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Festival di Sanremo 2019

Sanremo 2019: annunciati gli artisti che si esibiranno nei duetti della quarta serata

Sono stati ufficializzati i nomi dei primi artisti che duetteranno insieme ai Big nel corso della quarta serata del Festival di Sanremo 2019. Tanti i nomi di rilievo: da Ermal Meta e Fabrizio Moro, che canteranno rispettivamente con Simone Cristicchi e Ultimo, a Guè Pequeno in coppia con Mahmood.
A cura di Stefania Rocco
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Sono stati annunciati i primi nomi degli artisti che duetteranno con i Big in gara a Sanremo 2019 nel corso della quarta serata del Festival. Mentre cresce la febbre legata alle prime indiscrezioni che trapelano da Sanremo, vengono ufficializzati i nomi dei primi artisti pronti a fornire il proprio supporto ai colleghi in gara. La quarta serata di Sanremo, come da tradizione, è dedicata proprio ai duetti. Ad avere accettato di salire sul palco dell’Ariston, pur senza essere in gara, sono stati alcuni tra gli artisti più apprezzati in Italia, compresi i vincitori dell’ultima edizione del Festival.

I duetti della quarta serata

Di seguito, alcuni dei duetti previsti per la quarta serata di Sanremo:

  • Nek – Neri Marcorè
  • Ultimo – Fabrizio Moro
  • Zen Circus – Brunori SAS
  • Simone Cristicchi – Ermal Meta
  • Francesco Renga – Bungaro e Eleonora Abbagnato
  • Daniele Silvestri – Manuel Agnelli
  • Boomdabash – Rocco Hunt
  • Anna Tatangelo – Syria
  • Mahmood – Guè Pequeno
  • Paola Turci – Beppe Fiorello
  • Loredana Bertè – Irene Grandi
  • Enrico Nigiotti – Paolo Jannacci

Baglioni apre ai migranti e autotune

Nel corso della seduta organizzata perché la stampa ascoltasse le canzoni in gara, Baglioni ha confermato una volta di più la decisione di aprire a tematiche sociali di rilievo, come accaduto per il fenomeno dei migranti e con la scelta di schierarsi contro la politica diventata espressione di Matteo Salvini e della sua Lega. Nei testi in gara al Festival si parlerà del fenomeno dell’immigrazione. Confermata, inoltre, l’intenzione di permettere l’utilizzo dell’autotune, per volere del direttore artistico: “Spero che venga recepita come un’idea per l’avvenire del festival, che possa guadagnare in novità. Spero che sia locomotiva e no vagone, senza adagiarsi sul già saputo. C’è molto disagio, e anche nei brani più leggeri, forse è l’imbarazzo che viviamo tutti anche nella difficoltà di sapere dove fermarsi e anche avere un pensiero terzo che sia più dubbioso. Vincono più i dubbi che le certezze in questi testi”.

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