“Mango? Orgoglio di tutta la Basilicata”: Lagonegro ricorda il cantante scomparso (VIDEO)
A Lagonegro il clima è sommesso, ma l'orgoglio per chi ha reso quel piccolo paese nella Valle del Noce è enorme. Il paese lucano si appresta, oggi, a celebrare due funerali, quella del cantante Pino Mango, deceduto due giorni fa a causa di un infarto che l'ha colpito mentre era sul palco di Policoro a cantare la canzone che gli ha dato la fama, quell'"Oro" scritta assieme a Mogol, e quella i suo fratello Giovanni, colpito anche lui da un malore mentre era alla veglia funebre del cantante. Un doppio lutto che ha gettato una famiglia e un intero paese in un lutto che lo accompagnerà a lungo. Mango, infatti, era un simbolo lucano, un orgoglio per chi veniva da quella zona e dalla Lucania tutta: "Mango descriveva bene le bellezze della nostra città e del nostro territorio, in canzoni come "Nella mia citta", "Come Monna Lisa", "Mediterraneo" che rimarranno sempre nei nostri cuori", come dice il Sindaco Domenico Mitidieri che ha proclamato il lutto cittadino: "domani le bandiere negli edifici pubblici saranno a mezz'asta e ho invitato i commercianti a tenere le serrande abbassate durante lo svolgimento della cerimonia funebre. È un momento di tristezza che sta avvolgendo la nostra città. viene a mancare una persona che ci ha dato tanto, che amava vivere a Lagonegro".
I funerali del cantante si terranno alle 11 nella Chiesa Madre di Lagonegro (Potenza), mentre quelli del fratello Giovanni saranno celebrati alle 15.30, nella chiesa di San Giuseppe. Come se non bastasse, al lutto si aggiunge il malore degli altri due fratelli Mango, Armando e Michele, ricoverati ieri nell'ospedale della città lucana. E a Lagonegro cominciano ad arrivare i fan del cantante e i colleghi e amici che hanno condiviso con lui un percorso partito a metà degli anni '70, quando pubblicò il suo esordio "La mia ragazza è un gran caldo" e che dopo anni non semplici riuscì, a metà degli anni '80 a raggiungere il successo grazie a "Oro" e alla vicinanza di Mogol, appunto, Mara Maionchi e Andrea Salerno. Tra i primi proprio il paroliere e il batterista della Pfm, Franz Di Cioccio.
"Una persona normale" lo descrive il parroco del Paese che però, dice, capisce la presenza delle telecamere; "Una famiglia umile, quella dei Mango, con un forte attaccamento al paese", "Un personaggio che ha rappresentato la Basilicata. È stato uno shock per tutti, non solo per Lagonegro", continuano dal paese, dove tutti ricordano con affetto sia Pino che Giovanni.