I BTS potrebbero fare concerti mentre prestano servizio militare: “Dannoso interrompere la carriera”
Non si placano le voci che vorrebbero il gruppo K-Pop dei BTS vicini al servizio di leva militare, soprattutto per uno dei suoi membri, Jin, che a dicembre compirà 30 anni. Negli ultimi anni, più volte si era discusso in Corea del Sud della possibile revisione della legge sul servizio militare legata a personalità di spicco in grado di estendere la cultura coreana oltre i confini. Addirittura, per i BTS, nel 2018 era stata approvata una revisione della legge, ridefinita Legge BTS, che consentiva il rinvio del servizio militare fino ai 30 anni, mentre per tutti gli uomini sudcoreani è obbligatorio prestare servizio per almeno 18 mesi dai 18 ai 28 anni. Il Ministro della Difesa Nazionale Lee Jong Sup, tra i promotori della campagna di arruolamento dei sette membri del gruppo, ha affermato nelle scorse ore che l'esercito non priverebbe il gruppo di esibirsi assieme durante i concerti in programma all'estero.
Le dichiarazioni del Ministro della Difesa Nazionale
Prima della lunga pausa, annunciata durante la "Festa 2022", i BTS avevano già ricevuto chiari messaggi da parte del Ministro della Difesa Nazionale sul servizio di leva militare, soprattutto dopo il rinvio del 2018 che aveva favorito la crescita internazionale del gruppo, tutelando anche Jin, il suo membro più anziano, che il prossimo 4 dicembre compirà 30 anni. Sono arrivate nelle ultime ore, altre dichiarazioni da parte del Ministro Lee Jong Sup: "Anche se si arruolassero nell'esercito, ci sarebbe un modo per dare loro la possibilità di esercitarsi ed esibirsi insieme se ci sono concerti in programma all'estero. Molte persone apprezzano gli artisti che prestano servizio nell'esercito e ciò potrebbe aiutare ad aumentare ancora di più la loro popolarità".
La nuova proposta per i BTS
C'è però chi si allontana dall'idea di vedere i BTS prestare servizio militare: tra questi il Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo Hwang Hee, che già negli scorsi mesi aveva affermato di voler trovare una soluzione condivisa con il governo per esentare il gruppo K-Pop. L'accordo viene spinto anche dalla fama planetaria del gruppo K-Pop, che anche se in pausa per progetti solisti, come per J-Hope, continua ad avere Army in giro per il mondo, un supporto incredibile dai propri fan. Proprio su questo premerebbe la soluzione del ministro della Cultura, dello sport e del turismo Hwang Hee, che in una conferenza stampa lo scorso 4 maggio, ammise: "È ora di creare un sistema per incorporare figure della cultura popolare e dell'arte come personale artistico. Sarebbe dannoso per il soft power del Paese interrompere la carriera del gruppo al culmine del successo per prestare servizio nell'esercito". La proposta che circola tra le dichiarazioni dei ministri interessati si avvicinerebbe a una proroga per i membri dei BTS, che ridurrebbe il servizio militare da due anni a tre settimane.