musicale. La ragazza è diventata uno dei profili più divisivi sul web, alternando messaggi di solidarietà per le varie cause di cui si occupava ad aneddoti divertenti presi d'assalto dai suoi haters, soprattutto in riferimento alla sua salute mentale e al suo lato estetico. Proprio all'inizio del 2020, Billie Eilish aveva rivelato che durante la sua adolescenza aveva pensato molte volte al suicidio, raccontando di quella volta in cui si era trovata in una camera d'albergo a Berlino, a soppesare la scelta di lanciarsi fuori dalla finestra. Della sua salute mentale e del suo amore per se stessa e per il suo corpo, ne ha discusso nei singoli pubblicati nel 2020, ma non solo. Durante l'ultimo anno è stato pubblicato il cortometraggio "Not my responsability", in cui, mentre si denuda dai vestiti che indossava inizialmente nel video, chiede al suo pubblico quali sono i parametri per odiare o amare un corpo in pubblico, ma soprattutto critica l'origine da cui arrivano questi criteri estetici: "Non è una mia responsabilità dover soddisfare i criteri estetici degli altri", racconta nel video.

L'impegno per BLM e contro Trump

Eilish è stata anche protagonista di due battaglie combattute tra la strada e i social: l'attivismo a favore del movimento Black Lives Matter e il dissenso a Donald Trump e alla sua campagna negazionista verso il Covid-19. Eilish si è mostrata in prima fila nei lunghi cortei che si sono tenuti nelle città americane dopo la morte di George Floyd, ma soprattutto ha condotto una campagna mediatica rivolta alla registrazione per votare durante le scorse elezioni presidenziali, affiancata da una campagna di sensibilizzazione al rispetto delle norme igieniche per evitare il contagio da Covid-19. Un 2020, che anche attraverso tutte le difficoltà dovute alla pandemia, ha coronato Billie Eilish come uno dei personaggi più importanti dello star system americano.

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