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L’esordio live di Young Signorino è un flop, non si presenta al Monk e fa infuriare il pubblico

L’esordio live a Roma del trapper che si definisce “figlio di Satana” non c’è mai stato. Deluso il pubblico di Young Signorino, nuovo fenomeno della scena discografica italiana. L’esibizione al Monk prevista per il 25 maggio è saltata, costringendo i gestori del locale a rimborsare il biglietto al pubblico infuriato. Cos’è successo? Pare un ritardo dopo un’intervista registrata a Matrix. Da quel momento le cose sarebbero precipitate.
A cura di Stefania Rocco
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Cronaca di un esordio live che non c’è stato, quello di Young Signorino, fenomeno trap del momento, a Roma. Venerdì 25 maggio, il 19enne di Cesena che si autodefinisce “il figlio di Satana” – o “il Marilyn Manson italiano” per restare sul delicato – si sarebbe dovuto esibire per la prima volta live al Monk di Roma. C’erano centinaia di persone ad attenderlo. Non soltanto i giovanissimi che hanno affollato i suoi canali Youtube permettendogli di collezionare milioni di visualizzazioni. Con loro c’erano padri, diversi 30enni e appassionati vari di trap. Tutti delusi perché l’unico a non essersi è stato proprio colui che sarebbe dovuto essere protagonista della serata.

L’intervista a Matrix Chiambretti e il ritardo

Che cos’è accaduto? Per il momento le ipotesi sono le più disparate ma la più accreditata racconta che Paolo Caputo – il vero nome del nuovo fenomeno trap – sia arrivato al Monk in ritardo. Atterrato a Roma alle 14, sarebbe stato prelevato e portato nello studio in cui si registra Matrix Chiambretti per un’intervista. Sarebbe riuscito a rientrare in hotel solo poco dopo le 18, dove avrebbe trascorso il tempo rilassandosi. Era atteso per le 22 al Monk, protagonista di una serata che avrebbe visto anche altri artisti esibirsi sul medesimo palco, ma sarebbe arrivato in ritardo di 15 minuti. Da quel momento, tutto sarebbe precipitato insieme all’organizzazione della scaletta prevista. Young Signorino è stato visto alla finestra di una stanza all’interno del quale è rimasto chiuso per qualche tempo in attesa che la situazione si chiarisse. Così non è andata, forse a causa di qualche incomprensione tra l’entourage dell’artista e lo staff del locale. Risultato? Young Signorino al Monk non si è mai esibito.

Il pubblico chiede e ottiene il rimborso

In attesa di capire quanto stesse accadendo dietro le quinte c’era il pubblico, arrivato al Monk per Young Signorino. Dopo minuti e poi ore di interminabile attesa, è finalmente arrivato un segnale dal palco che ha chiarito che il concerto non ci sarebbe stato. Comprensibile la rabbia dei presenti che si sono riversati furiosi verso il botteghino per chiedere il rimborso del biglietto da 10 euro appena pagato. Il rimborso è stato ottenuto, ma il fastidio non è calato.

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