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Com’è Guts, la guida alle canzoni: Olivia Rodrigo non vuole essere la “fidanzatina d’America”

Nelle scorse ore, a due anni dal successo di Sour, Olivia Rodrigo ha pubblicato il suo secondo album Guts. Qui la guida alle canzoni.
A cura di Vincenzo Nasto
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Olivia Rodrigo, foto di Nick Walker
Olivia Rodrigo, foto di Nick Walker

Lo scorso 27 giugno, Olivia Rodrigo annunciava l'uscito del suo nuovo album Guts, il secondo dopo il successo straordinario e inatteso di Sour. La cantante infatti, tra marzo e maggio 2021, aveva vissuto un momento incredibile, grazie al successo di Drivers License, diventata la canzone più cercata su YouTube nel 2021, e successivamente quello di Sour, il suo primo album, pubblicato pochi mesi prima dell'estate. Mediaticamente descritta, insieme a Billie Eilish, come la voce della generazione Z, questa cornice sembra proprio andare stretta all'autrice, che dopo aver vinto nel 2022 tre Grammy – come rivelazione, miglior brano pop con Driver's License e miglior album pop con Sour –, ha più volte sottolineato, anche nel disco precedente, di non aver vissuto il sogno adolescenziale e di non riuscire a descriverlo.

E mentre sulla strada, più volte, il suo percorso è stato paragonato alla più giovane Billie Eilish, ma anche a Taylor Swift, che aveva collaborato come autrice in Sour, Olivia Rodrigo ha nettamente spostato verso il pop rock dei primi anni 2000 le sue melodie musicali. Una differenziazione che sembrava leggersi già in Sour, con episodi come Brutal, intro del disco, ma che in Guts ha raggiunto il suo culmine, e questa volta non bisogna ringraziare Elvis Costello. Proprio Guts appare nel video musicale di Brutal, mentre il primo singolo estratto, Vampire, pubblicato il 30 giugno, mostra una narrazione più cruda e violenta, protagonista nel nuovo album.

Il nuovo progetto vede ancora la presenza, nelle produzioni ma anche nel lavoro autoriale di Dan Nigro, uno dei segreti del successo di Sour, che sembra essersi ripetuto in Guts. E come in un passaggio di consegne, la prima canzone di Sour, Brutal, si lega indissolubilmente all'ultima di Guts, Teenage Dream: Olivia Rodrigo chiarisce di non aver vissuto il sogno adolescenziale, replicando nel nuovo disco di non poter aderire alla figura di sogno adolescenziale per la sua generazione. Una presa di coscienza, una delle tante del disco, in cui la profonda maturità nel racconto si modella attorno a una figura, lontana dai canoni narrativi della giovane cantante di successo, molto più vicina a una donna, rammaricata, che ha bruciato le tappe della crescita a causa della fama.

Un treno che sembra fermarsi in più stazioni, narrativamente parlando, e che offre più anime musicali: dalla denuncia di una relazione tossica, alla consapevolezza di esser diventata il viso della "fidanzata americana", il sogno di un pubblico che negli anni 2000 attribuiva questo ruolo a Britney Spears. Il potere e la dimensione post-adolescenziale sembrano creare quel contrasto che si rifugia musicalmente in chitarre distorte e percussioni sempre più pronunciate: un richiamo al pop-rock dei primi anni 2000, un "tributo" a ciò che Avril Lavigne è riuscita a costruire nell'immaginario musicale statunitense e non solo.

Olivia Rodrigo sembra essersi mossa, non in maniera inaspettata, con originalità, non patendo la difficoltà del secondo album e compiendo un salto narrativo che la potesse rappresentare. Non c'è nessun volo pindarico verso mondi musicali estranei alla sua linea per mercati maggiori (hip hop e reggaeton su tutti), ma la continua tratteggiatura di un'identità chiara anche al grande pubblico, anche se controversa.

La guida alle canzoni del nuovo album di Olivia Rodrigo

Ma andiamo a vedere traccia per traccia il nuovo disco di Olivia Rodrigo, Guts:

  • All American Bitch: Brano prodotto da Dan Nigro. Come Brutal per Sour, anche All American Bitch rappresenta la legenda per il nuovo disco, ma soprattutto il legame con il precedente album. Nel brano viene descritta l'apparente immagine sociale raggiunta dalla giovane cantante dopo il successo di Drivers License e i Grammy per il disco d'esordio, ma soprattutto il contrasto con il ruolo di "fidanzata d'America". Nel brano viene sottolineato da una parte l'intenso lavoro emotivo per bilanciare la sua figura privata e quella pubblica, ma anche la leggerezza del potere raggiunto, quando canta: "Ho il sole nella mia fott*** tasca".
  • Bad idea, right?: Brano prodotto da Dan Nigro. Una leggerezza che sopraggiunge anche in Bad Idea, right, secondo singolo estratto dal disco e che su Spotify ha già raccolto quasi 80 milioni di stream. La canzone non si specchia della tristezza di una relazione passata, ma con ironia, gioca sulla nostalgia del ritorno e sulla figura degli amici che la proteggono da un ex indesiderato. Una delle fotografie del brano viene scattata quando Rodrigo canta: "So che dovrei fermarmi, ma non posso e ho detto ai miei amici che stavo dormendo, ma non ho mai detto dove e in quali lenzuola".
  • Vampire: Brano prodotto da Dan Nigro. Si tratta del primo singolo estratto da Guts, pubblicato lo scorso 30 giugno e, com'era stato per Drivers License, anche Vampire tocca il tema del tradimento e della manipolazione emotiva. Vengono descritte le dinamiche di una relazione tossica, con l'evidente infatuazione di Rodrigo la lancia anche in una serie di atteggiamenti autodistruttivi. Come per Drivers License, in cui le descrizioni portavano alla figura di Joshua Bassett, anche lui ex stella Disney, questa volta Vampire mostra una piccola vetrina sulla relazione con il dj Zack Bia. L'accostamento tra la figura pop del vampiro che succhia il sangue e la progressiva perdita d'energia a causa della relazione appare come la metafora più banale, ma anche semplice e diretta per arrivare al pubblico. Basti pensare ai 322 milioni di stream in pochi mesi.
  • Lacy: Brano prodotto da Dan Nigro e Olivia Rodrigo. Lacy rappresenta uno degli esperimenti narrativi più interessante del disco: una sorta di preghiera all'archetipo della donna nei tempi moderni. In una denuncia velata, Rodrigo rappresenta tutte le insicurezze che la giovane cantante affronta nel confronto con gli stereotipi femminili di bellezza, una battaglia persa in partenza con ciò che i social rappresentano. Il dualismo tra inferno e paradiso, tra la bellezza delle immagini e la vulnerabilità dell'essere umano rendono questa ballad con chitarre e cori, l'inizio della sezione ballad dell'album.
  • Ballad of a Homeschooled Girl: brano prodotto da Dan Nigro. Continua, in maniera neanche tanto velata, la critica sociale di Olivia Rodrigo sugli effetti della mercificazione social della vita quotidiana. Con un'espressione molto violenta come "social suicide" descrive la vulnerabilità della sua generazione, che ha bisogno di cercare su Google come approcciare a una persona. La fobia sociale è uno degli elementi del disco, rendendo chiaro quanto anche le relazioni umane siano diventate anch'esse un aspetto della quotidianità legate a performance.
  • Making the bed: Brano prodotto da Dan Nigro. Tra le canzoni con maggior auto-consapevolezza della cantante americana, che descrive il tema della responsabilità sociale dopo esser diventata una star internazionale, ma anche della pretesa di dover agire come un'adulta in un universo discografico che non perdona l'ingenuità. Proprio nella prima strofa viene ripreso il tema della musica come piacere, che però abbandona la sua leggerezza e la sua ritmicità, quand'esso diventa una performance lavorativa. E la condanna non si allontana dalla stessa Rodrigo, che nel ritornello afferma che è difficile lamentarsi di tutti questi aspetti del successo, quando lei stessa ha rinunciato a tutto per raggiungerlo.
  • Logical: Brano prodotto da Dan Nigro e Ryan Linvill. Si ritorna a Vampire e al tema della manipolazione, dove si fanno più insistenti anche gli attacchi a questa figura specchio di un partner del passato, che in molti indicano come il dj Zack Bia. Come in Vampire c'è l'accusa di esser stata manipolata a credere che "2 più 2 fa 5", a tal punto che l'amore per l'altra persona reprimesse con quello per sé stessi. In questo caso, nell'ultima strofa, Olivia Rodrigo riconosce di dover dividere la colpa con l'ex fidanzato, che l'amore è tutt'altro che "logico o razionale", un sentimento che non riesce ad accettare.
  • Get Him Back: Brano prodotto da Dan Nigro e Alexander 23. Il filone sulla sua passata relazione arriva alla sua apoteosi con Get Him Back, dove i dubbi su ciò che sarebbe potuta essere la loro relazione e il rancore che la spinge a volerlo vedere ferito come lei in passato, prende il sopravvento. È qui che si nota la furia narrativa dovuta alla giovane età della cantante, con richiami familiari quando dice di poterlo guarire perché "figlia di suo padre" (Ronald Rodrigo è un terapista). Nel brano vengono ripresi i codici della vendetta, ma anche dell'amore tradizionale, quando rivela di volergli preparare da mangiare. Get him back rappresenta il caos emotivo di Rodrigo nella sua accezione più polarizzante.
  • Love is embarassing: Brano prodotto da Dan Nigro. L'ultimo girone dell'inferno di Olivia Rodrigo viene rappresentato dalla consapevolezza del cambiamento dopo una storia tumultuosa. La cantante si accorge di quanto il processo di evoluzione l'abbia distrutta, rappresentandolo come "sono stata a letto per una settimana quando mi hai detto che ti serviva spazio", ma anche una nuova consapevolezza di sè che la rende più forte, capace di scatenare "la terza guerra mondiale". Insieme a Get Him Back rappresenta la riaggressione energica nell'album dopo il momento ballad chiuso da Logical: ricompaiono le distorsioni della chitarra elettrica.
  • The Grudge: Brano prodotto da Dan Nigro e Ryan Linvill. Scompaiono di nuovo le chitarre, si va in tono minore per raccontare la delusione del tradimento e la possibilità del perdono. Rodrigo si ritrova a descrivere il dolore per la scoperta del tradimento, un gesto così ingenuo da parte del suo partner a cui non riesce a dare una risposta, scoprendo di non aver la forza necessaria per perdonare. È il contrasto tra l'ingenuità del tradimento e la forza necessaria a perdonare a rendere conflittuale le emozioni di Rodrigo.
  • Pretty isn't pretty: Brano prodotto da Dan Nigro. Come per Lacy, anche Pretty isn't pretty ritorna sul tema delle aspettative sociali, sia nei termini di apparenza estetica, ma anche di desiderabilità sociale. La vulnerabilità, cantata da Rodrigo nei brani precedenti, viene descritta di nuovo attraverso le insicurezze di ciò che abbiamo di fronte ogni giorno: dai cellulari alle riviste, fino ad arrivare alle persone che ci circondano. Soprattutto in questo brano, l'autrice si sofferma su quanto il ciclo delle insicurezze sia un loop infinito in cui non si riuscirà mai ad avere il controllo su tutti gli aspetti: il risultato di tutto questo viene tradotto in ansia e fobia sociale.
  • Teenage Dream: Brano prodotto da Dan Nigro. La maturità raccontata nel suo secondo disco, distintasi soprattutto dopo aver affrontato gli ultimi anni della sua vita con un cambiamento imponente (anche se già stella Disney prima della carriera musicale), si riversa nel più binario dei dubbi tra Sour e Guts. I suoi due progetti infatti, hanno qualcosa in comune: l'assenza di un sogno adolescenziale da raggiungere. E se nel primo episodio Rodrigo si chiedeva dove fosse finito il suo sogno adolescenziale, in Guts fotografa la certezza di non poter essere il sogno adolescenziale della sua generazione, la "fidanzatina d'America", un ruolo che i media hanno cercato di affibbiarle. Vittima e carnefice di una distinta maturità per una giovane 20enne, il processo di astratta leggerezza che avrebbe potuto identificarla alla sua età si distrugge, si accartoccia su sé stesso quando canta: "Hai tutta la vita davanti, hai solo diciannove anni
    Ma temo di aver già perso tutte le parti migliori della mia vita e mi dispiace di non poter essere sempre il tuo sogno adolescenziale".
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