79 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pierdavide Carone torna dopo la malattia e la perdita del padre: “In Casa c’è il mio sangue”

Sono passati 3391 giorni tra “Nanì”, la canzone che Pierdavide Carone scrisse con Lucio Dalla, e il suo prossimo album “Casa”, che uscirà il prossimo 28 maggio. Il cantautore, che ha calcato il palco di Amici e quello del Festival di Sanremo, ha scritto che vuole che chi lo ascolti sappia che dentro c’è il suo sangue.
A cura di Redazione Music
79 CONDIVISIONI
Immagine

Sono passati 3391 giorni tra "Nanì", la canzone che Pierdavide Carone scrisse con Lucio Dalla, e il suo prossimo album "Casa", che uscirà il prossimo 28 maggio. A contarli, ovviamente, è stato lo stesso cantautore, che dopo aver pubblicato una serie di singoli torna alla forma album a nove anni da "Nanì e altri racconti". Sono stati anni tribolati per Carone, che nel frattempo ha dovuto attraversare, oltre all'esclusione da Sanremo, soprattutto la sua malattia e quella del padre, scomparso alla fine del 2020. "Casa", anticipato dal singolo "Buonanotte" è il suo quarto lavoro, prodotto da lui stesso e da Marco Barusso, tranne tre canzoni che vedono la firma del duo formato da Federico Nardelli e Giordano Colombo che , tra le tante cose, assieme a Colapesce e Dimartino hanno firmato "Musica leggerissima".

Come nasce "Casa"

"Sono intercorsi 3391 giorni tra ‘Nanì e altri racconti' e ‘Casa', dov’ero? Cosa facevo? Tutto ciò che posso dire è che ho scelto di stare in silenzio, poi mi hanno messo in silenzio, poi ho detto le cose sbagliate, e ho cambiato casa, anzi 4, ma ho continuato a dire le cose sbagliate, così ho cambiato città, ci sono stati amori, ne conto 3 più di altri, finiti, infiniti, mai nati, intrecciati, in corso d’opera, ho ricominciato, piano piano, a dire le cose giuste, e ho capito che non avrei mai più voluto smettere, ho visto il mio corpo ammalarsi e poi guarire, ho visto il corpo di mio padre ammalarsi e poi morire, mi sono dilaniato il cuore fino a convertirlo in lacrime dagli occhi cadute sull’asfalto, o in sorrisi sospesi nel vento, e ho capito che un cuore dilaniato non è più esposto, è solo più grande" ha scritto il cantautore su Instagram, presentando il lavoro e spiegando: "Voglio che chiunque lo ascolti sappia che qui sopra non ci sono solo le mie note, qui c’è il mio sangue, non pretendo che questo disco sia bello, a me basta sapere che è mio, e di chiunque ascoltando sappia di cosa sto parlando, perché tutti hanno una CASA, perché tutti hanno bisogno di sentirsi a CASA".

Perché la scelta di chiamarlo "Casa"

Carone, infatti, è stato obbligato a degli stop and go a causa della malattia: "Quando ritorni alla vita al di là della malattia ti rendi conto che dovrai di nuovo ricominciare, non proprio da zero, ma di sicuro dovevo rimboccarmi le maniche e capire cosa fare" aveva spiegato a Fanpage.it, spiegando la genesi di "Forza e coraggio". La canzone farà parte di questa raccolta di canzoni, tra cui vi è anche "Caramelle", la canzone sulla pedofilia scritta coi Dear Jack e la cui esclusione dal Festival di Sanremo fece molto discutere: "CASA esce in un periodo di grandi cambiamenti, di transumanze, di dolorosi addii, alcuni delebili altri meno, ma Casa non è solo un luogo, può essere un concetto, può essere un cuore, può essere un abbraccio, una famiglia, quella biologica, quella costruita – racconta Pierdavide Carone -. Casa può essere ancora, a volte zavorra, di sicuro è il mare, anche dentro una bottiglia, di sicuro è il porto, sicuro, fermo anche davanti allo sbattere delle onde che si infrangono sulle barche, Casa è da cui tutto parte, e a cui tutto ritorna…".

79 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views