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Nello, fratello di Pino Daniele: “Poteva salvarsi, il cardiologo doveva raggiungerlo”

Nello Daniele, fratello di Pino, il cantante morto il 5 gennaio a Roma, ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi in cui ha accusato il cardiologo di fiducia del fratello, difendendo la moglie Fabiola Sciarrabbasi.
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Le ceneri di Pino Daniele sono esposte al Maschio Angioino, ma è sui giornali che il cantante continua a essere protagonista, suo malgrado. Continuano, infatti, le liti e le richieste di chiarimenti per quello che riguarda l'eredità e le cause della morte del cantante. Uno degli argomenti principali, ovviamente, è: poteva salvarsi? In questi giorni si sono moltiplicati gli articoli e le interviste che parlavano proprio di questa possibilità, di quel tragitto dalla Toscana a Roma che secondo qualcuno ha avuto conseguenze importanti sulle condizioni del cantante. Anche la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo verso ignoti, per cercare di capire se e quanto abbia influenzato quel viaggio verso l'Ospedale Sant'Eugenio di Roma, dove Pino Daniele sarebbe dichiarato ufficialmente morto un quarto d'ora dopo il suo arrivo.

Questa volta tocca al fratello Nello Daniele entrare nel dibattito, accusando lo sciacallaggio attorno alla sua morte e affermando che "Pino Daniele si poteva salvare". In un'intervista a "Chi", infatti, il fratello e cantante dell'autore di "Nero a metà" se la prende con il cardiologo di fiducia di Pino e difende la moglie Fabiola Sciarrabbasi. Sul dottor Achille Gaspardone dice senza mezze misure: "Il suo cardiologo se ne è uscito fuori dicendo che Pino, quando si è sentito male, lo ha chiamato per dirgli che voleva andare a Roma a farsi vedere da lui. Ma erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni. Penso che il dottore avrebbe dovuto dirgli: ‘Non ti muovere da lì, me la faccio io tutta quella strada'. Quel viaggio gli andava evitato, era un rischio ulteriore. Non voglio che ora il dottore faccia il ‘cardiologo' sui giornali, perché per me ha sbagliato. A uno che si sente male e soffre di cuore non puoi dirgli ‘vieni a Roma', gli dici ‘vengo io da te', anche contro la sua volontà".

Nello entra anche nelle beghe che da qualche giorno ha come protagoniste la moglie del fratello e l'ultima compagna Amanda Bonini: "Ragazzi, Fabiola è la moglie di Pino, Amanda era la sua compagna da un anno, mi risulta. Fabiola è mamma di 3 figli e moglie da 23 anni, se ha dei dubbi ha il diritto di andare fino in fondo, anche noi fratelli vogliamo sapere la verità. Non accuso Amanda, ma non mi stupisco di Fabiola (…) Noi stiamo dalla parte della famiglia di Pino, cioè le due mogli e i cinque figli, loro sono una parte fondamentale della vita di mio fratello. Ho rispetto per Amanda, ma non possiamo paragonare un anno con i 23 anni passati con Fabiola e i 20 con Dorina (la prima moglie, ndr), non scherziamo".

Infine parla delle polemiche sul luogo in cui celebrare le esequie: Roma o Napoli? Alla fine si sono fatti i doppi funerali e ad oggi le ceneri sono in mostra al Maschio Angioino: "Pino non voleva essere celebrato, per questo non penso che avrebbe apprezzato i funerali. Sentiva l'amore della gente tutti i giorni, forse questa volta avrebbe detto: ‘Guagliò, portatemi una pizza che poi vado a riposare'. (…) Ma non potevamo togliere alla nostra città la possibilità di salutarlo, anche se lui aveva già detto addio a Napoli pochi giorni fa con un concerto, ed era il modo che avrebbe preferito per congedarsi da chi lo ha amato".

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