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La morte di Stefano D'Orazio dei Pooh

L’ultimo successo di Stefano D’Orazio, inno d’amore a Bergamo colpita dal Covid

È stata proprio una canzone sul Covid l’ultimo grande successo di Stefano D’Orazio. È stato lui, infatti che Roby Facchinetti ha subito chiamato quando ha scritto la musica di “Rinascerò, Rinascerai”, successo da milioni di ascolti dedicata a Bergamo, una delle città più colpite dal Covid nella prima ondata.
A cura di Francesco Raiola
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Stefano D'Orazio
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La morte di Stefano D'Orazio dei Pooh

È stata proprio una canzone sul Covid l'ultimo grande successo di Stefano D'Orazio. È stato lui, infatti che Roby Facchinetti ha subito chiamato quando ha scritto la musica di "Rinascerò, Rinascerai". Il batterista dei Pooh, infatti, ha firmato il testo di quello che è uno dei più grandi successi italiani scritti proprio come grido di speranza e di forza in un momento difficile per l'Italia. Proprio il Covid che si è portato via quello che rimarrà uno dei volti e dei musicisti simbolo della musica italiana, colui che assieme a Facchinetti, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli, Red Canzian ha scritto alcune delle pagine più importanti della musica italiana.

La collaborazione con Facchinetti

In un'intervista a Fanpage, proprio Roby Facchinetti aveva ricordato il momento in cui aveva pensato a D'Orazio per la stesura del testo. Impressionato dalle immagini dei mezzi dell'esercito che lo scorso marzo portarono via le salme dei cadaveri di Covid, infatti, Facchinetti era andato al pianoforte e aveva buttato giù la musica della canzone: "Appena finita la composizione ho chiamato Stefano D'Orazio e, travolto dalla commozione, gli ho chiesto se avesse visto quell'immagine e gli ho chiesto di scrivere un testo", aveva dichiarato.

Stefano D'Orazio (LaPresse)
Stefano D'Orazio (LaPresse)

Le parole di speranza di D'Orazio

Nel comunicato con cui veniva annunciata la canzone c'erano anche le parole dello stesso D'Orazio che parlava proprio di quel momento: "Qualche giorno fa Roby mi ha chiamato con la voce rotta dal pianto, tra un respiro e un silenzio mi ha raccontato della straziante visione alla quale aveva appena assistito… mezz’ora dopo stavo già cercando le parole più adatte a vestire la sua musica, parole di dolore, di fiducia, di riscatto". Bergamo, aveva spiegato, era stata la sua città d'adozione, la sua seconda città, quella in cui aveva trascorso tanti anni per lavoro: "‘Rinascerò, rinascerai' vuole essere un semplice modo per fare anche noi la nostra piccola parte: questo noi sappiamo fare, la Musica, per un inno al futuro di una città ferita che “quando tutto sarà finito, tornerà a riveder le stelle".

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