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La musica che abbatte i tabù: 10 canzoni (e un video) sull’autoerotismo

Di sesso nelle canzoni ne è piena la tradizione musicale italiana e non solo. Ma a che punto siamo con l’autoerotismo? Avete mai ascoltato con attenzione “America” di Gianna Nannini? Conoscete “Gomma” dei Baustelle e di “Una carezza in un pugno” che ne pensate? Ecco alcune delle canzoni più note sull’autoerotismo.
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È uscito da poco Hitalia, l'album con cui Gianna Nannini rilegge alcuni dei capolavori del cantautorato italiano, rivestiti, però, in chiave rock. Sì, perché la cantante senese del rock italico ne è una delle protagoniste assolute. Un rock sia nelle sonorità che nell'atteggiamento e nei testi. Perché cantare cose come "per oggi sto con me, mi basto e nessuno mi vede e allora accarezzo la mia solitudine", ovvero un inno all'autoerotismo, nel 1979 e finire in classifica non era cosa da tutti. Lei ci riuscì con "America", il suo primo successo, incluso in "California". La masturbazione, maschile e soprattutto femminile, è sempre stato un argomento tabù nella società (Gaber insegna), ma nonostante ciò alcuni tra i più noti cantanti ne hanno parlato nelle proprie canzoni, riuscendo anche a ottenere grande successo. Oltre alla Nannini, infatti, ci sono stati artisti del calibro di Vasco Rossi, ma anche Adriano Celentano, Lucio Dalla, Rino Gaetano, Fiorella Mannoia e Lucio Battisti, in un album "Anima latina" che compie, questo mese, 40 anni.

Ecco una piccola playlist dedicata:

Una carezza in un pugno – Adriano Celentano

Il titolo, insomma, poteva dare un'idea di quello che era uno dei significati del testo di uno dei successi maggiori di Celentano. Però non tutti se ne accorgono. Il brano è uno dei lati B più famosi, il quale però ha dato anche il titolo a un album del Molleggiato, uno dei non tantissimi lavori che ha come titolo due delle canzoni più famose contenute.

mi sembrerà di cogliere
una stella in mezzo al ciel,
così tu non sarai lontano
quando brillerai nella mia mano.

America – Gianna Nannini

Di "America" ne abbiamo parlato poco più su. Un pezzo che ormai è parte integrante della tradizione musicale italiana, in grado di essere cantata da tutti a memoria, benché non tutti, forse, si sono mai soffermati sul testo.

Ma quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due
quando ognuno è da sempre nella sua solitudine
e regala il suo corpo ma non sa cosa chiedere.

Albachiara – Vasco Rossi

Forse la canzone più famosa del Komandante nazionale. "Albachiara", inserita inizialmente nell'album "Non siamo mica gli americani" del 1979è uno degli inni che i fan hanno più a cuore, dedicata a una ragazza che Vasco vedeva passare alla fermata di Zocca. Alla fine del testo arriva la strofa dedicata all'autoerotismo:

Qualche volta fai pensieri strani
con una mano, una mano, ti sfiori,
tu sola dentro la stanza
e tutto il mondo fuori.

Disperato Erotico Stomp – Lucio Dalla

Inserita in "Come è profondo il mare", "Disperato Erotico Stomp" è un brano molto conosciuto del cantautore bolognese che racconta di un uomo lasciato dalla propria donna per "quella alta, grande fica". Un viaggio che dura quasi sei minuti e si chiude con una strofa molto esplicita (come, d'altra parte, esplicita è tutta la canzone).

Prima di salir le scale mi son fermato a guardare una stella
sono molto preoccupato, il silenzio m'ingrossava la cappella.
Ho fatto le mie scale tre alla volta, mi son steso sul divano,
ho chiuso un poco gli occhi, e con dolcezza è partita la mia mano

Sei Ottavi – Rino Gaetano

Contenuta in "Aida", storico album del cantautore calabrese Rino Gaetano, "Sei Ottavi" è uno dei suoi pezzi più amati. A fare da contraltare alla voce di Gaetano è Marina Arcangeli già cantante nella Schola Cantorum, gruppo corale della RCA italiana. È lei che racconta di questa notte solitaria in cui si parla di un amore che dovrà arrivare e di sé.

chi coglierà il mio fiore bagnato di brina
un principe azzurro o forse io adulta io bambina

La Bugia – Giorgio Gaber

Gaber aveva già scritto un testo chiamato "La masturbazione", ma con "La Bugia" tocca un tema nel tema: la masturbazione nei ragazzi, quella cosa che per la nostra strana morale anche se "è un fatto naturale diventa la tua prima oscenità". Il testo, incluso nella raccolta di canzoni e monologhi "Anche per oggi non si vola" comincia così:

Credo nella bugia
quando un bambino si nasconde
quando sdraiato, timido, in mezzo all'erba
non fa niente di male, accarezza il suo corpo e dolcemente si masturba
è così naturale
ma poi non lo può dire.

Anonimo – Lucio Battisti

Dicembre 2014 sono 40 anni esatti dall'uscita di "Anima latina", uno degli album più belli e controversi di Lucio Battisti che qui abbandona le sonorità che lo avevano portato ad essere uno degli artisti più apprezzati del paese per trovarsi ad affrontare suoni più sudamericani in quello che è un album unico nella carriera del cantante. Si parla di sesso e passione e non lo si fa neanche in maniera molto nascosta, e tra un gioco e l'altro arriva anche la masturbazione.

Nascosti giù al fosso,
complice il sesso,
a misurarsi, a masturbarsi un po'…

Gomma – Baustelle

Per un gruppo che ha trovato il successo nazional-popolare con una canzone sul suicidio, trovarli a parlare di adolescenza, sesso e autoerotismo non è per niente strano. Nel loro album d'esordio "Sussidiario illustrato della giovinezza" c'era un pezzo, "Gomma", divenuto in brevissimo tempo un must per i fan della band senese, in cui Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi cantano di adolescenze e di stagioni d'amore.

e fantascienza ed erezioni
che mi sfioravano le dita
tasche sfondate e pugni chiusi
avrei bisogno di scopare con te

7000 caffè – Alex Britti

È il 2003 e Alex Britti si presenta al Festival di Sanremo con "7000 caffè", canzone d'amore che a un certo punto il protagonista, parlando della lontananza, decide di fare da sé.

Ora sto qui da solo e non dormo e non volo
mentre tu sei lontana ripenso a una scena di te senza velo
non so bene cos'è forse i troppi caffè
ma stanotte non riesco a dormire e l'amore lo faccio da me

Caffè Nero Bollente – Fiorella Mannoia

Un'altra delle signore della musica italiana affronta il tema in oggetto in un pezzo molto conosciuto: "Caffè nero bollente". La Mannoia nel 1981 si presenta al Festival di Sanremo con questo brano, dove ci tiene a sottolineare che:

io non ho bisogno di te
perchè io non ho bisogno
delle tue mani mi basto sola

Bonus Track: Let Me Be – The Waines

Per la canzone, certo, ma questo bonus è soprattutto per il video dei Waines in cui è rappresentato l'auterotismo. Il regista Corrado Fortuna, infatti, ha girato un video ironico che ha vinto il premio come Miglior Regia al Premio Italiano Videoclip Indipendente al Meeting degli Indipendenti di Faenza nel 2009. Tra i protagonisti Regina Orioli, Diane Fleri e Pietro Sermonti.

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