Perché i Maneskin punteranno più su I wanna be your slave che su Beggin’ per il futuro
I Maneskin continuano ad avere enorme visibilità anche all'estero. La band romana, infatti, comincia a muoversi a tutti gli effetti come una band globale, anche a giustificazione dei numeri che stanno ottenendo. Cinquantadue milioni di ascoltatori mensili su Spotify, con "Beggin'" battuta nella Global Chart solo da "Stay" della coppia d'oro Kid Laroi e Justin Bieber, i Maneskin sono ormai un fenomeno mondiale, anche a distanza di due mesi dalla vittoria dell'Eurovision Song Contest che non solo hanno riportato in Italia dopo 20 anni, ma riiuscendo ad andare oltre il semplice successo di "Zitti e buoni", la canzone con cui si sono affermati prima al Festival di Sanremo e poi sul palco di Rotterdam.
Il successo dopo Sanremo
A permettere alla band di restare nei radar anche dei media stranieri, infatti, sono arrivati il successo di "I wanna be your slave", canzone – in inglese – contenuta nel loro secondo e ultimo album pubblicato "Teatro d'ira Vol. 1", ma anche e soprattutto grazie a "Beggin'", cover del successo dei The Four Seasons, che fa parte del loro primo Ep, "Chosen", del 2017. E dal 2017 sono passati quattro anni che per loro sono tantissimi. I Maneskin appena usciti da X Factor, infatti, sono diversi da quelli che si stanno affermando in questi mesi, lo spiegarono loro stessi anche in un'intervista a Fanpage.it, dicendo che i live gli avevano fatto capire che bisognava cambiare qualcosa, musicalmente e essere più essenziali.
Promuovere Slave più di Beggin'
Lo hanno ribadito anche in un'intervista a Billboard Usa che gli ha dedicato un ritratto. Alla rivista, che dà il nome anche alle classifiche ufficiali d'Oltreoceano, infatti, la band ribadisce che non ha intenzione di promuovere ulteriormente "Beggin'", ma che si concentrerà più su "Slave" di cui, tra l'altro, è uscito il videoclip ufficiale da qualche giorno, raggiungendo i 25 milioni di visualizzazioni. È una scelta comprensibile, sia perché, appunto, quella cover nasceva strettamente dal programma, poi perché è un suono che probabilmente non sentono più completamente loro. certo, è anche la loro canzone più ascoltata e per questo la spingeranno soprattutto nelle radio Usa.
Qual è il pubblico dei Maneskin negli Usa
"In questo momento, siamo concentrati sull'assicurarci che ‘Slave' continui la sua traiettoria verso l'alto e segua "Beggin'" come un altro record di streaming – come ha affermato il Vice Presidente del Marketing dell'etichetta Arista (etichetta partner che li cura per gli Usa) Brian Vinikoor, con loro durante l'intervista -. Avere successo con ‘I Wanna Be Your Slave' insieme a ‘Beggin" aiuta solo a consolidare i Måneskin come band con una lunga e vera carriera davanti a loro. C'è senza dubbio un enorme pubblico negli Stati Uniti per loro e stiamo notando che continua a svilupparsi. Ciò che caratterizza veramente i Måneskin rispetto ad altri gruppi di rock classico è la composizione dei loro fan, che sono prevalentemente donne adolescenti e in età universitaria. È il loro atteggiamento, i loro ideali e ciò che rappresentano che sta parlando a un pubblico completamente nuovo per la musica rock".