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Pillon attacca i Maneskin e ancora una volta cerca visibilità parlando di ciò che non sa

I Maneskin hanno portato la musica italiana nel mondo, vincendo premi internazionali, eppure il Senatore Pillon cerca di spiegargli che sbagliano a vestirsi.
A cura di Francesco Raiola
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I Maneskin, freschi vincitori come Best Rock agli Mtv Ema 2021, sono da mesi ormai un bel pezzo dell'arte italiana all'estero e ovviamente col loro rock e con il loro look danno anche la possibilità a chi non sopporta che ognuno si vesta come voglia di criticarli. Lo fa, per esempio, il Senatore della Lega Simone Pillon che non perde l'occasione per scrivere quello che pensa di quattro ragazzi che si vestono come vogliono (anzi, cinque, se si conta anche il campione di Wrestling Drew McIntyre, che il Senatore scambia per il presentatore). Pillon, infatti, in un post su Facebook proprio non riesce a spiegarsi perché ognuno si vesta come voglia e dà qualche consiglio su cosa altre persone debbano mettersi addosso.

Per esempio, il post di Pillon comincia così: "I #maneskin a Budapest, davanti a un impettito presentatore in kilt (deve aver confuso gli Scoti con gli Ungari), con tanto di performer (maschietto) in culottes e giarrettiere, ricevono gli #MTVEMA. Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo". Pillon passa, poi, alla critica che i Maneskin hanno fatto al Ddl Zan, non in diretta, ma in una serie di dichiarazioni date alla stampa presente in loco, ma questo il Senatore non lo sa perché, ovviamente, non ha seguito quello che è successo: "Ovviamente, una volta preso il microfono, non possono esimersi dal piagnisteo per la sonora bocciatura del #ddlZan".

I Maneskin, infatti, hanno lamentato una mancanza di diritti non dal palco, dove, al massimo, se la sono presa con chi non pensava che potessero arrivare a un premio prestigioso con la loro musica. Pillon, però, scrive: "Guardandoli, mi chiedo: ‘dove sarebbero le discriminazioni?'" senza tener conto che i Maneskin partono da una posizione di privilegio che si sono conquistati in questi anni di musica e da quella posizione si impegnano per lanciare un messaggio di totale libertà. Una libertà che, a differenza di quella del Senatore – che poco dopo consiglia come avrebbero dovuto vestirsi -, non limita quella altrui. Insomma, non erano i Maneskin l'ideal tipo a cui parlava principalmente quella legge, ma loro sono senza dubbio una voce importante a sostegno di diritti civili.

"Mi piacerebbe sapere quanta carriera potrebbe fare una band che si ispirasse alle radici cristiane d'Europa, o che inneggiasse alla difesa della vita dal concepimento o che prendesse a tema la lotta alla droga" si chiede Pillon, che forse non conosce le ultime svolte di Kanye West, la svolta di Justin Bieber e non sa che esistono gruppi "Christian" che al mercato non entusiasmano, evidentemente. "Ricordo il massacro cui fu sottoposto Povia solo per aver osato partecipare al Family day del 2007 difendendo la famiglia naturale…È facile andare secondo la corrente del politicamente corr(o)tto. Da giovani che si dicono alternativi e ribelli mi sarei aspettato qualcosa di diverso, che so, sul palco in smoking i maschietti e in abito da sera la signorina, con tanto di dichiarazioni tipo ‘i bambini hanno il diritto di avere una mamma e un papà'". Il Senatore, quindi, cerca di spiegare a una band rock che ha conquistato le classifiche di tutto il mondo come avrebbero dovuto comportarsi, cercando di spiegare cosa significhi "ribellione" (sì, proprio lui) ed esclamando: "Allora sì che avremmo visto qualcosa di davvero dirompente". Un uomo in smoking e una donna in abito da sera sarebbero dirompenti?

Ma il Senatore ha una teoria, ovvero che se i Maneskin si fossero comportati non come sono ma come lui vorrebbe che fossero – quindi svilendo tutto ciò che li ha resi famosi, dalla musica all'iconografia – non avrebbero avuto il successo ottenuto: "Certo, si sarebbero scordati i premi e gli applausi del mainstream, ma avrebbero dimostrato di essere davvero fuori dagli schemi.Invece è sempre la solita solfa.Auguri". Esatto Senatore, probabilmente non avrebbero ottenuto quei premi, e non per quello che racconta lei che non ha idea del mondo di cui sta parlando, ma perché si sarebbero snaturati. Facendo quello che sanno fare ed essendo quello che sono, invece, hanno portato la musica italiana, anche in italiano, in cima alle classifiche di tutto il mondo. Per adesso hanno avuto ragione loro.

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