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Thegiornalisti, ascesa e declino della band che ha aperto e chiuso un’epoca pop

I Thegiornalisti hanno scelto di lavare in pubblico i loro panni sporchi e così la rottura è stata data su Instagram a colpi di storie tra i membri della band che non si sono risparmiati. La band di Tommaso Paradiso, Marco Rissa e Marco Primavera è stata, però, quella che ha ridato centralità al pop italiano, tra hater e Love.
A cura di Francesco Raiola
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I Thegiornalisti hanno scelto di lavare in pubblico i loro panni sporchi e così lo scioglimento è stato dato su Instagram a colpi di storie tra i membri della band che non si sono risparmiati. Un peccato, veramente. Non per la forma, ovviamente, almeno i Thegiornalisti non hanno chiuso la propria esperienza come fecero gli Oasis, che si presero a schitarrate in testa nel backstage del Rock en Seine di Parigi prima di salire sul palco. La band capitanata da Tommaso Paradiso è stata senza dubbio fondamentale per il cambio di rotta che il pop italiano ha avuto in questi ultimi anni, non solo per una questione di suono ma anche per lo sdoganamento generale che ha avuto anche verso il grande pubblico, legato, prima di loro, ai soliti grandi nomi o a quelli sfornati dai talent.

Dall'indie al mainstream

I Thegiornalisti sono stati coloro che, a un certo punto, hanno preso il ‘sottobosco' dell'indie pop e lo hanno trasformato definitivamente in un fenomeno popolare da palazzetti pieni e primi posti in classifica. Fu "Fuoricampo" l'album – il terzo – che cambiò tutto, quello che cambiò il loro suono grazie al lavoro del produttore Matteo Cantaluppi che immerse le mani nel sound sintetico degli anni '80, accompagnando le parole di quel ragazzone romano che parlava di nottate, bevute e promiscuità. I tempi erano maturi perché quello che una volta era diventato indie si prendesse un po' più di spazio: c'era un cambio generazionale nei media, il rap stava diventando il ‘nuovo pop' e si era alla ricerca di qualche novità per uscire dalla stagnazione nella quale si trovava il mercato musicale, anni e anni di concerti capillari nei club italiani, poi, avevano portato il pubblico di quella musica ad aumentare sempre di più e la rivoluzione della distribuzione musicale stava facendo il resto.

Il Circo Massimo ha chiuso il cerchio

Insomma, i Thegiornalisti diventano un fenomeno nazionale, e da lì a poco inanellano una serie incredibile di hit, Paradiso diventa il re Mida del pop italiano, la band gira una bellezza, sia in studio che live, portando il proprio immaginario anni '80 a diventare una vera e propria moda, i gruppi "wannabe Thegiornalisti" – o comuqnue ispirati dal loro sound – si moltiplicano, il pop si fa sempre più ‘sintetico', i ragazzi si ritrovano nei testi della band, così come in quelli di cantanti come Calcutta prima e Gazzelle poi, tornano band che erano state antesignane come gli Ex-Otago, ed emergono nuove leve come il Leo Pari che entrerà da lì a poco a far parte della dimensione live della band (e che si vocifera possa diventare il prossimo cantante). La storia recente della band è quella dell'It-Pop, come viene definita questa nuova ondata generazionale: nel 2016 arriva "Completamente Sold Out" che contiene hit come "Completamente, "Sold Out" e "Tra la strada e le stelle" mentre nel 2017 è la volta di "Love" che contiene "Questa nostra stupida canzone d'amore" e "Felicità puttana", ma nel frattempo c'era stata "Riccione", forse una dei maggiori tormentoni di questi anni. Dai club ai palazzetti fino a quel Circo Massimo che ha chiuso il cerchio e messo fine alla più grande band pop di questi ultimi anni. Alla faccia degli hater e, dopo questa separazione, anche di tutto quel Love che hanno cantato e alla fine hanno tradito.

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