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Paolo Fresu e Martux_m danno il via al Roma Jazz Festival

Sarà lo spettacolo tra jazz e elettronica di Paolo Fresu e Martux_m, tratto dalle “101 Microlezioni di jazz” di Filippo Bianchi, a dare il via a questa 37a edizione del festival che per l’occasione ha deciso di abbracciare con sempre più convinzione la letteratura.
A cura di Francesco Raiola
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Il grande giorno finalmente arrivò. Stasera, infatti, parte la 37a edizione del Roma Jazz Festival e lo fa con un'anteprima da non perdere. A salire sul palco dell'Auditorium della Musica (Sala Petrassi), che ospiterà l'evento assieme al Lanificio 159, saranno Paolo Fresu alla tromba e Martux_m aka Maurizio Martusciello che hanno costruito uno spettacolo che si muoverà tra il jazz e l'elettronica a partire dalle “101 Microlezioni di jazz” di Filippo Bianchi.

Tra improvvisazione e standard i due, capisaldi dei rispettivi generi, spazieranno tra “swing”, elettronica, brani acustici, tempi veloci e ballad accompagnati dai ritratti di Pierpaolo Pitacco e le frasi, le epigrafi e le interpunzioni proprio di Bianchi. Parlare dei due protagonisti della serata vuol dire immergersi nella storia del jazz e dell'elettronica nazionale e non solo. Fresu è ormai un riconosciuto artista internazionale, trombettista instancabile, che si alterna tra le tantissime incisioni e collaborazioni internazionali, la docenza e la direzione artistica del "Time in jazz", il  festival che si tiene a Berchidda, paese natale dell'artista che tra i tanti riconoscimenti ha vinto anche il "Django d'or" come miglior musicista europeo.

Martux_m è un altro artista che non sta fermo un secondo. Musicista, compositore, performer, sound artist, produttore, è stato l'anima di tantissimi progetti artistici d’avanguardia e di sperimentazione, tra cui il gruppo di lavoro Ossatura, al quale sono seguiti Metaxu, Zelle e Dogon. Ha sempre mantenuto un rapporto stretto col mondo del jazz, collaborando, oltre a Fresu, anche con Danilo Rea, Francesco Bearzatti e Fabrizio Bosso, e ad artisti del calibro di Trentemoller, Apparat, Andy Cato, Arto Lindsay.

Il festival proseguirà il 20 col Joshua Redman Quartet, e visto che quest'anno il jazz si declinerà assieme alla letteratura ("Speech" è il tema dato quest'anno alla manifestazione) si affiancherà anche il reading di Paolo Rossi tratto dalla raccolta di racconti finalista del National Book Award “Dieci dicembre” di George Saunders.

Qui trovate il programma completo della manifestazione e l'intervista che Fanpage, media partner dell'evento, ha fatto al direttore artistico Mario Ciampà.

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