Testo e significato di Crisi di Stato, Fedez tra amore disilluso e musica da rave “organizzato”
Non ci dovrebbe sorprendere più il caos "calmo" di Fedez, e invece ci caschiamo di nuovo. Sarà quell'atmosfera da rave "organizzato" che si materializza sul palco del Forum D'Assago per la finale di X Factor 2022, location perfetta per presentare il nuovo singolo "Crisi di Stato" in anteprima. L'evoluzione visual del cantante raggiunge un altro picco con la piattaforma sopraelevata che lo illumina, questa volta glabro ed esente da tatuaggi, mentre flettendo gli addominali, canta il ritornello del brano. Poche ore prima, in diretta su Instagram, aveva annunciato la "nudità": "Ho deciso di mettermi a nudo, l'esibizione sarà molto forte, sarò un po' nudino". Highlight della serata? L'incredibile pornografia del dolore sui social attorno all'evidenza della sua cicatrice, e la citazione a Marcello Mastroianni e Sophia Loren, una reference al neorealismo cinematografico del Belpaese.
Il significato di Crisi di Stato
Ma cos'è "Crisi di stato", se non la rinnovata tappa verso l'ascesi artistica di Fedez? Dopo "Viola" con Salmo, certificata disco d'oro dalla Fimi, "Crisi di stato" promette di riempire auto, canali di trasmissione radiofonica e rave ben organizzati, con al massimo 49 persone, per non rischiare. L'amore disilluso, quello di "Le rose che ci siamo dati in aprile, nelle discariche come le lattine" fotografa il messaggio del brano, che ritorna nella prima parte del ritornello, quando Fedez canta: "E tu per me sei la crisi di stato, l’amore rubato in un vicolo, sei una rissa in cortile, un finale mega malinconico". Fedez sembra quasi urlare il bisogno e la ricerca di qualcosa di vero che liberi lo stato d'animo dell'artista. A far da contraltare al romanticismo disilluso del brano, la cassa dritta nel ritornello, che accompagna anche la scrittura avvolta nella provocazione nella seconda strofa del brano: "Crisi di stato d’animo, felice e apatico, mi sveglio fradicio nel foro italico, nessuno è in barca quando affonda. I nazi con la fionda, i maschi con la gonna, non mi fido di una bionda".
La musicalità del testo è eccelsa, grazie alla collaborazione con Davide Simonetta, anche produttore del brano, e gli altri due autori Davide Petrella e Paolo Antonacci. E forse, proprio nei due ultimi singoli, Fedez ha dimostrato in maniera chiara quale sarà il suo flusso artistico, episodi senza un filo che li lega, appuntamenti con la musica che non hanno una finalità di essere catalogati in un album: "Voglio lavorare canzone per canzone, dare giusto spazio e attenzione alle canzoni, ho la sensazione che gli album siano troppo volatili, lavori per due anni e poi… a meno che tu non abbia un concept album, ma siccome non sono abituato a farne, ha più senso uscire singolarmente con ogni canzone".
Il testo di Crisi di Stato
Ma che stupido, figlio unico
Mi capisci mi sa solo tu
Vado in panico, quasi subito
Menomale che non fumi più
Le rose che ci siamo dati in aprile
Nelle discariche come le lattine
Mi chiedi: “Come stai?”, “Cosa ti fai?”
Devo parlarti sai forse ho capito che sei
Tutto l’amore che non ho
Io sono tutti i casini che non hai
E tu per me sei la crisi di stato, l’amore rubato in un vicolo
Sei una rissa in cortile, un finale mega malinconico
Tanto lo sai che non siamo come Marcello e la Loren
E non ci sarà un altro film insieme
Togli il proiettile a un soffio dal cuore
Giochiamo al dottore chе ci fa bene
Tutto l’amore chе non ho
Tutti i casini che non hai
E quante crisi mi fai
Crisi di stato d’animo, felice e apatico
Mi sveglio fradicio nel foro italico
Nessuno è in barca quando affonda
I nazi con la fionda
I maschi con la gonna
Non mi fido di una bionda
Tutti nudi in piazza ma non per sentire i brividi
Mi piace se ti liberi
Mi chiedi: “Come stai?”, “Con chi ce l’hai?”
Devo parlarti sai per dirti che
Sei la crisi di stato, l’amore rubato in un vicolo
Sei una rissa in cortile, un finale mega malinconico
Tanto lo sai che non siamo come Marcello e la Loren
E non ci sarà un altro film insieme
Togli il proiettile a un soffio dal cuore
Giochiamo al dottore che ci fa bene
Tutto l’amore che non ho
Tutti i casini che non hai
E quante crisi mi fai
Mi fai, mi fai, mi fai
Mi fai la vita diversa
Quando mi sveglio con te
Mi fai, mi fai, mi fai
Sei la crisi di stato, l’amore rubato in un vicolo
Sei una rissa in cortile, un finale mega malinconico
Tanto lo sai che non siamo come Marcello e la Loren
E non ci sarà un altro film insieme
Togli il proiettile a un soffio dal cuore
Giochiamo al dottore che ci fa bene
Tutto l’amore che non ho
Tutti i casini che non hai
E quante crisi mi fai
Mi fai, mi fai, mi fai
Mi fai, mi fai, mi fai
Mi fai, mi fai, mi fai
Mi fai, mi fai, mi fai