Mahmood al New York Times: “Il post di Matteo Salvini ha dato il la a commenti ignoranti”

Il New York Times ha dedicato un lungo profilo ad Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, protagonista di queste ultime settimane musicali grazie alla vittoria ottenuta lo scorso febbraio al Festival di Sanremo con la canzone "Soldi" e anche a una polemica innescata poco dopo sulle sue origini egiziane. Polemica che si è nutrita anche del commento di Matteo Salvini, Ministro degli Interni e Vicepremier, che subito dopo l'annuncio del vincitore (Mahmood ha avuto la meglio su uno dei favoriti, ovvero Ultimo) aveva twittato un post che diceva: "Mahmood…………… mah………… La canzone italiana più bella?!? Io avrei scelto Ultimo, voi che dite??" prima di aggiustare il tiro poco dopo anche a causa del sentimento social che aveva seguito questa sua affermazione e tutto il dibattito scatenato successivamente.
Lo sms di Salvini e la risposta di Mahmood
Salvini, infatti, aveva inviato a Mahmood uno sms che diceva "Ciao, qui Matteo Salvini. Al di là dei gusti musicali (io preferisco l'altro cantante, goditi il successo. Questo è il mio numero". La risposta del cantante era stata molto semplice, come ha spiegato anche al NYT dicendosi "sicuro non ci fosse nulla di personale. Buona serata". Però il cantante ha anche aggiunto qualcosa, spiegando che ripensandoci "ovviamente c'era qualcosa sotto" dice riferendosi proprio a quel post e aggiungendo che il Ministro "ha provocato alcuni commenti ignoranti" compresi quelli di chi si chiedeva come fosse possibile che un cantante di oriìgini egiziane potesse vincere il Festival della musica italiana. Del suo essere italiano al 100% se n'è parlato anche troppo, ovviamente, e nel frattempo Mahmood ha anche avuto un ulteriore incontro con il Ministro, durante una puntata del Maurizio Costanzo Show.
Le critiche di Marracash e Gué Pequeno
In attesa della sua partecipazione all'Eurovision Song Contest, sempre con "Soldi", Mahmood ha pubblicato il suo primo album "Gioventù bruciata" che ha debuttato in testa alla classifica FIMI degli album più venduti e mantenendosi nelle settimane successive in Top 10. Meno diplomatici del vincitore del festival sono stati altri due rapper che erano con il cantante nella sala di registrazione in cui il giornale americano ha fatto le riprese e così Marracash ha spiegato che Salvini "è così esplicitamente razzista. Incredibile, non ha neanche l'ipocrisia di nasconderlo" mentre Gué Pequeno, che ha accompagnato Mahmood durante la serata dei duetti sanremesi, ha detto che sfortunatamente il Ministro è espressione del pensiero di molti italiani: "Xenofobia e razzismo".