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La moglie di Mango a 7 mesi dalla morte: “Era un padre e marito eccezionale”

Dolore e nostalgia sono ancora vivi nel cuore di Laura Valente, moglie di Pino Mango, morto all’inizio di quest’anno sul palco. In un’intervista con Enrico Ruggeri la donna non manca di elogiare il talento di suo marito e l’amore che provava per lui.
A cura di A. P.
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La morte di Pino Mango è stato uno degli eventi che ha maggiormente scosso l'opinione pubblica negli ultimi mesi. Era accaduto tutto sul palco, il luogo dove probabilmente ogni artista vorrebbe vedere finire la sua vita. Tanto dolore da parte di addetti ai lavori, amici del cantante e semplici fans della sua musica, per la morte di un artista talentuoso che ha portato grandi innovazioni nel contesto musicale italiano. A pochi mesi di distanza, a parlare è la moglie di Pino Mango, Laura Valente, in un'intervista con Enrico Ruggeri per Radio 24. Ruggeri ha ricostruito in un libro, "Il Falco e il Gabbiano", la vita e le opere di Mango, ed ha intervistato anche Mara Maionchi, amica e produttrice dell'artista. Il dolore per Laura Valente è ancora vivo, ma riesce a ricordare Pino nel modo migliore:

Era un’artista di straordinario talento e sul palco era una belva: solo la dimensione live gli dava  così tanta gioia e trasporto. Era un padre eccezionale ed un marito fantastico, sennò non sarei stata qui 30 anni. Adesso mi riesce difficile pensare di andare da qualsiasi altra parte

Tante polemiche, come si ricorderà, in occasione della morte del cantante, anche in connessione ad una discussione sull'uso dei video sensibili e la circolazione sui social network, oltre che ad una questione deontologica in merito al modo di fare giornalismo. Pino mngo infatti, non lasciava solo un grande dolore nei fans e negli appassionati, ma a far discutere fu principalmente il fatto che il cantante lucano fosse di fatto morto sul palco, mentre si esibiva durante un concerto, momento che fu naturalmente ripreso da uno dei presenti al concerto con un telefono. Nei giorni successivi ci fu una polemica piuttosto forte proprio nel merito di quanto fosse corretto o meno, da parte delle testate giornalistiche, pubblicare quel video sulle proprie pagine. Una polemica forse eccessiva, per un artista che è morto sul palco chiedendo scusa.

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