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Morto il deejay Claudio Coccoluto, aveva 59 anni

Si è spento il deejay laziale, tra i più importanti nomi della scena italiana e internazionale e noto anche per le partecipazioni a programmi televisivi come Ciao Darwin e Matrix. Coccoluto era malato da un anno, come fa sapere il Corriere della Sera. Si è spento alle prime luci dell’alba di martedì 2 marzo.
A cura di Valeria Morini
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Lutto a Roma: si è spento il deejay Claudio Coccoluto, all'età di 59 anni. Attivo in consolle da oltre quarant’anni, era apparso anche in tv, con delle partecipazioni a programmi televisivi come Ciao Darwin e Matrix. Lo rende noto il Corriere della Sera, che ha spiegato come l'artista si è spento all’alba di martedì 2 marzo, nella sua casa di Cassino. Coccoluto, considerato uno dei più grandi deejay sulla scena italiana e internazionale, lottava da un anno contro una malattia. Lascia la moglie Paola e i figli Gianmaria e Gaia.

Chi era Claudio Coccoluto

Nato a Gaeta il 17 agosto 1962, aveva iniziato a fare il DJ a soli 13 anni, nel negozio di elettrodomestici del padre Erasmo (commerciante e partigiano durante la guerra) a Lungomare Caboto nella sua città natale. Nel 1978 aveva iniziato a lavorare presso la radio locale Radio Andromeda, per diventare deejay a tempo pieno a metà anni 80. Gli inizi furono al Seven Up di Gianola (frazione di Formia) e all'Histeria di Roma. Poi, Coccoluto fu il primo dj europeo a suonare al Sound Factory Bar di New York. Lavorava frequentemente al Goa di Roma. Attivo su Radio Deejay con il programma C.O.C.C.O., dal 1990 Coccoluto produceva materiale suo: l'ultima pubblicazione a giugno 2008 (imusicselection5 – Vynil Heart). Nel 2008 aveva curato le musiche del film Io non ci casco di Pasquale Falcone.

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In tv e in politica

Coccoluto si era presentato alle elezioni politiche del 2006 come candidato nel partito politico La Rosa nel Pugno. Inoltre, aveva scritto il libro autobiografico  Io, DJ, nel 2007) e nel 2009 aveva partecipato alla trasmissione Matrix di Canale 5, intervenendo sul tema delle droghe. L'anno successivo era apparso a Ciao Darwin di Paolo Bonolis, nella puntata che vedeva "Lochness" contro "Fitness". Nel 2018 aveva partecipato al docufilm "Vinilici. Perché il vinile ama la musica", di Fulvio Iannucci.

Il ricordo di Giancarlo Battafarano

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Tra i primi a ricordarlo il socio Giancarlo Battafarano, in arte Giancarlino, con cui aveva fondato il Goa: "Se ne va il maestro più grande e l’amico di sempre", riporta il Corriere di Roma, "Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me".

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