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Il Roma Jazz Festival tra il sax di Redman e il reading di Paolo Rossi

Dopo l’anteprima con Martux_m e Paolo Fresu sarà il sax tenore di Joshua Redman ad inaugurare il Roma Jazz Festival 2013. All’artista americano si affiancherà il reading di paolo Rossi tratto da l’ultimo libro di George Saunders.
A cura di Francesco Raiola
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Dopo l'anteprima d'eccezione che ha visto protagonisti Martux_m e Paolo Fresu (a questo link potete leggere l'intervista che gli ha fatto Fanpage) con il loro progetto tratto dal libro di Filippo Bianchi “101 Microlezioni di jazz”, questa sera il Roma Jazz Festival, di cui Fanpage è media partner dà il via alle danze vere e proprie.

Smessi i panni elettronici che ne avevano caratterizzato la serata inaugurale, a salire sul palco della Sala Patrissi dell'Auditorium Parco della Musica di Roma sarà un quartetto di tutto rispetto, quello del sassofonista Joshua Redman che sarà affiancato da Aaron Goldberg al pianoforte, Reuben Rogers al contrabbasso e Gregory Hutchinson alla batteria.

Figlio d'arte (è figlio del sassofonista Dewey Redman, storico collaboratore di Ornette Coleman), Joshua ha mosso i primi passi nel mondo del jazz mondiale nei primi anni '90 quando si fece notare, cominciandosi a costruire una solida carriera, per il suo stile personale legato, certo, alla tradizione, e che l'ha portato in questi anni a essere un punto di riferimento per gli amanti del sax tenore. Redman, infatti, è considerato tra i musicisti afroamericani più influenti del pianeta. Sul palco suonerà col suo quartetto, ma nella sua carriera Redman ha affiancato tantissimi nomi importanti della scena jazz mondiale. La sua prima band stabile, per capirsi, annoverava Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade. Il suo ultimo album "Walking Shadows", prodotto proprio prodotto dall'amico Mehldau e in cui il sassofonista si serve anche di un complesso orchestrale, è un insieme di 12 ballad, che comprende anche capisaldi come "Let it be" dei Beatles e l'"Adagio" di Bach.

Ma il festival, quest'anno, si declinerà anche in parole – non a caso quest'edizione ha come titolo "Speech" – e vede la letteratura protagonista quasi al pari del jazz. Ci saranno tanti reading e show legati alla scrittura quanti sono gli spettacoli che da stasera al 2 ottobre riempiranno le serate romane.

Si parte con un reading che ha sia nel testo che in chi lo leggerà due protagonisti, a modo proprio, della cultura dei rispettivi paesi. Paolo Rossi, che non ha bisogno di presentazioni, leggerà, infatti, uno dei testi che il New York Times si è spinto a definire, appena uscito a inizio anno, uno dei migliori libri del 2013, ovvero "Dieci dicembre", laraccolta di racconti di George Saunders, uno dei maggiori scrittori contemporanei statunitensi, e appena candidato nella cinquina che dovrà giocarsi il national Book Award. In Italia Saunders, che è uscito pochissimi giorni fa, è pubblicato da minimumfax (altro partner della rassegna).

La rassegna proseguirà domani col progetto Fútbol di Javier Girotto (sassofoni), Peppe Servillo (voce) e Natalio Mangalavite (piano).

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