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99 Posse in cima alla classifica: “I giovani vogliono impegno e contenuti”

I 99 Posse arrivano nelle posizioni alte delle classifiche firmando, con Rocco Hunt, una storica doppietta. Abbiamo chiesto Luca “Zulù” Persico cosa ne pensava e ci ha spiegato che i giovani, oggi, vogliono ancora contenuti e impegno.
A cura di Francesco Raiola
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99 Posse

Ieri è uscita la nuova classifica settimanale stilata dalla FIMI e a sorpresa, dopo anni, ha visto in testa un artista salernitano, anzi, per la precisione ha visto i primi due posti occupati da artisti campani. Un avvenimento più unico che raro, reso ancora più particolare dal fatto che gli artisti in questione fanno parte di una scena non proprio mainstream. Se al primo posto ci va un Rocco Hunt fresco vincitore di Sanremo, con un album, "‘A verità", pubblicato dalla Sony, che era molto atteso dopo il successo di "Poeta Urbano", al secondo ci va un gruppo di protesta e battaglia che ha segnato l'antagonismo e il rap degli anni 90: i 99 Posse. La band capitanata da Luca "Zulù" Persico, infatti, è appena uscita con una versione rivisitata del loro capolavoro "Curre curre guagliò" scrivendone una versione 2.0, piena di ospiti (da Caparezza a Samuel dei Subsonica, passando da Clementino, Enzo Avitabile, pau etc), riuniti per festeggiarne i 20 anni e usciti con la loro etichetta indipendente "Musica Posse".

"Non ce l'aspettavamo questa posizione in classifica, ma un po' d'attenzione sì, soprattutto vista l'operazione che abbiamo fatto. Venti artisti riuniti per il compleanno di un album importante e anche per la destinazione degli utili dell'album che andranno per la costruzione dell’asilo “Vittorio Arrigoni” nella Striscia di Gaza (curata dalle Associazioni italiana Dima e dalla palestinese Ghassan Kanafani, ndr)" ci ha detto al telefono proprio Zulù, in giro per l'Italia per presentare "Curre curre guagliò 2.0". Un risultato importantissimo che li ripropone di slancio al centro della discussione musicale italiana oltre a quella di vendite: "È una cosa che ci riempie d'orgoglio, comunque, perché dimostra l'importanza che possono avere le operazioni fatte dal basso e dei risultati che si possono ottenere" ha continuato.

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La copertina di Curre curre guagliò 2.0

Quattordici brani, diventati 18 vista la rilettura da parte di alcuni cantanti della stessa canzone, rivestite nelle sonorità e nei titoli, che caratterizzano uno degli album più importanti della protesta di questi ultimi 20 anni, che può vantare anche l'inclusione nei testi di scuola. Eppure la scena campana non vede le posizioni alte della classifica da un po' di tempo: l'anno scorso gli unici a fare capolino sono stati Gigi D'Alessio che raggiunse la seconda posizione e poi lo stesso Rocco Hunt che è arrivato alla nona posizione e Clementino quinto. Per trovare un altro podio bisogna arrivare al 2012 quando toccò a Pino Daniele prendersi la piazza d'onore della classifica.

"Se parliamo del fermento che attraversa la scena musicale campana, questo risultato non mi meraviglia, non è una casualità. Piuttosto non mi sembra che da parte del mercato e della politica ci siano segnali di voler investire nel sud e in quello che ha da dire. La nostra è stata una conquista e va sostenuta" continua Zulù, contento ma sempre attento a quello che lo circonda. Insomma un mercato musicale che per un attimo, almeno, capovolge quelle che sono le priorità dell'agenda politica, dice il cantante che però non è totalmente pessimista, anzi: "Noto un'inversione di tendenza. C'è sempre il giovane disimpegnato che twitta e passa la giornata su Facebook, un po' qualunquista, ma non è più simbolico della gioventù di oggi. Ora i ragazzi hanno bisogno di contenuti, l'impegno torna a farsi largo". I giovani sono quelli che si stanno impegnando di più e l'esperienza di Zulù sta là a dimostrarlo: "Io ne ho esperienza diretta, lo vedo dal nostro pubblico e da come è cambiato dal 2009 ad oggi. S'è sempre più ringiovanito; nelle prime file vedo tantissimi ragazzi intorno alla ventina che o sono partiti dalle canzoni per gettarsi nell'impegno politico o viceversa".

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