Michael Bublé difende Britney
Le polemiche australiane contro il playback durante i concerti Britney Spears sembrano non avere fine in questi giorni. La stampa e alcuni dei fan si sono dimostrati realmente ostili alla popstar di Oops I Did It Again.
E così Michael Bublé, collega canadese della povera Britney, che si trova a sua volta in Australia per la promozione del suo ultimo album, è intervenuto in suo soccorso cercando di smorzare i toni di tutto questo pandemonio abbastanza inutile.
Stando al cantante si sta ingigantendo troppo il tutto, parlandone come se Britney avesse ammazzato qualcuno. Bublé, inoltre, ha ricordato che i fan solitamente sanno già prima che Britney è solita servirsi del playback nei suoi concerti dal momento che si tratta di show molto complessi con grandi coreografie che vedono impegnata la popstar in vari balletti, che rendono quindi difficile anche poter cantare dal vivo; quindi alla fine si tratta in definitiva soltanto di una scelta dei fan quella di assistere a tali show sapendo che l'attenzione sarà concentrata comunque più sulla scenografia che sulle doti canore di Britney, per cui non si capisce il perchè delle lamentele.
Insomma, c'è da chiedersi anche secondo la star canadese se siano proprio meritate tutte le critiche che la giovane popstar sta ricevendo di questi tempi, tempi in cui in realtà si era proposta di far tornare a parlare di sè per quanto riguarda la sua musica e non per via del gossip.
Bublé ha poi proseguito scherz
ando e confessando di cantare anche lui tutti i suoi concerti in playback, definendosi il Milli Vanilli del jazz.
Valentina