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J-Ax e Fedez: “I rettori ci censurano, hanno paura di non portarsi più a letto le allieve”

Il brano ‘Vorrei ma non posto’ sarebbe oggetto di un esposto al Ministero della Comunicazione per il verso “E compreremo un altro esame all’università”. Ad annunciarlo sono gli stessi Fedez e J-Ax su Facebook: “Come ai tempi di Biagi e Santoro. La frase è una battuta e ha molte interpretazioni, pessima lezione da parte del mondo dell’istruzione”.
A cura di Valeria Morini
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Ci sarebbe l'ombra della censura su "Vorrei ma non posto", il nuovo singolo di Fedez e J-Ax che immediatamente scalato la classifica ed è colonna sonora di uno spot televisivo Algida. Lo annunciano gli stessi Fedez e J-Ax in alcuni video pubblicati su Facebook, nel quale spiega come alcuni rettori universitari avrebbero intenzione di avviare un esposto al Ministero della Comunicazione per l'eliminazione di un verso della canzone dai passaggi televisivi. Si tratta della frase "E compreremo un altro esame all'università", evidentemente ritenuta offensiva da alcuni capi degli atenei italiani. Una mossa che ha ovviamente scatenato la protesta, molto ironica, dei due rapper.

J-Ax: "Querelatevi per scarso senso dell'umorismo"

Spiega J-Ax sulla censura di "Vorrei ma non posto":

Uno o più rettori starebbero preparando un esposto al Ministero della Comunicazione per far rimuovere alla tv la parte di "Vorrei ma non posto" che dice "E compreremo un altro esame all'università". Oh, che stile! Una censura come con Biagi, Santoro e Luttazzi ai tempi dell'editto di Berlusconi! Io e Fedez sapevamo di avere degli haters, che vogliono chiuderci la bocca, ma non sapevamo che fossero dei Magnifici Rettori. Almeno fatevi riconoscere, scrivete nei commenti che siamo dei venduti in latino, o come si scrive bimbominkia in greco su Instagram! Sono contro questa frase perché la trovano diseducativa o, forse, perché sono preoccupati di non poter più andare a letto con le studentesse in cambio di voti. Apro parentesi: visto che non avete capito il testo, vi spiego che questa era una battuta. E se non la capite, querelatevi da soli per mancanza di senso dell'umorismo. Io e Fedez vogliamo rassicurarvi: non vogliamo convincere nessuno a comprare esami all'università. Semplicemente descriviamo l'Italia nazionalpopolare di oggi, dove tutto è ciclico: l'estate e anche la corruzione, rappresentata qui dalla compravendita di esami. Vorrei andare avanti ma mi sono accorto di una cosa: io sono J-Ax e sto facendo una lezione di comprensione del testo, che è una pratica da terza media e la sto facendo a dei rettori universitari. Che ca**o sta succedendo al mondo?

Fedez: "Zittiscono chi ha un pensiero scomodo"

Qualche ora prima era arrivato anche il video di Fedez:

Danno come motivazione il fatto che questo verso svilisce chi lavora onestamente nel settore dell'istruzione. Mi viene da ridere perché sarebbe stato come se tutte le persone oneste avessero chiesto di censurare ‘In questo mondo di ladri' di Venditti. Oltretutto, non ricordo che quando Tricarico scrisse "Putt**a la maestra" gli insegnanti proclamarono uno sciopero generale.

Fedez cita il caso di uno studente dell'università di Catania, zittito da un rettore in un dibattito per alcune considerazioni politiche:

Chi è al vertice della pubblica istruzione dovrebbe insegnarci qualcosa per lo meno. L'unica lezione che hanno dato è cercare di ammutolire chi ha un pensiero scomodo o divergente. Che si tratti di due cantanti del ca**o o di uno studente (…) Anche un ragazzo di terza elementare capisce che il verso della canzone ha una miriade di interpretazioni. Intanto, è una verità amara e scomoda, ma gli esami si possono comprare. Il paradigma di questo è Renzo Bossi, meglio conosciuto come il Trota, che si è comperato una laurea in Albania e dall'alto del suo titolo è diventato consigliere regionale. (…) Detto questo, a me scoccia spiegare il significato delle mie canzoni perché è come spiegare il senso di una barzelletta: se lo fai hai perso in partenza.

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