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“Pino Daniele avrebbe privilegiato i figli più piccoli nell’eredità”

“Pino Daniele avrebbe fatto in modo di privilegiare i figli più piccoli, avuti dalla seconda moglie Fabiola Sciabbarrasi”, così si legge nelle anticipazioni di Oggi, in edicola domani, che rilancia fonti vicine alla famiglia.
A cura di G.D.
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Arrivano importanti rivelazioni sulle disposizioni testamentarie di Pino Daniele, verranno pubblicate solo domani dal settimanale "Oggi", in possesso di "fonti vicine alla famiglia". Nella quota di eredità nella sua disponibilità, il 25% del suo patrimonio, si legge, "Pino Daniele avrebbe fatto in modo di privilegiare i figli più piccoli, avuti dalla seconda moglie Fabiola Sciabbarasi". La convocazione dei familiari per l'apertura del testamento sarebbe stata fissata nella giornata di ieri, lunedì 12 gennaio.

L'eredità di Pino Daniele

Dopo il dolore della perdita, arriva quello dell'inchiesta per omicidio colposo contro ignoti aperto dalla Procura di Roma. Già nella giornata di oggi, sono arrivate le dichiarazioni di Nello Daniele, fratello del cantautore napoletano, che solidarizzavano con Fabiola, la sua richiesta di fare chiarezza. Nonostante questo, mai né Nello, né gli altri componenti della famiglia, avrebbero mai preteso di parlare delle disposizioni e di discutere di eventuali lasciti. Una questione che resta aperta tra quella che è la famiglia del cantante, la prima moglie Dorina Giangrande, sua corista ai tempi dei primi album, i due figli avuti con lei, Cristina e Alessandro (suo tour manager), e Fabiola Sciabbarasi, e i suoi tre figli Sonia, Sara (la ragazza attivissima sui social, così ricorda suo padre) e Francesco. E poi Amanda Bonini, sua ultima compagna.

Il patrimonio, reso noto da Il Mattino nei giorni scorsi, è formato da diversi immobili nel Lazio, dove c'è la casa in cui vive proprio Fabiola con i figli, una villa sull'Aurelia, le case comprate per i figli Cristina e Alessandro, la villa di Formia finita alla moglie Dorina, durante il loro divorzio. C'è ancora un appartamento a Formia ed uno studio di registrazione. Poi la tenuta in Toscana, tra Magliano e Orbetello, ed il Tuscany Bay, il jazz bar, ristorante deluxe, di proprietà per il 90% di Pino Daniele e del 10% di suo figlio Alessandro, di cui la Bonini era amministratore unico. A tutto questo, vanno aggiunti i proventi Siae: royalties che nel solo 2013, corrispondono a circa 350mila euro.

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