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L’emozionante video di Lady Gaga contro la violenza sessuale nelle Università

‘Til It Happens to You’ è la colonna sonora di un documentario contro la violenza sulle donne all’interno dei college americani. Cantata da Lady Gaga, il video è una denuncia netta e molto cruda a un problema che affligge la vita delle studentesse.
A cura di Francesco Raiola
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‘Quello che segue contiene contenuti grafici che potrebbero disturbarvi a livello emotivo, ma riflette la realtà di quello che sta accadendo quotidianamente nei campus universitari". Comincia con un disclaimer il nuovo video (in bianco e nero) di Lady Gaga girato per ‘Til It Happens to You' (‘Finché non succede a te', ndr), brano scritto dal premio Oscar Diane Warren, che fa parte della colonna sonora del documentario ‘The Hunting Ground' – uscito a gennaio scorso e proiettato in centinaia di college -, che descrive il problema delle violenze sessuali nei college. Il tema è molto caldo negli Usa e solo pochi mesi fa il suo racconto giornalistico (nel caso specifico un reportage di Rolling Stones partito da una menzogna) ha scatenato un enorme dibattito etico in America.

Speriamo che sentiate il nostro amore e la nostra solidarietà attraverso questa canzone e che, attraverso questo film, riusciate a trovare pace nel sapere che non siete sole #TilItHappensToYou.

Con questo messaggio Lady Gaga ha presentato su Twitter il video, ma soprattutto il messaggio che c'è dietro. La cantante ha dichiarato in passato di essere stata vittima di violenza da parte di un uomo più grande di lei e di averlo tenuto nascosto per molto tempo; questa estate, poi, assieme al Governatore dello Stato di New York Andrew M. Cuomo ha chiesto una legislazione nazionale per contrastare questo fenomeno.

Quello firmato da Catherine Hardwicke, regista di ‘Twilight' e ‘Thirteen' (una delle portagoniste è Nikki Reed, attrice della serie), è un corto molto forte, che riprende le vite di tre ragazze che subiscono violenza (e le immagini, in effetti, sono molto forti), ma soprattutto raccontano quello che succede dopo, il senso di colpa, di solitudine e il dolore, con frasi scritte sul corpo delle ragazze che dicono ‘Credetemi' o ‘A volte mi odio' con un finale che rappresenta la denuncia di tutte le ragazze, riprendendo anche il messaggio del documentario stesso. La regista ha dichiarato in un comunicato che spera che questo messaggio con le sue immagini crude e realistiche possa mandare un chiaro messaggio:

Abbiamo bisogno di stare vicino a queste vittime coraggiose e mettere fine a questa piaga epidermica dei campus universitari.

Alla fine del video, poi, c'è un numero di telefono per denunciare i casi di violenza e una statistica che spiega come quest'anno una ragazza su cinque subirà violenza se non si prenderanno provvedimenti.

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